Attacco e vittoria di Vincenzo Rossetto

Attacco e vittoria di Vincenzo Rossetto Ad Auronzo il "Giro,, è entrato nella fase decisiva Attacco e vittoria di Vincenzo Rossetto L'anziano Vecchi passa al comando della classifica {Dal nostro invialo speciale) Auronzo, 1 giugno. Abbiamo avuto oggi la terza maglia rosa nel giro di iì ore. Alle là di Ieri Ortelll non si sognava neppure di -perderla: alle 17 il fanciullone di Faenza piangeva calde lacrime per doverla cedere a Magni: alle 15 di oggi, dopo averci dormito sii una notte sola, il gigante della « Triestina » la trasmetteva a Cecchi. lo scalatore mosca della « Cimatti ». A quanto pare, dunque, le vicende del Giro scorrono a ritmo accelerato, l'interesse viene accendendosi ad ogni ora che passa, l'incertezza sul risultato finale aumenta nelle ultime tappe. A Udine erano trapelate, stamane, le Intenzioni di Ortelli di muovere senz'altro alla riscossa, ma tra il dire e il fare, questa volta, c'era di mezzo la salita di Cima Sappada, che non sembrava fosse troppo adatta per un bel corridore, si, ma non irresistibile arrampicatore, e per giunta con nelle gambe quel po' po' di sforzo fatto Ieri nella disperata e vana difesa della maglia rosa. Da parte sua Cecchi, portatosi ieri dal terzo posto, nel quale stava in agguato da sei tappe, al secondo, si dichiarava pronto a ripetere il tentativo che non gli era riuscito nella Firenze-Bologna ai danni di Ortelli. E la superiorità in montagna del toscanino su Magni era stata tante volte, e cosi chiaramente dimostrata, che tutti lo consideravano il suo più probabile successore. Per rendere la vita dura a Magni, Berlocchi ruppe la calma nella quale la corsa si era assestata dopo una iniziale tirata di Depredhomme, De Santi. Martini, Pasqulnl, Feruglio, De Zan. Quando il romano fu raggiunto da Cottur. Martini e Rossetto, pensammo che 1 due della squadra di Magni avrebbero gettato acqua su questa fiammata, invece ci accorgemmo che vi gettavano olio e facevano a gara a chi tirava più forte. La strada entrava in Val 'ragliamento e. dopo Tolmezzo, diventata polverosa e sassosa, cominciava a salire. Passata Villa Santina — già il vantaggio dei quattro fuggitivi, con alle spalle Ronconi, s'era fatto sensibile — parve a Cecchi giunto il momento di giocare il uro a Magni, e saltò fuori dal gruppo col solo Menon, senza che la maglia rosa potesse tenere più di qualche minuto la sua ruota. I due raggiunsero Ronconi e se lo portarono (il biancoceleste pensava a Coppi) fin quasi a contatto dei fuggiaschi, i quali, vistiseli alle spalle, ebbero una reazione che obbligò Cecchi ad un lavoro estenuante per condurre a termine il suo inseguimento e trasformarlo in una fuga. Chi più gli mise i bastoni fra le ruote, fu l'indomabile Rossello, il quale, dopo essere stato un po' in compagnia, all'accentuarsi della salita dopo Forni a Voltri. lo lascio de¬ finitivamente per volare da solo fino ad Auronzo. Ma Cecchi non doveva tenere d'occhio che Magni, che sapeva navigare indietro in pessime acque (aveva già virtualmente perso la maglia rosa) e Cottur. che avrebbe potuto sostituirlo nel ruòlo di aspirante successore, questo secondo pericolo, però, gli fu tolto di mezzo da due forature in discesa, cosicché egli rimase padrone assoluto del campo. Sempre lavorando come un negro e portandosi con sé Ronconi, Cecchi riuscì ad evitare che Coppi e Bartali, con Martini. Bof, Ortelll, Menon e Volpi, lo agguantassero prima dell'arrivo dopo avere ricuperato quasi tutto il tempo perduto. Ciò era avvenuto per merito specialmente di Coppi, scattato all'improvviso all'inizio della salita dura insieme a Bartali; i due avevano fatto, con quattro pedalate, il vuoto attorno a loro, ma poi non si erano trovati d'accordo nell'in>istere nell'azione, che, infiacchitasi, aveva permesso ad Ortelli e agli altri di riprenderli. Quando Magni, già conscio della perdita della maglia rosa, e sceso di macchina, l'ha buttata in mez¬ zo alla strada, imprecando al suoi compagni. Intendeva riferirsi a Cottur e Martini, che avevano forzato il tono della corsa e fatto da punto d'appoggio per Cecchi, e a Bresci, che non si era fermato, nonostante l'ordine del direttore sportivo, per aiutarlo a perdere meno minuti possibili. Certo la condotta di tutta la squadra rossoalabardata è parsa strana, e a spiegarla bisogna pensare che tanto Zandonà come i suoi uomini considerassero perduta Ja posizione di testa tenuta da Magni in una tappa di montagna, nella quale era da ritenersi sicuro l'attacco dell'arrampicatore Cecchi, e .utendessero, quindi, rubare U tempo dell'attacco a Cecchi con ns tentativo dell'uomo che, rimessosi dallo stiramento muscolare che lo aveva fatto tanto soffrire nei giorni scorsi, dava maggior affidamento per le tappe di .montagna, Cottur, che è anche un po' 11 beniamino della squadra. Il vincitore di Auronzo è un giovanotto robusto, che finora non aveva trovato la piena forma, ma che i chilometri hanno messo in condizioni di figurare all'altezza dei migliori, di cogliere un successo che, in assenza di maggiori soddisfazioni, farà piacere alla sua casa, e a mettersi in vista come gregario per il prossimo Giro di Francia. Ma il vero trionfatore della giornata è Cocchi. Nei giorni precedenti vi abbiamo detto che non ci sarebbe stato da stupirsi se la maglia rosa fosse andata a finire in sue mani. Ora portargliela via sarà un affare serio per tutti. GIUSEPPE AMBBQ8IHI ORDINE D'ARRIVO*: 1. Rossello Vincenzo, 125 Km. In 3,29'60" (media 35,742); 2. Ronconi, 3,32'7"; 3. Cecchi, id.; i. Bartali, 3.32'54"; V Coppi, id.; Martini. Ortelll, Volpi, Menon, Bof; 11. Brifmole, 3 oro 33'35"; Logli e Bresci, id.. CLASSIFICA GENERALE: 1. Cec-| chi, 103.26'9"; 2. Magni Fiorenzo, 103,28'27"; 3. Volpi, 103,29'22"; 4. Bri. gnole, 103,30'12,f- 5. Ortell!, 103,30' e 29"; 6. Logli, 103,31'S3"; 7. Cottur. 103,32'34"; 8. Ronconi, 103,33'30"; 9. Martini, 103.3V53"; 10. Menon, 103,35'58": 11. BiagionJ, 103,36'3"; 12. Bartali e Coppi, 103,37'50". GRAN PREMIO DELLA MONTAGNA (quinto traguardo): Cima Sappada (m. 1292): l. Rossello Vincenzo; 2. Cottur a 29"; 3. Ronconi a 94"; 4. Menon a i'26"; S. Martini a l'53"; Bartali a 2'8"; Coppi id.; Volpi a 2'18"; Ortelll a 2'28". . Classifica (dopo il quinto traguardo): 1. Ceocht, p. 12; 2. Coppi, p. 10; 3. Bartali, p. 7. Oggi a Mlraflorl ottava giornata di corse col « Premio Laghi » L. 200.000, m. 1200) prova di centro. Preferiamo: Novità, e Luxor. Si correrà per la prima volta sulla nuova pista di ostacoli; è infatti In programma il « Premio Monte Bianco » (L.. 126.000, metri 3500) nel quale sembrano da preferire Saccarina e Zoiffollna. Completano il programma 1 premi » Giardini » (preferiamo Gioiosa e Carta Atlantica); «Carmagnola» Lelio r. Dindi.-' « Avigllana »: Magellano, Nella Pautilla; » Cuneo »: Scalpore. De Martino; « Lirl »: Fole ed Estasi. Goncorio Ippioo di Sassi: Premio Cinzano, categoria di potenza: 1 Piplnello, del conte Persico, mon tato dal proprietario, penalità 4 tempo 53"i/ò: 2. Muriello, della si gnora Bineili Crivelli, montato dal signor Ammirato, penalità 37 3/4, tempo 3'13". Premio Metzger, categoria a tempo: 1. Maquii- 10, dello Stato, montato dal maresciallo Opes, penalità 0, tempo l'8"2/8; 2. Bolero, del marchese De Luca, montato dal proprietario, penalità o, tempo i'ii"4/5; 3. Discolo III, dello Stato, montato dal maresciallo Coppola, penalità 0, tempo l'l3"3/5; 4. Mox, del marchese Lorenzo De Medici, montato dal proprietario, penalità 8. tempo l'5"-3/5. "lìfULIO DE :**7EDETTI , direttore re** usabile* Vincenzo Rossello solo al traguardo (Telefoto Moisio)

Luoghi citati: Auronzo, Bologna, Faenza, Firenze, Francia, Tolmezzo, Udine, Villa Santina