Fiorenzo Magni è la nuova vedetta

Fiorenzo Magni è la nuova vedetta ORTELLI PERDE LA MAGLIA ROSA PER UNA FORATURA Fiorenzo Magni è la nuova vedetta Cecchi, secondo, potrà tentare oggi l'offensiva in salita - Bartali e Coppi ancora lontani dai primi (Dal nottro inviato) Udine, 31 maggio. arrivato a Udine sapendo dj aver perso la maglia rosa c buona parte delle probabilità di ricuperarla e stuzzicato- da ur.o spettatore che si compiaceva ohe egli dovesse cederla a Magni. Ortelll andò sulle furie, cercò di prendere a pugni 11 poco generoso e inopportuno Istigatore ma tu trattenuto e portato sulla sua vettura, nella quale si accasciò in lacrime. Dopo avere vissuto sei giorni nell'euforia della probabilità, poi quasi sicuro vincitore del Giro. Il faentino doveva vivere 11 suo dramma, subire 11 crollo del suo sogno, rassegnarsi a sopportare 11 durissimo colpo che la sorte più maligna gli aveva portato proprio mentre egli meno se l'aspettava. La corsa era filata svelta, ma «enza il minimo sussulto fino a] -lforntmento di Treviso e tutto laudava credere che tutt'al più ci ■sarebbe stato, verso la fine, chi .wrebbe cercato di gluocare d'attardo per la vittoria di tappa; gli uomini di Triestina e di Alata, le due marche venete che ci tenevano n modo particolare a vincere nel'.a loro zona, facevano a turno bella mostra In testa: poi De Zan e 8of, che sono delle parti di Tre riso e di Collegllano, fecero 1 belli lavanti alle ancor più belle ragazze dei loro paesi facendosi ammirare e mandando In delirio l loro compaesani con le volate' sui 'raguardi dopo briose e lunghe tirate. Il loro era un giuoco da ragazzi vanitosi e spensierati, e Ortelli. che ha più giudizio di quel che si creda. 11 richiamava all'ordine, pregandoli di pensare anche r lui che aveva la maglia rosa, ma quel suoi compagni non gli diedero ascolto e continuarono a spendere quelle energie che più tardi dovevano diventare cosi utili e non c'erano più. Raggiunta Collegllano (Km. 199) alla modesta media di 33,600, la vera corsa cominciò con la fuga di De Santi. Si pensava che si trattasse solo dell'Inizio della sparatoria Anale diretta sul bersaglio della vittoria di Udine. E cosi certamente sarebbe stato se 11 destino non avesse voluto diversamente al danni di Ortelll. Alla caccia di De Santi erano partiti Leoni, Conte (sempre all'erta per non lasciarsi sfuggire di mano 11 successo della giornata), Rossello Vincenzo. Ronconi e Corrieri. A Pordenone (Km. 231) De Santi precedeva 1 cinque di 58" e il gruppo, che si faceva avanti, di l'-28". In questo momento cominciò la triste odissea di Ortelll. Egli forò poco prima di Pordenone; la macchina della sua Casa era Indietro e Peverelll dovette cedergli la ruota. Il cambio richiese circa mezzo minuto e la maglia rosa si buttò immediatamente all'Inseguimento. Zandona, accortosi dell' incidente, volò avanti, urlò al suol di partire a fondo, poi andò a fermare De Santi, e tn un baleno si vide la pattuglia rossa tutta in testa prendere 11 romando della fuga con Ìmpeto furioso. C'era in palio la maglia rosa per Magni; E poi tirarono fortissimo anche quelli di Legnano, che con quelli della Triestina filano 11 perfetto accordo, quelli della Cimatti nell'Interesse di Cecchl. quelli deU'Arbos per conto di Jrignole e Logli. Contro questo' blocco formidabile che gli si scaraventava contro, Ortelll non disponeva come aiuto che di Bof. che non aveva più tante energie da spendere dopo le galanti galoppate che si era divertito a fare prima. De Zan, anche lui già spremuto dallo stesso gioco, mollò quasi subito, e cosi anche Berlocchi e Pagliazzl. Lo squilibrio delle forze era tale che la situazione di Ortelli apparve subito assai critica: il ritardo della maglia rosa sali rapidamente a uno, due, tre minuti, tanto più che 11 vento contrarlo favoriva 1 fuggitivi, in maggior numero. All'arrivo il distacco risultò tale da fare scendere Ortelll dal primo al sesto posto in classifica. Nella volata del gruppo Bartali si adattò a fare il giuoco per Leoni, ma ciò non fu sufficiente per impedire a Coute, In un Anale aperto sul largo rettilineo dell'ampia pista in terra, di avere ragione di Leoni di cosi poco che ci volle il controllo del documenti fotografici per stabilire l'esatto risultato. Il Giro, dunque, che sembrava già avviato sulla sua più diritta strada, si trova a Udine ad una nuova svolta e anche questo cam¬ biamento è dovuto a fattori estra-nel al valore degli atleti che si alternano alla ribalta. Con soli 56" di vantaggio su Cecchi, che è uno scalatore di non comuni risorse. Magni non ha da guardare con eccessivo ottimismo alle tappe di montagna che ci stanno davanti. C'è da credere che sin da domani « Cecchino » tenterà Il colpo che non gli é riuscito nella Firenze-Bologna, i.a salita di Cima Sappada. lunga quasi sette chilometri, e che porta a quota im. a soli 32 chilometri dall'ar. rivo, sarà molto probabilmente il teatro del nuovo assalto dello « scalatore mosca » alla maglia rosa. GIUSEPPE AMBROSINI ORDINE DI ARRIVO: "1. Conte Oreste, Km. ara In ore 7,44'i0" (media 36,935); 2. Leoni Adolfo; 3. Coppi Fausto; 4. Bartali Gino; . Logli; «. Keteleer; 7. Toccaceli, A pari merito, per ordine alfahelco: Ausenda, Biagioni, Rrosei 00,83'7"; 90. Vicini, 10Ò.26'57 Brignole, Cargloli, Cecchl, Corriei. Cottur. De Santi, Ferùgllo. Mani Fiorenzo, Marangoni, Martini. Menon, Moscardini, Pasottl, Paquino Ronco. Ronconi, Rossello Vincenzo, Vicini, Volpi, tulli con o stesso tempo; 30. Ortelli, in ore ,60'M"; Classifica generale: i. Mani Fiorenzo In ore 99,53'6"; 2. Cechi. 99.54'2"; 3. Volpi, 99.M'28"; . Brignole. 9S>,56'37"; 5. «Cottur, 9.5T28": 6. Ortelll. 99,57'35"; 7. Loli, 90,58 18"; 8. Biagioni, 100.42"; . Ronconi. 100,1'?3"; 10. Martini, 00.1'59"; il. Menon. 100.3'4"; 19. Bartali, 100.V5A"; 13. Coppi, stesso empo; li. Bresci, 100,5'ó9"; 16. Simonini. 100,17'25"; 16. Pasqulni, 00.18'28"; 17. Pasottl, 100.19'24"; 8. Salimbeni. 100,21'6": 10. Ronco. m jgf Conte (a destra) e Leoni (a sinistra' si contendono la vittoria In volata ad Udine. Il successo viene assegnato a Conte. • (Telefoto Moisio)