Marzio, nome profetico

Marzio, nome profetico I L D IARIO DI C I A N O Marzio, nome profetico Ma a far la guerra si dovrà aspettare il piccolo? - Ritrattino di Balbo, di cui il duce non garantisce l'avvenire 13 dicembre 1937. — Sono stato applaudito dal Senato al mio Ingresso nell'aula. Colloquio con l'Ambasciatore di Polonia, verbalizzato, relativo alla visita di Delboa a Varsavia. E' stato un insuccesso. Bocchini mi ha messo al corrente del complotto Engely per evitare la nostra uscita da Ginevra. Vile e stupida commedia che condurrà qualcuno davanti al Tribunale speciale per la difesa dello Stato. 14 dicembre. — Ho riferito al duce che Balbo in casa Colonna si è scagliato contro l'asse Roma-Beri no. Informazione sicura: riferita da d'Ajeta che «ra presente. Ti Capo si è molto sdegnato. Poi, parlande di Balbo, ha detto: « Ecco un uomo del quale non garantisco l'avvenire». Per il resto niente di nuovo. Tenerlo d'occhio 15 dicembre. — Consiglio del Ministri per l'approvazione del Bilancio. Ricevuto Balbo, al quale ho domandato se era vero che egli fosse ostile alla politica dell'Asse. Con molte reticenze, lo ha essenzialmente confermato. Dice che non si fida del tedeschi. Che un giorno ci abbandoneranno. Che forse saranno contro di noi. Mi ha detto, nel complesso, cose banali. E si è offeso quando ho detto che era il principe di Condè. Non sapeva chi fosse. Ingegno scarso, grande ambizione, assoluta infedeltà, capace di tutto: ecco Balbo. Conviene tenerlo d'occhio. Ho saputo da Delia di Bagno che Balbo ha sconsigliato alcune persone di recarsi in Etiopia, a causa « delle gravi condizioni di insicurezza del paese ». Per il resto niente di nuovo. 16 dicembre. — Oggi sarà arrestato Engely. Da un documento del Sim risulta un tentativo fatto Edi'Ambasciata inglese da Pilotti. Si tira in bailo anche Bastianini. Non lo credo. E' un fesso, ma è un fedele. Però può aver parlato per scempiaggine. Alla base di molti fatti, c'è più la cretineria che la malafede. Intèndo chiedere la testa di Guido Schmith. Ha parlato con gli inglesi delle intercettazioni che feci conoscere al Cancelliere Schuschnigg. Ciò, naturalmente, risulta da un'altra intercettazione. 17 dicembre. — Ho accompagnato Viola dal duce. Nessun fatto nuovo è risultato, tranne la conferma del ritiro del volontari il 15 gennaio, fatta o non fatta la battaglia. Viola è ottimista sulla situazione: crede che Franco ci sarà fedele e che i nostri crediti . verranno rimborsati. Venuto a vedermi van Zeeland. E' a Roma per preparare, il suo rapporto economico. Non mi sarebbe - riuscito antipatico se non avessi ricordato che a Ginevra voleva le sanzioni sino in fondo. Mi ha esposto i suoi principi per il risanamento degli scambi internazionali. Ho risposto che la nostra politica economica aveva seguito quella di altri paesi. A cominciare dalle cosidette democrazie. Oggi altre considerazioni e recenti esperienze ci spingono a fondo Stilla via dell'autarchia. Le sanzioni valgono per qualche cosa nella nostra vita nazionale. La storia, troppo lontana, può non essere maestra di vita, ma l'esperienza personale deve necessariamente servire. 18 dicembre. — Nato Marzio. Ho detto al Ministro di Cecoslovacchia che le nostre relazioni col suo paese dipendono da quelle di Praga-Berlino, Praga-Budapest. Colloquio di minore impor tanza con Berger e Villani, di preparazione per la riunione di Budapest. Riunione di poca Importanza: 1 Protocolli di Roma si sono ormai svuotati. Ho detto che gradirei Is nresenza di Schuschnigg, v'ioè che non voglio Schmith. Firmati gli accordi economici con la Germania. Trattative dure: la burocrazia tedesca mette ancora i bastoni tra le ruote. Hassel ha abboccato. Forse è già a conoscenza del siluro avuto. Assia mi dice che verrà qui l'Ambasciatore che ora è a Tokio. Non lo conosco. «Sulla mia tomba...» 19 dicembre (domenica). Si è voluto dare alla scelta del nome di Marzio un sapore Solitico e profetico: guerra, ia credono veramente che le partite aspetteranno ancora tanti anni quanti ne richiederebbe la giovinezza armata di Marzio per trovare la soluzione? A volte mi chiedo se non convenga proprio a noi di forzare la marcia e di dar fuoco alla miccia. Hanno telegrafato gli auguri Hitler, Goering, Hess, Stoiadinovich, Goebbels, Darany, -'Cotta (Albania) e minori. Di casa reale il Principe di Piemonte (con gran calore), la regina, le principesse e il Duca d'Aosta. Filippo, dopo Vienna, andrà in Spagna per compiere una inchiesta su nostri ufficiali che speculerebbero sulla valuta e raccoglierebbero oggetti di pregio. Mussolini era furioso per l'insuccesso della mostra italiana a Berlino. Mi ha detto che lui non la voleva. E' stata fatta egualmente ed è stato un fiasco, n duce ha detto: « Sulla mia tomba voglio questa epigrafe: Qui giace uno degli animali più intelligenti apparsi sulla faccia della terra ». Il duce è fiero del suo istinto che considera, e si è in realtà rivelato, infallibile. ^Copyright per La Stampa)