Re Abdallah a Gerusalemme

Re Abdallah a Gerusalemme Re Abdallah a Gerusalemme La sinagoga di Hurva ultima trincea degli ebrei espugnata - Vani tentativi per addivenire ad una tregua (Dal nostro inviato speciale) Gerusalemme, 27 maggio. he trattative per raggiungere la tregua nétta Città Bontà come in tutta la Palestina sembra che scendano su Gerusalemme da un altro pianeta, tanto la loro assurdità cozza contro la realtà sanguinante dei combattimenti. Gli arabi che hanno accerchiato tutti i quartieri ebraici e che ora possono con maggior sicurezza farsi venire rifornimenti dalla Transgiordania e dall'Egitto pongono condicio ni che le autorità 'militari sin nisie non potranno mai ac cettare. Il dottor Hussain, membro del comitato arabo in Gerusalemme mi ha' dettò a questo proposito che « le trattative per la tregua si devono considerare come il risultato di una manovra degli ebrei americani per aiutare le forze sioniste che hanno bisogno di guadagnare tempo per consolidare le loro posizioni minacciate seriamente dalle truppe arabe ». Egli voleva dimostrarmi come gli arabi non possono fidarsi e mi metteva al corrente del tentativo di tregua voluta dal comandante militare di Gerusalemme Abdallah Tel Bey, maggiore della Legione araba, il quale voleva discutere un armistizio con gli ebrei assediati nei loro quartieri entro le mura della città vecchia per salvare le donne, i bambini, i vecchi e i feriti da morte sicura Alle 19,30 (ora italiana) il maggiore Abdallah si metteva in collegamento telefonico con lo svizzero dott. Éenier, capo detta Croce rossa internazionale, e con padre Gori, custode di Terrasanta, per raggiungere una temporanea sospensione del fuoco. Ciò venne realizzato e alle 80,30 il maggiore Abdallah, accom* pagnato da un francescano irlandese, si presentò dinnanzi alla grande sinagoga. Atte prime parole trasmesse con l'altoparlante, gli ebrei aprirono il fuoco sui parlamentari arabi, che fortunatamente rimasero illesi. Dopo questo fatto, di cui sono stato testimone dotta terrazza del convento dette suore francescane, situato vicino al¬ la « porta di Giaffa >, gli arabi ripresero a sparare con maggiore violenza, tanto che riuscirono ad aprire un'altra grande breccia sulla facciata della sinagoga. Sulla resistenza degli ebrei assediati entro le mura detta città vecchia fin dal novembre del 19^7, che appariva fino a ieri come un miracolo, si è appreso che tra le macerie dette vecchie case, crollate sotto i colpi di mortaio e le esplosioni dt mine, gli arabi trovarono della verdura fresca che gli armoni facevano arrivare attraverso un antico sotterraneo. Questa scoperta ha messo in grande agitazione tutti gli arabi, che a stento sono stati trattenuti perchè ■ volevano trucidare i « traditori » armeni che ora sono assediati atta loro volta. Oggi Re Abdallah di Transgiordania è giunto inatteso a Gerusalemme e prima di iniziare il giro della città vecchia si è recato nella chiesa del Santo Sepolcro, netta chiesa del Calvario e nella moschea di Omar dove ha pregato per la vittoria delle armi arabe e per il ritorno detta pace in Terrasanta. fi sovrano si è spinto sino atte posizioni avanzate detta legione che distano appena 300 metri da quelle ebraiche. I 25 mila arabi che lottano per fiaccare l'estrema resistenza ebraica hanno riserbato un'entusiastica accoglienza al sovrano, che è rimasto impassibile mentre i proiettili fischiavano sulla sua testa è le esplosioni si susseguivano a brevi intervalli. Le sentinelle e gli uomini dei posti avanzati presentavano le armi al passaggio del re, il quale ha compiuto tutte le sue visite a piedi portando un turbante bianco e indossando l'uniforme cachi con numerose decorazioni militari sul petto. Nel cortile della moschea di Omar Abdallah ha reso omaggio alla tomba del padre, il famoso re Husseim. Quindi si è incontrato con il figlio Emiro Naif. La popolazione civile araba ha tributato calorose accoglienze al sovrano, spesso acclamandolo come « re di Gerusalemme >. La fanteria araba appoggiata da carri 'armati, ha occupato la sinagoga di Hurva. Gli ebrei, ridotti a difendersi in un'area ristrettissima, tentano di mantenere le loro posizioni adoperando squadre di guastatori e artiglieria. La situazione militare suoli altri fronti ha segnato oggi un momento di sosta. I reparti egiziani, iracheni e della Legione araba sono rimasti /ermi sulle loro posizioni, mentre i volontari libanesi e siriani si sono consolidati in difesa dei confini dei loro rispettivi paesi. Sembra che le forze ebraiche stiano riprendendosi tanto, che in molte zone sono passate al contrattacco. Vero Roberti Abdallah di Transgiordanla

Persone citate: Abdallah, Abdallah Tel Bey, Gori, Hussain, Omar Abdallah, Vero Roberti Abdallah

Luoghi citati: Egitto, Gerusalemme, Palestina, Transgiordanla