La partita con Londra

La partita con Londra IL. DI D I N O La partita con Londra Il riconoscimento del Manchukuò - La gaffe di "Squadrone bianco,, - Il problema ebraico da noi non esiste - Il padre del duce si affezionava ai debiti 26 novembre 1937. — H duce ha letto, in un'intercettazione britannica, che Pirelli spande fiele contro l'autarchia. Io lo avevo prevenuto sul grigiore politico di Pirel li. Ho trovato conferma. Pranzo dell'Amb. Hotta in onore di Okura (grande industriale giapponese). Hotta mi ha detto che il nostro contegno a Brusselle ha definitivamente convinto Tokio della nostra sincerità e che pertanto sarà il caso di parlare nuovamente di un patto di consultazione militare. Gli ho lasciato capire che riconosceremo il Manchukuò. I militari del Giappone sono fanatici di noi. L'Addetto militare parlava di guerra da farsi all'Inghilterra. Dato che abita in via Addis Abeba, ha detto che spera andare presto in vìa Tunisi, in via Cairo, e, a Tokio, in via Singapore. 27 novembre. — Bene la defenestrazione di Schacht (Ministro dell'economia tedesca, presidente della Beichsbank) : comincia la nazificazione integrale del governo. tatrGfitobiprcenifequchtenalintopeciC—Msttogndabacoaiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiihiiiiiiim i Anche oggi, in una intercettazione britannica, abbiamo trovato indizi di riserve che Guarnieri fa sulla situazione finanziaria. Il duce mi ha detto che lo sorveglia dato l'ambiente confindustria da cui proviene. Io ho riferito al duce il mio colloquio con Guarnieri di alcuni giorni fa. Confesso che io sono molto tranquillo sulla situazione: ma anche se non lo fossi, lo diven terei nei contatti con la serena imperturbabilità di Musso lini. Il quale ha sempre avuto ragione. E questa volta, per di più, è associato coi vincitori in ogni zona: Spagna, Cina, Africa • ! plani di Singapore 28 novembre (domenica). — Domani si riconosce il Manchukuò. L'ho comunicato stamani a Hotta, che ne è stato molto lieto. Stiamo guadagnando terreno. Domenica al mare con l'Edda. 'E per la prima volta 1 bambini sono stati a tavola con noi. Ciò dà molto il sen» iimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihiiiiiimd Ftf" so della famiglia. Quindi, mi piace. Il duce mi ha autorizzato a dare ai giapponesi copia dei piani di Singapore mandati da Perego. Converrà far cascare dall'alto il dono. 29 novembre. — Ho chia mato Blondel (incaricato d'af' fari francese a Roma) per mostrargli un'indegna vignet ta di Aux écontes. Ho pro> messo che parlavo a titolo puramente personale: ma ho detto che non sarà ingiuriando la sacra persona del duce che si ristabiliranno le buone relazioni tra i nostri paesi. Apertura della Camera Grande manifestazione a Paà, che appariva abbastanza forma, benché un po' pai lido e molto invecchiato. Fred dezza della Camera nei confronti delle recenti nomine ministeriali. Ho riferito al duce il col loquio Schuschnigg-Anfuso. Il Cancelliere ha ammesso la veridicità delle frasi di Hombostel, ma lo ha difeso nei confronti dell'Italia: parla contro l'asse perchè è antinazi. Il Cancelliere era molto impressionato della potenza dei nostri servizi di informazione. Ha domandato se spendevamo dei miliardi. Invece spendiamo pochissimo, ma abbiamo un uomo, l'Emanuele, che è prezioso. (Santo Emanuele, colonnello dei carabinieri in congedo, risulterebbe dai documenti del processo Roatta, implicato nell'uccisione dei fratelli Rosselli). 1» dicembre. — H duce ha preso « cappello » con la Cultura Popolare che ha mandato in Egitto il film Squadrone Bianco. E' stata una idiozia. Con la nostra politica arabofila, come si fa a servire agli egiziani la visione degli araDi massacrati scientificamente dalle nostre truppe? Ho dato all'Add. militare giapponese i piani di Singapore. E' stato molto colpito da questo gesto. Bisogna lavorare attivamente lo Stato Maggiore giapponese per giungere a quell'accordo militare che dovrà risolvere la partita con l'Inghilterra. La quale, evidentemente, non disarma; Percy Lorraine ha detto a un diplomatico a Istanbul che quando l'Inghilterra sarà pronta ci distruggerà e schianterà il duce. Esagera. E non è del tutto necessario che noi si attenda questa perfetta preparazione, sulla quale d'altronde sono un po' scettico. 2 dicembre. — Niente di speciale rilievo. A pranzo, 11 llllllllllllllllllllllllllllllllllllf ||f llltlllllllttllllllllldcnsegimpsèlBNrdnmeslddèaudeipssscisecncsdcpegsrhczctfiIlGtddBgctdCsehap lllllllllllllllltltlllllllltlllllf duce ha raccontato con molto calore episodi della sua giovinezza. Ha detto che suo padre si affezionava ai suoi debiti ed anche quando poteva estinguerli li conservava, almeno in parte, per principio. L'ultimo debito del padre, è stato pagato dal duce due giorni or sono. Quando il duce conversa è delizioso. Nessuno è più di lui ricco e fresco di immagini. li Duca d'Aosta 3 dicembre. — Colloquio con Bocchini (capo della polizia). Niente di nuovo. Si sta lavorando per preparare la visita di Stojadinovich: c'era la minaccia di un attentato croato, ma è già identificato l'uomo e sarà preso. Lo dirò al Ministro di Jugoslavia alla fine della visita. Colloquio col Duca d'Aosta. Sente molto il peso della responsabilità. E questo è buon segno. Ma mi sembra ancora un po' disorientato. E' un uomo simpatico, al quale, di cuore, auguro successo. Gli ebrei mi caricano di anonime ingiuriose accusandomi di aver promesso a Hitler la loro persecuzione. Falso. Mai i tedeschi ci hanno parlato di questo argomento. Nè io credo che a noi convenga scatenare in Italia una campagna antisemita. Il problema da noi non esiste. Sono pochi e, salvo eccezioni, buoni. E poi gli ebrei non bisogna mai perseguitarli come « tali ». Ciò procova la solidarietà di tutti gli ebrei del mondo. Si possono colpire con tanti altri pretesti. Ma ripeto, il problema da noi non esiste. E forse in piccole dosi gli ebrei sono necessari alla società come il lievito è necesrario alla pasta del pane. 4 dicembre. — Il dùce mi ha dato notizia delle sue de-j cisioni circa le nuove costruzioni navali. Ne sono molto contento. Ho scritto una lettera autografa a Goring, che fino dal gennaio scorso aveva Insistito per la costruzione delle due nuove 35.000. Colloquio Grandi-Eden molto interessante. In realtà penso che, specie dopo il patto tripartito, Londra voglia trovare l'intesa con Berlino e sia pronta anche a grossi sacrifici. Ma la Francia? Comunque, tra giorni butteremo tra le gambe la bomba della nostra, uscita da Ginevra. Il Papa mi ha dato la Gran Croce Piana: Pizzardo (Monsignor Segretario agli Affari ecclesiastici straordinari) mi ha scritto una' lettera molto affettuosa, cui ho risposto con pari calore. (Copyright per La Stampa)