Tre emigranti clandestini sperduti fra nevi e ghiacciai

Tre emigranti clandestini sperduti fra nevi e ghiacciai Tre emigranti clandestini sperduti fra nevi e ghiacciai Ventiquattro lavoratori bloccati al confine • II cadavere d'un bracciante rinvenuto in an torrente Continua assillante «Mie nostre frontiere verso la Francia il dramma dell'emigrazione clandestina. Ecco ora un nuovo gravissimo caso, ventiquattro giovani meridionali partiti, o meslio adescati da una pseudo-guida, tentavano l'altro ieri di raggiungere il territorio francese attraverso i valichi dei Piccolo San Bernardo. Dopo | ore ed ore di marcia estenuante, ila polizia d'oltre confine 1! ha bloccati, trattenendoli per alcune ore e facendoli quindi riaccompagnare a Torino, dove sono giunti in condittoni pietose. K rendere ancora più dolorosa la loro odissea si aggiunge ora la notizia che ben tre dei l e e . r e ofo compagnf.l-sbno dispersi du-jrante la marcia in alta montagna. La nebbia, la neve ed il cammino Impervio hanno fatto si che I poveri giovani si distaccassero dal gruppo e rimanessero improvvisamente isolati ed alia mercè del j freddo e della fame. L'a-sla e lo scoraggiamento più grande sono dipinti sul volto dei poveretti giunti a Torino, che temono per la. sorte dei compaesani, e di uno in particolare, certo Antonio Mantieni, di 3» anni, che pare non aver nemmeno raggiunto la frontiera Il poveretto ha lasciato a Canicatti la moglie e quattro figliuoli. Un altro dramma dell'emigrazione clandestina è segnalato da Bardonecchta. Agenti di P. S. hanno trovato nel torrente Rhó la salma di un uomo Identificato per Anglollno Prediert fu Lorenzo, di & anni da Reggio Emilia, bracciante. In tasca non aveva che quattro lire ed alcune fotografie.

Persone citate: Antonio Mantieni

Luoghi citati: Canicatti, Francia, Reggio Emilia, Torino