Leoni in grande giornata vince la tappa di Siena

Leoni in grande giornata vince la tappa di Siena Il trentunesimo Giro d'Italia Leoni in grande giornata vince la tappa di Siena - (Dal nostro Invialo speciale) Siena, 90 maggio. Fin dall'altro ieri Leoni mi diceva che aveva fatto le prime tappe con una certa prudenza, per potere poi, un bel giorno, giocare la grossa carta e incasellare la prima vittoria. E oggi ha realizzato 11 suo piano. Un campione come lui non poteva contentarsi del troppo poco, come aveva fatto finora; gli ci voleva un successo, non foss'altro che per fare un bel ' regalo alla consorte che fra • non molto gliene' farà uno molto ■ più grosso, un... Leoncino che avrà poi da scegliere se lare il corridore come il suo papà o 11 cantante come la mainami. 11 bell'Adolfo ha fatto una corsa da pari suo; è partito con l'Idea di approfittare dell'atteggiamento di attesa nel quale persistono gli « as. si » che puntano alla « maglia rosa », e l'ha messa in pratica non appena partito, fuggendo con Magni.- Zanazzi, Giguet. Ma questo primo colpo non gli è riuscito, per quanto i quattro marciassero per trenta chilometri a quaranta all'ora. La presenza di Magni nella pattuglia che fuggiva mise in allarme i bianco-celesti, che reagirono energicamente, e il tentativo fu soffocato dopo Pisa, nonostante fos. se venuto a rafforzarlo anche Bevilacqua. Ma Leoni non si dava per vinto. Una volta raggiunto, attraversando Livorno approfittò di un allungo di Bizzi per- ripartire a fondo di nuovo, insieme al « inorino », a Zanazzi e a Logli. E questa fu la volta buona. Bizzt perse contatto su una breve rampa, ma gli altri tre presero a marciare di pieno accordo e a guadagnar terreno sul grosso, che di loro non credette preoccuparsi. Cosicché, dopo trenta chilometri di fuga, il vantaggio del tre sali a più di tre minuti, e al piedi della salita di Volterra "era di 6'6". Non mancavano che 67 chilometri all'arrivo è la riscossa degli in. segultorl cominciava a diventare problematica. Se ne ebbe ad ogni modo il primo sentore non appena cominciata l'ascesa. Per quanto In formazione ammassata, il grosso prese a incalzare con impegno, mentre in testa Logli provocava col suo comando il distacco di Zanazzi, cercando anche di far piegare Leoni. Ma questi resse benissimo ai ripetuti colpi dell'aggressivo toscano, e tutti e due passarono sotto 1 bastioni di Volterra con soli 4'50" di vantaggio sul gruppo e un minuto su Zanazzi. Costui non aveva nessuna intenzione di mollare, prese flato nei -primi chilometri della discesa, poi piombò di nuovo sul due, ricostituendo il terzetto dal quale era •partita l'azione risolutiva della corsa. Bastarono due controlli delle posizioni per capire che sul fug. gitivi Incombeva sempre il pericolo di una ripresa degli inseguitori. Di' - emmo lasciare i corridori parecchi chilometri prima di Siena per poter assistere all'epilogo della gara, che avrebbe dovuto avere luogo nel Campo del Palio. Fu proprio all'ultimo chilometro che Pagliazzl potè fuggire al gruppo -per -andare a prendere 1 tre. E questi furono poi raggiunti all'Ingresso del Campo ad opera di Conte e di Bartali. L'anello sul quale si decise la corsa noD meritava certo il nome «li pista-, la pioggia aveva ridotto il fondo in terra battuta ad un tappeto morbido nel quale le ruote dei corridori s'affondavano, obbligandoli ad uno sforzo da arrainpiratori e da equilibristi più che da velocisti. A parte che l'anello non è dello sviluppo minimo voluto dal regolamento, le sue con. dizioni erano tali da compromettere non solo la regolarità dell'epilogo della corsa, ina la stessa Incolumità dei corridori. Leoni produsse l'ultimo sforzo all'entrata sul rettilineo d'arrivo e la potenza della sua pedalata e la riserva del suo fiato gli permisero di staccare Conte e Logli e di vincere di parecchie macchine mentre Bartali veniva a battere Pagliazzl e Zanazzi. finendo con alte imprecazioni all'Indirizzo de gli organizzatori di cosi incredibile arrivo. La vittoria di Leoni e il frutto del suo spirito di iniziativa, della sua agilità sul passo, della sua tenuta in salita, della sua irresistì bile volata, cioè del complesso di meriti che lo rendono del tutto de gno del successo. Nulla c'è da dire in particolare su Bartali se non che egli ha fatto l'Impossibile .nel l'ultima parte per strappare la sua prima vittoria in terra toscana. Due note poco liete figurano sul mio taccuino: una riguarda la ca dina di Drei dopo Colle Val d'Elsa il promettente corridore romagnolo ha riportato una forte contusio ne alla cOoda destra, con sospetta infrazione del femore; l'altra riguarda un guasto di macchina che ha fatto arrivare per ultimo Mo¬ nari, togliendolo dal quarto posto nella classifica generale e confinandolo al .}•*». La « maglia rosa tiene Intatta la sua posizione nel confronti del suoi più pericolosi avversari. Domani raggiungeremo Roma in 256 chilometri, che comprendono, come difficoltà rilevali ti. la salita di Abbadia San Salva tore e quella dei Monti Clmlnl. GIUSEPPE AMBR08INI Ordina d'arrivo: 1. Leoni Adolfo 165 chilometri in 5,1'3" (media km. 33,890); 2. Conte Oreste, ld.; 3. Logli Nedo, Id.: ì. Bartali Gino, ld.; 5. Pagliazzl Sergio, ld.; 6. Zanazzi Renzo, ld.; PasottI; Keteleer; Menon; Peverelli; Toccaceli; Rosse! lo V.; Paolleri; Magglnl L.; Pezzi Marangoni; Sallmbene; Ronco. Seguono 31 corridori fra 1 quali tut ti gli «assi». Ritirato: Drei. Classifica generale: 1. Cottur, In 32,31'ói"; 2. Martini. 32,36'2ó"; 3. Brignole. 32.38'30"; i. Ricci, 35.3!)' e 22"; Bartali. Id.; Coppi, id.; Ortclli. id; Maggini L.. 32.40'19"; Bre. sci, 32,40'3">"; Volpi, ld.; Marangoni. 32/i1'5l"; Cecc.hi. ld.: Magni F., 32.-i.V38"; Baito, 32,«VIS Breve allenamento a due porte, Ieri, sul campo del Torino. 1 tito lari hanno giocato contro una formazione di ragazzi rinforzata da Bacigalupo e Mazzola. Mancavano Grezar. che ha preceduto 1 compagni a Trieste, e Lolk, sofferente per un colpo allo stomaco. Mazzola ha chiesto di riposarsi domenica, ma ci risulta che è stato convocato per la partenza, che, come è noto, avverrà questa sera. Fermo Testando lì normale schieramento del reparti arretrati, a sostituire Lolk verrà chiamato Martelli. Giuseppe Meazza ha ricevuto offerte dall'Alessandria e dal Como, In qualità di allenatore. Per II terzo turno di « Coppa Davis» saranno di fronte l'Italia e la Danimarca. Per questo Incontro 11 diritto di scelta del campo spetta all'Italia che ha proposto alla Federazione danese la città di Torino e 1 giorni 11, 12 e 13 giugno. Ieri a Parigi Cuccili ha battuto Vung per 6-3. 6-2-, Del Bello ha superato 11 francese Delhomme per 6-1. 6-1. • Ad Oakland, in California. Livio Minali! ha battuto ai punti Danny Boy Williams, di Detroit, in un in. contro di dieci riprese. La chiara vittoria di Leoni in volata (Telefoto Moisio)