Un prestito di due miliardi per la ricostruzione delle case

Un prestito di due miliardi per la ricostruzione delle case IM I O COMUNA Un prestito di due miliardi per la ricostruzione delle case Creazione di un "Assessorato del personale» - Gli impiegati sono troppi e t mal pagati - In seduta segreta si esamina il caso di dieci funzionari epurati Il dott. Coggiola ha aperto Ieri sera la seduta, ringraziando il Consiglio di averlo chiamato a ricoprire la carica di sindaco ed affermando di voler mantenere invariata la line politica ed amministrativa dei suol predecessori, sen. Roveda e on. Negarville. Affrontando immediatamente i rapporti colla minoranza — la quale, per bocca del prof. Grosso, ha nell'ultima seduta annunciato di voler essere « inesorabile», forte anche dei risultati del 18 aprile — Coggiola polemizza. Il peso delle elezioni politiche non può e non deve valere: varrà invece la bontà intrinseca di tutte le critiche da qualsiasi parte vengano. Non si può certo dire che manchino {grandi propositi al nuovo'Sindaco. Con poetici ed elevati accenti, egli ha detto della necessità di valorizzare ed urbanizzare la collina; di almeno un traforo alpino per le comunicazioni con la Svizzera e Genova; di un teatro comunale che non faccia rimpiangere il Regio. Lo Stadio verrà ampliato fino a raggiungere la capacità di 100 mila posti; a Caselle, sorgerà il grande aeroporto (dopo però essersi assicurato che le linee se ne serviranno). : Problema sempre grave, quello dèi dipendenti comunali, tanto che — dice il dott. Coggiola — In nessuna città è stato risolto. Sono troppi e pagati male.' La messa a riposo per legge naturale degli anziani, ovvlerà al primo inconveniente; e il secondo verrà eliminato, dopo che alla Camera si sarà legiferato in materia. Intanto, è già decisa la creazione di un « assessorato del personale»'. Ricostruzione delle case: ecco il nucleo centrale del discorso del nuovo sindaco. « Le autorità centrali non vogliono o non possono provvedere: facciamo intanto da noi. Il piano in materia formulato dall'on. Negarville non è stato attuato per l'insufficienza di quella legge, che, mentre proclamava l'intervento dello Stato nel sopportare il 50 % delle spese necessarie, stanziava Invece solo 20 miliardi per tutta l'Italia, e scaglionati per di più in tre esercizi. A tale scopo occorre ricorrere alle risorse di un bilancio straordinario che, rispettando il patrimonio del comune all'attivo, lo mobiliti alla conquista di quei beni che sono facili e possibili. « Secondo noi — afferma il sindaco — occorre lanciare un prestito pubblico, a giusto interesse, garantito dal formidabile patrimonio immobiliare. Anche gli ammortamenti verranno garantiti entro pochi anni, senza i rischi Impliciti all'eventualità di una svalutazione della lira ». « Non esito a credere —'continua l'oratore — che un tasso (triplo o quadruplo di quell'un per cento degli istituti finanziari) garantito per di più inop¬ pugnabilmente dal comune, non trovi sordi i risparmiotori ». ' II* sindaco non entra nei particolari che aveva invece accennati in una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio e che qui ci sembra opportuno riportare. Il prestito sarebbe di due miliardi, con interesse nei i %, scadenza 10 anni, garantito sui terreni del comune; aiIo scopo soprattutto di dar impulso alla ricostruzione edilizia. Conclude il Sindaco: «Abbiamo tra noi senatori, deputati, valenti consiglieri tutti, che andranno incontro al programma di lavoro, di amore per la nostra Torino, per i bisogni, le necessità, le aspirazioni della cittadinanza ». Molti applausi, mentre già è In piedi il prof. Grosso, a ribadire che, piaccia o no, la critica della minoranza sarà « inesorabile ». L'aw. Chiarloni sottolinea la parola cricatto» sfuggita al Sindaco a proposito dell'avvertimento del prof. Grosso sull'atteggiamento della minoranza. Soprattutto, l'oratore qualunquista sostiene l'assurdità di distinguere il bilancio ordinarlo da quello straordinario. Al prof. Grosso ribatte Negarville : non per « l'Inesorabilità» della critica, bensì por la affermazione del consigliere d.c. sul fatto che in Consiglio tutto venga deciso con la forza del numero. « Così è qui — dice l'ex- Sindaco — così è fuori di qui » Quanto al fatto nuovo del 18 aprile, vuol forse dire che In caso di sconfìtta in Consiglio, i d. c. chiederanno nuove elezioni? Posta questa domanda, il sen. Negarville risponde, riconoscendo trattarsi comunque di un diritto, e chiude il suo dire con molti complimenti all'indirizzo del prof. Grosso, cosicché nessuno pensa a ribattere. A questo punto il pubblico viene invitato a lasciare la sala e 1 lavori continuano in seduta segreta. Si tratta di decide re della revoca del provvedimento col quale vennero dispensati e collocati a riposo 10 funzionari « per incompatibilità in seguito a giudizio d'epurazione». 11 > 1111111 ti 11111 < i il 11 ■ n 11111111111m111 r i n 11 < 11111111111

Persone citate: Chiarloni, Coggiola, Negarville, Roveda

Luoghi citati: Genova, Italia, Svizzera, Torino