Disperata resistenza ebraica tra le case di Gerusalemme

Disperata resistenza ebraica tra le case di Gerusalemme Disperata resistenza ebraica tra le case di Gerusalemme L'avanzata degli arabo prosegue in tutti i settori Audace colpo di mano delle truppe delVHaganah (Nostro servizio particolare) Tel Aviv, 20 maggio. Il sesto giorno di guerra in Palestina ha visto una sempre più marcata tendenza allo scontro decisivo fra arabi ed ebrei, che si stanno preparando per l'urto finale in campo aperto mediante un graduale assestamento delle masse di manovra. Dopo la sosta di ieri, il fronte meridionale si è posto ancora una volta in movimento, mentre a Gerusalemme la lotta prosegue con un accanimento crescente, fra gli ebrei animati dal coraggio della disperazione e gli arabi che continuano a far affluire nuovi rinforzi. Di ora in ora si susseguono gli attacchi della legione araba contro le forze della Haganah che hanno trasformato la parte settentrionale di Gerusalemme in una immensa fortezza. Ogni casa, ogni appartamento è stato adattato a fortino, e nei cortili degli edifici donne e bambini scavano febbrilmente per poter riempire di terriccio i sacchetti che vengono poi posti a difesa delle finestre. Il cannoneggiamento da parte delle artiglierie arabe prosegue implacabilmente, mentre gli ebrei cercano di reagire con tiri ben diretti dei loro mortai. Una granata da 75 mm. si è abbattuta di fronte al Santo Sepolcro, in mezzo ad una folla terrorizzata che aveva cercato rifugio nei pressi del luogo consacrato, ma il proiettile non è esploso e non ha provocato vittime. Tre granate si sono abbattute nei pressi della cattedrale anglicana, situata nell'ambito del quartiere britannico di Gerusalemme. In seguito alle continue esplosioni, ben pochi vetri sono rimasti intatti a Gerusalemme. Per le vie si cammina su un terreno cosparso di frammenti di vetro e di rottami, mentre i numerosi rifiuti, che da sei giorni non hanno potuto essere spazzati, ammorbano l'aria, facendo aumentare i timori di qualche epidemia, in modo particolare di tifo, resa probabile anche dalla scarsità d'acqua. L'avanzata degli arabi ver- so il cuore di Gerusalemme hacostretto oggi gli ebrei ad eva- cuare il palazzo che un tempo era stato sede dell'agenzia'■ ebraica e che era stato sistemato a difesa con postazioni di cemento armato. Sono stati intanto rafforzati i collegamenti fra gli ebrei, residenti nella città nuova, e le truppe della Haganah rimaste fra le mura della città vecchia, attraverso la Porta di Sion. Combattimenti particolarmente intensi sono stati segnalati nei pressi della cosiddetta « Grotta di Geremia », dove reparti - arabi sono stati costretti ad indietreggiare. Sul fronte meridionale le truppe egiziane, fiancheggiate da reparti dell'Arabia Saudita, hanno proseguito la loro avanzata, occupando Beersheba, a circa ottanta chilometri da Hebron, sulla strada di Gerusalemme, con l'evidente scopo di congiungersi a Betlemme con le forze della Legione araba. Anche Deirs Suneid, a 11 miglia a nord di Gaza, nel settore costiero, è stata raggiunta ed occupata dalle truppe egiziane che hanno sopraffatto la tenace resistenza degli ebrei come pure è accaduto a Birket el Ammara. Sulle località occupate sono state innalzate le bandiere dell'Egitto e dei paesi arabi fra l'esultanza della popolazione mussulma- a'mi, cfte ha inneggiato a re Fa a- j ruk. Deirs Suneid, una conces o \ sione agricola sistemata a di a1! fesa mediante una serie di for- '■ tini protetti da campi di mine, è un centro strategicamente importante, in quanto ad esso fanno capo tutti i rifornimenti delle concessioni agricole ebraiche della Palestina meridionale. Per conquistarlo gli egiziani hanno dovuto impiegare concentramenti d'artiglieria e di aviazione. Soltanto ora si apprendono i particolari di una audacissima azione svolta da un « Commando » della Haganah contro un vasto accampamento di truppe siriane. Approfittando del buio, numerosi ebrei sono riusciti a portarsi lungo il perimetro del campo, ed eliminate alcune sentinelle col classico colpo di pugnale alle spalle, sono penetrate nell'interno dell'accampamento, in cui le truppe continuavano a dormire; poco dopo, i depositi di munizioni, i carri armati e le autoblinde degli arabi saltavano contemporaneamente in aria. Oggi per la prima volta e statò annunciato ufficialmente che l'aviazione ebraica ha effettuato una incursione con un attacco contro le posizioni arabe di Samakh, all'estremità meridionale del Mare di Galilea. eni aati pe le tn. nti ta ve ole te iro eri eomo11 tnpe tli a al e za a- ». 8.

Persone citate: Samakh