Feste bandiere e ricordi

Feste bandiere e ricordi NEI PAESI PI POGLIANI E DI CARRU' Feste bandiere e ricordi (Dal nostro inviato speciale) Carrù, 12 maggio. A Carrù sono abbastanza seccati per una trasmissione radio che ha fatto nascere Luigi Einaudi a Doglianl, invece che a Carrù, come tutti gli abitanti ricordano; ricordo, questo, che non risale al 1874, ma al 1916, allorchè l'attuale Presidente, durante un discorso elettorale, indicando una casa gialla nel centro di Carrù, disse: «Io sono nato là ». Poi, nel Municipio di Carrù, è ben registrato l'atto di nascita, n. 26 del 1874, a pagina 10: ivi risulta che 11 25 marzo del 1874 si presentò al Comune 11 signor Einaudi Lorenzo del fu Lorenzo, di anni 33, esattore delle imposte, con un bambino nato 11 giorno prima all'* una circa pomeridiana » da lui e dalla signora Placida Fracchia di Luigi, «donna di casa », « secolui domiciliata al numero civico 100" ». Al neonato furono imposti i nomi di Luigl-Numa-Lorenzo; dallo stesso registro risulta pure "che Luigl-Numa-Lorenzo si sposò a Torino « con la nobile dei conti Pellegrini Ida il 19-12-1903». Nient'altro. Ora si discute se aggiungere: «Eletto Presidente della Repubblica Italiana, ecc., ecc. ». , La casa Il numero 100 della zona che allora si chiamava Baluardo Mezzogiorno, adesso è il n. 8 del corso Dante: la casa, a tre piani, è di proprietà della signora Fiorenza Perotti Buri, figlia del generale Perotti, fucilato dai nazisti; mi nan detto che ha sedici stanze, ma in quale delle sedici stanze sia iiiiiiiiiiimimiiiiiiimiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiimin nato Luigi Einaudi nessuno è In grado di precisare come informazione sicura. I più parlano del secondo piano. Credo che non lo ricordi neppure il signor Ghio Giuseppe, compagno di scuola ed amico di « Luigi») rimastogli poi costantemente amico, soprattutto nel campo politico. Il Ghio ricorda «come fosse ieri» la bravura del compagno e l'umidità della scuola da essi frequentata, oggi ridotta a un semplice vano del Municipio; «Luigi» era sempre il primo della classe, soprattutto in matematica, e — dice il Ghio — «con la mano destra scrivevo il problema ma con l'occhio sinistro guardavo nel quaderno di Luigi per vedere che cosa dovevo scrivere: e mi andava sempre bene», I ragazzi che leggeranno queste righe sono avvertiti che non debbono seguire l'esempio di Ghio Giuseppe: è meglio sbagliare con ì propri mezzi che indovinarla sfruttando 1 meriti di un futuro presidente della repubblica ». Carrù ha salutato ieri con le sirene e un festoso scampanio la notizia di un avvenimento che la colmava di letizia e di orgoglio: la stessa feBta si è ripetuta stasera per l'entrata In carica del nuovo Presidente. Il sindaco, slg. Govone, ha letto un telegramma del Capo dello Stato che ringraziava la popolazione di Carrù per le parole di entusiasmo e di augurio inviategli ieri; e lo ha letto dalla casa natale, tutta Imbandierata nel due poggiuoli e nelle dodici finestre, cosi com'è imbandierata l'intera Carrù; lo slancio dell'imbandieramento è stato cosi spontaneo che parecchi — possiamo dire molti — hanno esposto le bandiere con ancora lo stemma di Casa Savoia; 11 che, alla fin fine, può anche diventare un omaggio superlativo a un Presidente della Repubblica. Sulla stessa casa, una scritta in cartone anticipa la lapide da murare in seguito e dice: «Qui nacque il 24 marzo 1874 Luigi Einaudi, primo Presidente della Repubblica Italiana ». Vita agreste Se la radio è incorsa nell'errore di far nascere Luigi Einaudi a Doglianl, è perchè qui esisteva il nucleo patrimoniale della famiglia, da lui modestamente Aumentato e amministrato modernissimamente. SI tratta di proprietà terriere, per un ammontare complessivo di 95 ettari e diviso in tre settori: uno a San Giacomo, uno a Tettopronto, uno ad Abbene. Queste tre frazioni distano ugualmente quattro chilometri da Doglianl, e tutt'oggi possiamo ammettere ohe 1 numeri abbiano una specie di rltmc misterioso nella vita degli uomini: Luigi Einaudi ha tre figli, tutti e tre sposati e, da ognuno dei i tre, gli sono nati tre nipotini. A San Giacomo è la villa del Presidente, ma chiusa. Lo ospitava, generalmente d'estate, lo ospitò durante buona parte della guerra quando la casa di Torino fu sinistrata. Ora dorme. Per notizie, bisogna rivolgerai a una villetta lontana, dove abita la signora Gabutti Marcella vedova Bersia. U Bersia amministrava 1 beni dell'altare senatore Einaudi; alla sua morte la vedova offri di andarsene. Il senatore rispose: «Ne riparleremo. Per adesso andiamo avanti cosi ». Uadesso continua tuttora. La vedova ha due figlie: Natalia e Lucia, una è ammlnlstratrlce, l'altra è direttrice tecnica. A sbrigarsela, le aiutano la devozione alla Madonna « aiuto del Cristiani » (auxilium Christianorum), un fermo attaccamento all'onestà com'era di rigore nel secolo scorso e — esse proclamano — la bontà del proprietario. La quale bontà arriva a tratti di filosofia greca; uno dei suoi coloni fu un giorno sorpreso troppo evidentemente nella normale cura di ridurre il 50% della mezzadria a un minimo trascurabile; c'erano tutti gli estremi per disfarsene; egli si limitò a dire: «Io annoto in un taccuino quello che tu hai fatto; i miei figli lo sapranno, ma io ti perdono ». Le Bersia non hanno mai visto il padrone irritarsi: il massimo della sua emozione nervosa si spinge a improvviso portar della mano sinistra alla nuca che gratta per qualche secondo, ed è tutto; le tre donne implorano talvolta un qualche rimprovero che le guidi; ma egli ripete: «Finche non vi dico niente, andate avanti cosi ». Nelle terre del Presidente vivono dieci famiglie In otto case coloniche: egli ama il decentramento, e qualcuna di queste case è stata costruita da poco. Cultura principale: la vite, nel tre generi dobletto, barbera, grignolino. «Dolcetto, barbera e grignolino Einaudi » sono stati distribuiti ieri abbondantemente a tutta la popolazione di Doglianl; oggi, un miglialo di bambini hanno ricevuto dolci; in più si sono -presentati, per il vino, i « ritardatari » di ieri. Le Bersia non si sono accorte che non erano « ritardatari ». Non han neppure voluto accorgersi — perchè 11 loro padrone avrebbe fatto altrettanto — che non si trattava di amici in politica. a. a. L'abito «cocktail». E' in ■età stampata con parole d'argomento bacchico