Il maestro Toscanini è sbarcato a Genova

Il maestro Toscanini è sbarcato a Genova Il maestro Toscanini è sbarcato a Genova Ostacolata, ma non del tutto infruttuosa, curiosità dei giornalisti - Il saluto del sindaco - Partenza immediata per Milano Genova, 11 maggio. La motonave Saturnia, tutta bianca, eccettuati i fumaioli e qualche ruga di ruggine colata su i fianchi, ha attraccato nel porto di Genova poco dopo le ore 18, anticipando di circa un'ora sul previsto; veniva cosi alleggerita là preoccupazione del servizio di guardia intorno alla pace dell'illustre italiano, minacciata — come al solito, e sovrattutto — dalla curiosità del giornalisti: La cabina 314 Per ogni buon caso, Toscanini aveva lasciato il suo appartamento isolandosi in una cabina qualsiasi — n. 314 — il cui spazio ridotto limitava automaticamente il numero dei visitatori. A selezionarne rigorosamente 11 passaggio, vegliava il commissario di bordo, slg. Pescarolo — marito di Vera VerganI — uomo di corporatura atletica ed abituato, come marinalo, al rispetto delle consegne. Nessun giornalista era autorizzato ad entrare nella cabina 314. A titolo di parziale consolazione, 11 sig. Pescarolo ha potuto dirci che il maestro gode ottima salute, che il viaggio è stato splendido, che un tempo persistentemente dolce ha ' permesso all'illustre viaggiatore di prepararsi al sole d'Italia con bagni intermedi di altro sole, e che, durante il viaggio, anche se totalmente al riparo da giornalisti, il maestro preferiva la solitudine; se s'Intratteneva con qualcuno, la sua scelta andava verso gli uomini dell'equipaggio Ciò premesso, non sarebbe stato chlsacchè difficile superare la soglia della cabina 314. Io so di un giornalista che si e o a , a , è confuso con un piccolo gruppo di visitatori precedentemente graditi: erano questi 11 prof. Adamoli, sindaco di Genova, e la sovraintendente al Teatro Comunale di Genova, signora Lanfranco Gàndolfi. Il giornalista ha potuto veder da vicino l'ottima cera del maestro, il cui profilo latino è però disturbato da un'orribile cravatta americana, a disegni, colori, fantasmagorie violentissimi. I suol 81 anni, se sono In parte raccontati Jai capelli bianchissimi, da nessun altro particolare risultano. Nella cabina, erano le figlie di lui Wanda e Vally, le quali, dopo avere accompagnato il padre all'imbarco, avevano preferito superare l'Atlantico in volo. Cerano pure altre persone, uomini e — sembra — parenti minori. Il sindaco di Genova ha porto al maestro il saluto della città, ed egli ha risposto dichiarandosi « molto lieto di essere ritornato in Italia» dove si fermerà fino ad ottobre. Il sindaco gli ha chiesto allora se In questa parziale restituzione dell'America all'Italia, non ci sarebbe stata la possibilità di dedicare un giorno a Genova, quasi una visita di graditissimo omaggio alla citta artisticamente più mutilata d'Italia, perchè tutt'e sci i suoi teatri sono stati distrutti dalla guerra. Toscanlni ha ricordato, con lieve sospirosa nostalgia, di avere diretto a Genova opere e concerti nelle stagioni liriche 1892-93-94, ma, dati i suoi impegni pressoché soffocanti, non ha potuto promettere nulla per il 1948. Il, maestro ha parlato d'arte, e di particolari secondari, con la aignora Lanfranco Gandolfl, ma, tutto sommato, l'incontro è stato breve. Preferisce la radio Per avere qualche cosa di più da raccontare, non restava che rivolgersi al figlio del maestro, Walter, ben disposto a dir tutto. Lo abbiamo trovato allo sdoganamento del bagagli, cortesissimo. Disgraziatamente, egli aveva già soddisfatto la curiosità del giornalisti di Napoli, senza pensare troppo agli altri; ed essi, approfittando del loro vantaggio geografico, hanno fatto perdere alle notizie — diffondendole subito — il sapore del nuovo. Walter Toscanini ci ha ripetuto che suo padre lavora molto — circa 10 ore al giorno —; che la sua floridezza fisica non dipende da ginnastiche stravaganti nè da filtri magici; che ama oltremodo la televistone e che, pur trovando pesante il procedimento del fisco americano nel prendergli l'80 per cento dei suoi guadagni, non è poi male lavorare in America. Lavoro per lavoro, è tuttavia preferibile la radio ai teatri; si direbbe — e questa è soprattutto una nostra impressione — che Toscanlni abbia una ape. eie di terrore della folla, pericolosissima specialmente nei suoi entusiasmi; infatti ci è anche sembrato di vederlo impallidire, e in preda a tremiti nervosi, allorchè riconosciuto in prossimità dei suoi bagagli, è stato fatto segno a una dimostrazione di simpatia, e que sta gli si è stretta addosso In un anello soffocante malgrado la sua esiguità. In questa pre disposizione d'animo, va forse ricercata l'origine della selvatichezza del maestro, intesa in senso leonardiano: Leonardo scrisse: «Selvatico è quel che si salva: sii solo e sarai tutto tuo». Il pacchetto con il pane Ma anche l'Isolamento non dispensa da noie: tra 1 27 bagagli che accompagnano Toscanlni, ce ne sono due dove spiccano a grossi caratteri le seguenti scritte: nH anale with care » (trattare con attenzione) « Do not drop » (non capovolgere) : essi contengono dischi, incisi in America per opere « concerti diretti dal maestro, < che attehdono da mesi 11 controllo acustico di lui, prima di essere messi in commercio. Toscanlni non ha ancora osato udirli, nel timore panico di Imbattersi In qualche stonatura che lacererebbe il suo orecchio sempre più delicato. Tra i 27 bagagli — insieme con qualche vecchia valigia, le cui etichette sovrapposte e consunte raccontano lunghe storie — va ricordato un pacchetto, umile e legato alla meglio, che contiene soltanto pane. E' un omaggio della c Saturnia » dove Toscanlni ha trovato il pane ecceilente. Sembrava che Toscanlni si fermasse a Genova per la colazione; ma ne aveva già consumata una sulla nave, dimodoché, verso le ore 14 è partito per Milano sopra una Chevrolet targata MI-11.4892, e guidata dal figlio. Il prof. Ghlringhelll, commissario straordinario della Scala di Milano, venuto ad ossequiare Toscanlni, partirà più tardi; e così le sue figlie e la nipote, probabilmente con la Studebaker che ha seguito Toscanini sulla « Saturnia » ma la cui liberazione dalle formalità doganali è complicata anche per il mondo dell'arte. E' vero che quest'automobile non è sua: è di sua figlia Wanda, maritata Hovowitz, 11 quale però, come tutti sanno, è un illustre pianista. a. a. L'arrivo a Milano Milano, 11 maggio. Proveniente da Genova, è arrivato questa sera a Milano il maestro Arturo Toscanlni, accompagnato dal figlio Walter, dalla figlia contessa Vally Castelbarco e da altri parenti, assieme al Commissario alla Scala, dott. Ghiringhelli. Durante il tragitto, effettuato in automobile, il maestro si è fermato a Voghera, visitando il teatro di quella città nel quale ha iniziato la sua carriera artistica. Il maestro Toscanini inlzierà subito le prove .per preparare gli artisti al grande concerto che si terrà al teatro alla Scala il 10 giugno prossimo, per commemorare Arrigo Bolto nel 30° anniversario della morte e per 11 quale, già da tempo, hanno annunciato la loro presenza i più celebri critici e musicisti accompagnato dal commissario di bordo