I socialisti in imbarazzo tra Schuman e De Gaulle

I socialisti in imbarazzo tra Schuman e De Gaulle LA LOTTA POLITICA IN FRANCIA I socialisti in imbarazzo tra Schuman e De Gaulle (Dal nostro corrispondente) Parigi, 28 aprile. n consiglio nazionale socialista ha risposto alla proposta dell'ex-ministro Pleven il quale ha preconizzato un riavvicinamento tra la terza forza e il movimento degollista. La risposta è negativa, ma la posizione del partito socialista, di fronte alla proposta Pleven come di fronte a vari problemi di attualità e di fronte agli altri partiti che compongono il governo, è molto delicata. I socialisti vogliono rimanere al potere pur riconoscendo che un governo loro avrebbe scarsissime possibilità di ottenere una maggioranza, e sono costretti a rafforzare la solidarietà ministeriale coi cattolici, sebbene siano con essi in disaccordo su molti punti: vogliono per esempio sviluppare l'azione laica, mentre ì cattolici Intendono sviluppare 'quella religiosa; preconizzano il mantenimento dei dodici mesi di servizio militare mentre i cattolici lo vogliono portare a dlciotto. Oggi — ad esempio — in consiglio dei ministri è stato raggiunto lo accordo per la creazione di uno stato maggiore unico di tutte le forze armate, ma non sulla durata del servizio militare. I socialisti sono pure la netta opposizione con i radicali sul problema relativo ai giornali di anteguerra che furono soppressi dopo la liberazione. Molti di questi appartenevano appunto al partito radicale, il quale vorrebbe vedere ricomparire soprattutto la Depèche di Tolosa che era. il più importante giornale del sud-ovest'della Francia. I socialisti invece si oppongono. I radicali, che furono D partito di governo della terza repubblica, e sono stati finora gli sconfitti della quarta, aspirano a riprendere nella vita del Paese un posto di primo ordine. Essi conoscono il vantaggio di possedere una stampa largamente diffusa in Seriodo di elezioni, e queste lventeranno prima o poi Inevitabili. Il deputato radicale Vincenzo Badie notava recentemente che il governo ha soltanto pochi voti di maggioranza e ciò è la base di situazioni paradossali che non possono durare in eterno. Secondo i dirigenti del Rassemblement du peuple francais, le elezioni legislative non potranno èssere ritardate oltre l'autunno prossimo. Conformemente alla costituzione, si svolgeranno il tre ottobre le elezioni cantonali e a fine ottobre quelle per il rinnovo del consiglio della repubblica, eletto dai consiglieri generali dei dipartimenti, dai consiglieri municipali, dagli organismi sindacali, ecc. Se viene confermata la vittoria che il generale De Gaulle riportò nelle elezioni municipali dello scorso ottobre, il consiglio della repubblica avrà una forte maggioranza degollista, e per evitare-un continuo conflitto fra le due camere bisognerà sciogliere l'Assemblea nazionale e procedere a nuove elezioni legislative. Questa probabilità non è esclusa nemmeno dal capo del governo, sebbene non voglia facilitarla Contro la popolarità crescente del generale De Gaulle, Schuman intende giocare la carta del plano Marsh all. Se, grazie agli aiuti americani e alla- cooperazione europea e al raccolto che si an< nuncia abbondante, Schuman riuscirà ad equilibrare i salari « l prezzi; il partito "cattolico francese affronterà le fu ture eiezioni COh qualche probabilità di mantenere le attuali posizioni. Allora potrà intendersi eventualmente con il generale Degaulle, trattando da pari a pari. I socialisti che sono molto divisi, dovranno accodarsi. m.

Persone citate: De Gaulle, Pleven, Schuman, Vincenzo Badie

Luoghi citati: Francia, Parigi, Tolosa