Domanda di grazia

Domanda di grazia OCCASIONI Domanda di grazia Ci sono giornate in cui ognuno di noi è costretto a compiere le più deprimenti esperienze: quando siamo costretti a veder troppa gente, sentir vani discorsi, scoprire intenzioni meschine, adattarci a compromessi che alla fine ci si aggrumano nella coscienza e la fanno opaca, quasi insopportabile a noi stessi. Tali giornate sono più frequenti quando gli animi si esasperano, 'si inacidiscono, sono presi da fanatismi o furori, o da invincibili codardie; ed è allora che bisogna salvarsi nella solitudine, o almeno cercare rifugio in un proprio mondo purificato. Questo evadere dalla società, questo rifiuto di partecipazione attiva, non sono segni, come ritengono alcuni, di scarso senso umano, bensì si .rivelano come veri e propri! omaggi all'umana dignità. Più la confusione è grande, e più ognuno deve cercare di determinare 11 proprio compito e di assolverlo fedelmente; e se in tal modo verrà a mancare 11 consenso del molti, certo non mancherà la grazia celeste. Baudelaire, dopo aver riassunto con disgusto gli incontri, le. piccole viltà, le miserie di una giornata cittadina, coel concludeva: «Scontento di tutti e scontento di me, vorrei redimermi e inorgoglirmi un poco nel silenzio e nella solitudine della notte. Anime di coloro che ho amato, anime di coloro che ho cantato, datemi la forza, sorreggetemi, allontanate da me la menzogna e 1 fumi corruttori del mondo; e voi, Signore, Dio mio! accordatemi la grazia di creare qualche bel verbo, che dimostri a me stesso di non essere l'ultimo degli uomini, di non essere inferiore a coloro che io disprezzo!». G. B. Angioletti

Persone citate: Baudelaire