La proclamazione ufficiale dei diciassette senatori
La proclamazione ufficiale dei diciassette senatori Nella II Sezione civile della Corte d'Appello La proclamazione ufficiale dei diciassette senatori Alle 16,10, il presidente - presenti i giudici in toga - legge i nomi degli eletti - In reclamo del prof. Italo Mario Sacco alla Giunta del Senato Alle 16,10, nell'aula della seconda sezione civile della Corte d'Appello, è avvenuta la proclamazione ufficiale dei diciassette senatori eletti nei collegi piemontesi. Essi sono (segniamo accanto ad ogni nome la percentuale ottenuta): DEMOCRAZIA CRISTIANA (8 eletti): Giovanni Sartori (54,136), Antonio Toselli (47,56), Teresio Guglielmone (46,529), Italo Mario Sacco (46,015), Federico Marconcini (42,574), Modesto Panetti (42,560), Raffaele Cadorna (42,036), Felice Lovera (41,206). FRONTE DEMOCRATICO POPOLARE (6 eletti): Ottavio Pastore (41,565), Virgilio Lulsetti (40,628), Ermanno Lazzari no (39,687), Carlo Cer rutl (38,099), Carlo Beccassi (35,191), Gino Castagno (35,126). UNITA' SOCIALISTA (2 eletti): Spartaco Beltrand (14,714), Luigi Carmagnola (14,123). BLOCCO NAZIONALE (1 eletto): Egidio Fazio (16,721). La cerimonia è durata esattamente due minuti. Sino all'ultimo momento i magistrati erano stati indecisi sull'aula da scegliere, e già sembrava che la preferenza dovesse toccare alla più bella e paludata della Corte, auella in cui prima della guerra avveniva l'inaugurazione dell'anno giuridico, quando un'improvvisa resipiscenza dell'avi». Prestamburgo, dava la palma alla stessa aula in cui è installato l'ufficio elettorale. Contro le ragioni del cerimonia'» (per cui occorreva dare un certo tono di solennità alla proclamazione degli eletti) giocavano pure ragioni pratiche: hanno prevalso le seconde, e gran parte della solennità è sfumata. Quando entrò il presidente Prestamburgo, seguito dai giudici leardi, Bossi, Ferrerò e Baietto e dai cancellieri Marchetti e Cunioli (tutti in toga, con l'incedere delle grandi occasioni), l'aula era piena del ticchettio delle macchine calcolatrici e del brusio fitto dei contabili che vi erano stipati. Sembrava d'essere in un ufficio di banca, certo non in una sezione di Corte d'Appello. Si fece un po' di silenzio, i contabili s'alzarono in piedi e l'avv. Prestamburgo lesse ia-1 sq pidamente la formula. Le prime parole furono coperte dallo scalpiccio dei presenti e non si seppe in nome di chi la proclamazione era fatta. Finalmente si udi: "Dichiaro eletti i signori..." e cominciò l'elenco dei neo-senatori. L'unico eletto che si era preso cura di intervenire fu il prof. Italo Mario Sacco, il quale, dopo aver ricevuto calorose congratulazioni da quanti lo attorniavano, dettò un reclamo alla Giunta del Senato per le irregolarità che sarebbero state commesse durante lo spoglio delle schede. Nella lettera egli sostiene ohe da molti presidenti di seggio furono annullate aiiiniiiiNiiiiiHiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiimiiiiiiMiiii senza giusta ragione alcune migliaia di voti a favore dei candidati democristiani. Le altre formalità della pròolamazione sono state portate a termine celermente. Alle 17 sono partiti i telegrammi diretti al Presidente della Bepub blìca, al Ministro della Giustizia, a tutte le prefetture e i tribunali piemontesi. In serata è stato spedito alla Corte di Cassazione il verbale della seduta. Con questo è chiuso il capitolo del Senato. Proseguono intensamente i calcoli per la designazione dei deputati: il 29 o il 30 ne conosceremo i nomi.
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