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Sei anni di reclusione chiesti dalla pubblica accusa IL PROCESSO DELLE INIEZIONI —————— Sei anni di reclusione chiesti dalla pubblica accusa Varese, 15 aprile. Esaurite, i.n mattinata le arringhe del due patroni di p. e, avvocati Cavalieri e Lanzavecchia, nel pomeriggio ha preso la parola Il P. M. dott. Bianchi. Egli fa una carica a fondo contro 11 Sanvito che chiama medico Indegno di appartenere alla sua classe, uomo che non ebbe nè cuore, nè rispetto per la morte, un individuo che conlinuava a persistere nelle sue cure endovenose mentre, ormai, aumentavano 1 morti Intorno a lui. Se il Sanvito, nel dubbio di trovarsi di fronte ad un'epidemia, si fosse astenuto dal continuare le Iniezioni, ricorrendo all'aiuto della scienza e facendo ricoverare I suoi ammalali, tante vite umane sarebbero stale risparmiale. 11 P. M. passa poi a dissertare sulle varie torme il'epalite, citando autori favorevoli alla termolabilita del virus in questione; citazioni che 1 periti — ha dichiarato — si erano ben quardatl di fare. Essi si sono limitati a citare autori americani creando una cortina nebbiogcna Ira la giustizia e il dottor Sanvito. cortina che deve essere spazzata via. Ma quando 11 P. M., a proposito degli ultimi tre periti, ha espresso il dubbio che possano aver turlupinato 11 Tribunale, il difensore Dentala è insorto gridando che, dopo tutto, i periti erano stati nominati dal Tribunale e che. «e il P. M aveva tale convinzione, aveva la possibilità rti Incriminarli L'Incidente è subito sellato dal Presidente Il dottor Bianchi, riaffermando la sua convinzione che 11 virus dell'epatite è termolabile e che 11 dottor Sanvito non ha mai compiuto la sterilizzazione delle siringhe, ragione per cui è discutibile l'esistenza di un duplice nesso di casualità materiale e psichica fra il suo operato e gli eventi di Varese, chiude la sua accusa chiedendo la condanna del dottor Sanvito a 8 anni dì reclusione all'interdizione dell'esercizio della professione per due anni. Il processo riprenderà venerdì *t corrente.