L'ora della verità

L'ora della verità L'ora della verità Oggi, vii ma domenv i condotti^ p arleram nelle gran città e gliaia di prò ter anno le ì tutte le piae mule sempiè lagandisti ripenò formule in e d'Italia. ForJi, approssimative e talvolta menzognere, anche perchéja verità ha sovente due fècce. Tutti dicono: libertà, {benessere, giustizia sociale. Ma è difficile rispondere alla domanda: quale partito dà maggiori garanzie di fondere e mantenere le tre promesse? Tutti sanno (o almeno dovrebbero sapere) che esiste un solo meteo per aumentare la ricchezza generale: produrre sempre dì più, con costi sempré\mmori, usando macchine e Ramini sempre più capaci. Il segreto della potenza americana è svelato in questa bwt-e formula ed il regime sovietico spera di imitare e superare i metodi "iirlWÒTO^^Sttm^niti. A- chiunque appartengano i mezzi di produzione, ai privati o allo Stato, non esiste sulla terra un'altra strada per raggiungere il benessere collettivo. L'elettore deve quindi rispondere alla domanda: sarà più facile raggiungere questo risultato con il capitalismo privato e l'economia libera oppure col capitalismo di Stato e l'economia socializzata? Non basta produrre, bisogna distribuire. E si pone l'altro problema, se vi sia maggior giustìzia economica dove il padrone è lo Stato L'ora della verità oppure dove il padrone è il privato. La risposta non è facile, perchè, ~ in maggiore o minore misura, talvolta in forma opprimente, l'ingiustizia economica regna sulla terra. Comunque nessuno si illuda, lo Stato è un implacabile padrone. Il cittadino d'un paese sovietizzato è votato ad una causa; qualunque cosa faccia, qualunque cosa abbia, lavoro e denaro, intelligenza e vita, tutto è subordinato all'interesse collettivo od a quanto si ritiene corrisponda agli interessi attuali o futuri della collettività. Un' idea non priva, di cupa grandezza, ma che stronca la libertà dell'individuo, almeno nella forma come noi la comprendiamo. Allora, che cosa scegliere? Ad un giornalista indipendente, al suo ritorno dal giro del mondo, fu rivolta la domanda: dove vive meglio la gen~te~che ■ lavora? -Risposarcome conclusione della sua inchiesta: nei paesi liberi, dove l'avidità di guadagno dei padroni è mitigata da potenti e disciplinate organizzazioni sindacali. Una risposta empirica ma probabilmente "esatta. Ancora sei giorni di mantfesti, polemiche e discorsi, poi verrà il momento della decisione. Dopo tante parole, suonerà infine, come dicono gli spagnoli, l'ora della verità: « non vi è più la rossa muleta tra le corna del toro e la spada del matador ». g. d. b.

Persone citate: Ramini

Luoghi citati: Italia