Quel che la Finlandia è riuscita a salvare

Quel che la Finlandia è riuscita a salvare Quel che la Finlandia è riuscita a salvare Helsinki, che doveva essere da ieri rossa, è bianca di neve: bianca, silenziosa, fredda • Incertezza e preoccupazione in tutta la Scandinavia (Dal nostro inviato speciale) Stoccolma, 7 aprile. Nella tardissima serata di ieri i citt idini di Helsinki han. no tratto un sospiro di sollievo: la Finlandia non sarebbe stata invasa dai russi. Qualche ora prima un sospiro della medesima natura traevano i delegati finnici a Mosca: l'inva sione russa della Finlàndia era stata scongiurata. E un sospiro sempre di sollievo usciva dai petti di Stalin e Molotof; cadeva la necessità di invadere la Finlandia. Un sospiro di sollievo "t.lmile àd un naufrago che, sfuggito ad una tempesta Ihella quale aveva ormai la certezza di dover perdere la vita, si ritrova ad un tratto sulla riva privo dei vestimenti, tre mante, febbricitante, e probabilmente con un sintomo di imminente polmonite, e tuttavia si rallegra con se medesimo dello scampato pericolo e ne ringrazia Dio, così la Finlandia, uscita dalla tempesta diplomatica di questi ultimi giorni (dalla quale aveva so spettato di non poter uscire viva), si ritrova sulla rina della pace, priva della sua autonomia di nazione sovrana, legata malgrado se stessa al blocco orientale, inquadrata in modo ferreo nel sistema militare sovietico, e tuttavia si rallegra di possedere ancora un Parlamento suo e di non veder sventolare al balcone del Riksdag la bandiera dell'Untone Sovietica. E' con tale animo che ieri sera iL signor Pekkala ha dichiarato a Molotof, dopo avere apposto la firma al patto, che « il trattato contribuisce a approfondire e a consolidare vieppiù le relazioni tra l'Unione Repubbliche Sovietiche e la Finlandia ». Discorso protocollare non scevro di un'ironica ipocrisia, specie se si pensa che Molotof aveva prima sottolineato l'im portanza del patto, «diretto contro una ripetizione dell'aggressione tedesca », aaoressione, cioè, di una strana Germania che abbia per capitale Wa shington. E' con tale animo ancora che questa sera alle 9 la delegazione finnica interverrà ad un grandioso banchetto offerto da Stalin ai « nuovi al- leati », i quali potrebbero essere da un attimo all'altro chiamati a prendere le armi contro la Svezia e la Norvegia, o, per stare alla lettera del.patto, contro quella'«Germania» che ha per capitale Stoccolma od Oslo. Che cosa contempla, infatti, l'eufemistico trattato stipulato ieri sera tra la Russia e te] Finlandia t Contempla che le due parti contraenti si « consulteranno a vicenda sull'esistenza di una minaccia di aggressione » ( art. S) e che, in caso 'di minaccia di aggressione ad una delle due parti, attraverso il territorio finnici), da parte. della,. Germania o, di un suo "alleato, — quale specie di Germania possa attaccare la Russia attraverso la Finlandia è cosa piuttosto mi sterposa — fa .Fintendia entrerà in guerra per respingere quell'attacco (art. 1). Ora è chiaro che le consultazioni tra la Russia e la Finlandia debbono essere molto simili a quelle fra il leone e te gazzella, tra il lupo e l'agnello, tra l'elefante e la pulce e via di seguito, per cui, in parole povere, rimane alla Russia di stabilire il momento nel quale la minaccia si produrrà lart. 1) e «l'U.R.S.S. fournira à la Finlandie l'aide indispensable ». Come avevamo avuto occasione di sottolineare ieri, insomma, la Russia ha praticamente assorbito la Finlandia, sia pure con una grazia che può generare interpretazioni diverse. Precaria neutralità La sostanza piuttosto pericolosa del patto non è sfuggita agli ambienti responsabili scandinavi, i quali, da oggi, si vedono inchiodati in una neutralità di carattere assai precario e come ricattati in permanenza dalla Russia attraverso la Finlandia. Qualunque si voglia minimo gesto di Stoccolma o di Oslo può, dal giorno della ratifica del patto, essere Considerato come una minaccia di aggressione alla Finlandia. Dal giorno della ratifica del patto l'applicazione del piano Marshall in Svezia o Norvegia può costituire una minaccia di aggressione alla Finlandia, per non. parlare di quelle intese tipo Bruxelles, verso le quali tanta parte dell'opinione pubblica scandinava inclina. E' forse per questo che U ministro -degli esteri svedese, Unden, ha pronunciato oggi un discorso di tono discretamente acre contro quei Ztberalt di Sveziq ' contrari alla tesi della neutralità armata e proclivi, al contrario, alla politica della garanzia. Tale discorso doveva significare: « Dopo il patto russo-finnico non siamo più liberi; anche noi, attraverso la Finlandia, abbiamo le mani legate». Esistono già mille e un fatti che possono essere interpretati dal Cremlino come una minaccia di aggressione a quella minuscola parte contraente che è la Finlandia. L'annunciato arrivo di una squadra navale americana a Bergen, in Norvegia, non potrebbe essere una minaccia di aggressione alla Finlandia dalla parte della « Germania »T E l'odierno progetto svedese di incrementare l'aviazione militare con 900 apparecchi di linea, 600 da combattimento e due stormi di caccia notturni, non potrebbe essere preso per un caso di minaccia di aggressione, ecc.t Questo è il patto, il solo patto che includa nel confine del sipario di acciaio una Nazione al cui Parlamento sia concesso di rimanere, fino a nuovo ordine, antirusso, oltre che anticomunista; e ve la include a suon di tappi di champagne, di brindisi e di forchette d'argento. Alla fine della, prossima settimana il Riksdag finnico sarà chiamato aita ratifica. Paasikivi già sta premendo, con consultazioni consecutive, sui capi dei partiti. Forse i deputati ratificheranno. (Come potrebbero ora opporsi?). Essi renderanno così omaggio alla nuova tecnica sovietica che, abbandonato il pugno di ferro (troppo duro per un'efficiente propaganda), ha adottato il guanto di velluto. Riferiscono da Helsinki che il partito comunista finlandese aveva organizzato delie manifestazioni di giubilo o qualcosa del genere per oggi. Il tempo, la cui condotta è sempre obiettiva, l'ha impedititi 'Neviba. Dà stamane nevica su "tutta ' te Scandinavia. Helsinki, che doveva essere da ieri rossa, è bianca di neve. Bianca, silenziosa è fredda. Virgilio Lìlli

Persone citate: Stalin