Se ci fosse lo zar

Se ci fosse lo zar Se ci fosse lo zar Senza alcun dubbio dal convegno di Bruxelles, firmato o no, uscirà un patto militare fra le cinque potenze colà adunate, al quale aderiranno gli Stati Uniti. Nel mondo echeggiano nuovamente grida di guerra. Ma quali sono i motivi, i veri motivi di questa nuova tristissima fase? I cinque di Bruxelles, Truman, Marshall e forse più di loro il giornalismo europeo ed americano hanno avuto-il torto di porre come motivo essenziale di questi preparativi guerreschi delle potenze occidentali la lotta contro il comunismo» E' necessario correggere questo errore, che fiuò essere motivo di deboezza, perchè in ogni paese che* dovrèbbe essere suo nemico, la Russia troverà simpatizzanti, ammiratori, seguaci entusiasti ed organizzati. Aiuto non insignificante se domani dovesse, Dio ce ne scampi, scoppiare una nuova guerra! Per chi è abituato a ripensare la politica in termini di storia, preferendo alla quotidiana polemica, volentieri ingannatrice e sovente falsificatrice, le prospettive offerte dallo studio e dalla meditazione, la genesi della situazione attuale non può essere spiegata e chiarita soltanto come lotta fra il capitalismo e il comunismo. Mai contro la Russia si è combattuto perchè è comunista, salvo l'eccezione della guerra civile dei generali russi Kornilov, Kaledin e Deniki, aiutati, è vero, per un certo periodo dalle potenze capitalistiche, aiuto cessato non appena si avvidero che non era soltanto Lenin ed i suoi seguaci che volevano il comunismo, ma la maggioranza della Russia. Nessuno può negare che se le potenze occidentali, armate nel 1917 fino ai denti, vittoriose nel 1918 sulla Germania, avessero voluto combattere allora seriamente il comunismo, l'impresa non sarebbe stata facile (non è mai facile combattere un popolo intero) ma l'esito non dubbio. Non lo fecero. Ed oggi nessuna potenza occidentale, nessuna potenza americana si preparerebbe ad una nuova guerra, se la Russia (il suo regime interno non conta) fosse rimasta nei suoi confini, e se dal 1939 ad oggi, alleata in un primo tempo della Germania, poi dei suoi nemici, non avesse seguito a puntino, applicandolo con maggior furberia, lo stesso programma di Hitler: conquista dello « spazio vitale ». là insegnamento delle ultime guerre dimostra che mai una dottrina, una ideologia, è stata la causa vera del contrasto. Le potenze occidentali hanno subito, spesso applaudito, spesso sopportato" con più che cristiana rassegnazione il nazismo di Hitler e il fascismo di Mussolini, fino a che queste dottrine le dovevano subire i tedeschi e gli italiani. Nemmeno una voce amica è venuta a chi non ha mai creduto nè al nazismo nè al fascismo. Ma quando la lumaca hitleriana na messo fuori le corna, quando ha cominciato a violare il trattato che vietava la militarizzazione del Reno, quando ha continuato ad annettersi la Saar, quando ha invaso la Cecoslovacchia, allora le potenze si sono svegliate, e le stesse potenze che oggi si preparano contro la Russia, si presentarono a Monaco : inglorioso incontro, ma non inutile, perchè a Monaco si è posto senza esitazione il dilemma ad Hitler: fin qui, sia; fin là, no; è la guerra. Hitler non ha creduto al « fin là », ed ha distrutto il suo paese. Del resto Monaco, Hitler non sono che la ripetizione di tutta là triste storia d'Europa. Quando sorge una potenza che tende ad affermare la sua supremazia, si formano, oseremmo dire quasi spontaneamente, le coalizioni. Coalizione che, ripetiamo, non si forma in opposizione ad una dottrina, ma si basa sulla idea di contrastare al desiderio delle conquiste. Faremmo torto ai lettori se ne dessimo gli esempi che sono nella memoria di tutti coloro che conoscono un po' di storia. La Russia, sconfitto Napc leone, s'invoglia dell' Europa e segna sulla carta i suoi immutabili obbiettivi, Polonia, Dardanelli, Balcani, Paesi Baltici, Austria Ungheria e Turchia. Ecco la guerra di Crimea, certo non contro la monarchia assoluta'dei Romanoff, ma contro il Mein Kampf russo. Nello stesso modo la guerra 1914-1918 contro la Germania non è contro le teorie poco costituzionali de gli Hohenzollern, ma contro la soverchia potenza della Germania, contro cui lottò lo zar, pur cosi affine a Guglielmo H e Francesco Giuseppe, non certo rivoluzionari. Conservatori contro conservatori, reazionari contro reazionari, liberali alleati dei reazionari, tutti uniti nello impedire una supremazia Così oggi. Finché la Russia comunista è rimasta nei suoi amplissimi confini, nessuno l'ha minacciata. E' stata alleata di Hitler quando le conveniva, ha combattuto Hitler quando questi Ha dichiarato ad essa la guerra (come Guglielmo H Va ve va dichiarata allo zar Nicola), non perchè comunista, ma per strapparle 1' Ucraina, e forse più ancora. Solo quando la Russia, come la Germania del 1939, pare non. voglia fermarsi, ecco sorgere la coalizione. Siamo a Monaco. Stalin è molto intelligente e cerca di operare uno stretto connubio fra le mire tradizionali della Russia e lo sviluppo, delle dottrine: che. ma che può ritorcersi peri colosamente contro l'uòmo e la sua bandiera. Anche Hitler nascondeva o annacquava lo spazio vitale con l'esportazione di quella allegria che era il nazismo, anche Mussolini proclamava che l'Europa in cinquantanni sarebbe stata tutta fascista. Ipocrisia! Non1 confondiamo il nazionalismo slavo col comunismo. Il comunismo in patria viva e prosperi, o cada, come i russi vogliono. Se oggi al Cremlino invece di Stalin sedessero i Romanoff e se i Romanoff stessero seguendo la politica espansionista di Stalin, la situazione in Europa sarebbe la stessa. Nessuno penserebbe a combattere l'assolutismo, tutti ad ostacolare l'espansionismo slavo. Triste conclusione, dunque ? La guerra ? No. Noi siamo fermamente convinti che Stalin ha l'orecchio più fine di Hitler e Mussolini. E soprattutto è molto più intelligente. Basta aver seguito con attenzione tutto lo svolgersi della sua politica dal 1939 al 1945 per convincersene. Ci rifiutiamo di credere che non abbia nè istruzione nè intuizione storica. Tutti i tentativi di predominio, da quelli di Carlo V e Filippo n, da Luigi XIV a Napoleone, da Guglielmo II a Hitler, sono stati stroncati. Stalin lo sa, e medita. E meditando si arresterà.