I pugili ungheresi vincono il confronto con i piemontesi

I pugili ungheresi vincono il confronto con i piemontesi I pugili ungheresi vincono il confronto con i piemontesi Più appassionante, e sportivamente migliore di una riunione l>er professionisti, la serata pugilistica ne) corso della quale la fortissima squadra del pugili dilettanti d'Ungheria ha superato, non senza aspra lotta, la modesta ma volitiva rappresentativa piemontese, ha segnato, a nostro av viso, Il punto ili partenza per la rinascita delln boxo a Torino. La fiamma di questo sport, levatasi alta e splendente negli anni In cui il Piemonte vantava campioni d'Italia e campioni d'Europa, s'è. in seguito, pressoché spenta. I-i crisi acutissima che ha colpito il pugilato, e le cui cause vanno ri ^o4%r^^?^ ranlzzalori capaci e di locali udat ti. nelle richieste eccessive del pugili e nella falcidia che le tasse operano sugli incassi, ha ridotto per molto tempo, a Torino più che non altrove, la boxe ad una attività povera e saltuaria. Dagli stadi e dal grandi teatri, i rlngs si sono trasferiti in periferia e attorno ad essi, a lar cornice a piccole riunioni di esordienti o di professionisti di bassa quotazione, non è rimarlo che un esiguo numero di appassionati. E noi dobbiamo alla passione, all'opera oscura ma generosa di alcuni ex-pugili se la boxe ha, bene o male, resistito. La riunione di Ieri sera ci ha nuovamente • orferto dell'ottimo sport ed uno spettacolo di non comune interesse. La squadra del pugili piemontesi,, che ha accettato di battersi con una rappresentativa forte e quotata quale quella ungherese, ha mostrato di avere nei propril ranghi elementi che, ottimi dilettanti attualmente, potranno essere bravi professionisti domani. Dopo i soliti preliminari sono saliti sul ring I «mosca» Bednai (Ungheria) e D'Addarlo (Piemonte). Primo tempo scialbo; secondo contrassegnalo da' un iurioso attacco di D'Addarlo; terzo equilibrato. La vittoria è assegnata all'ungherese ma un risultato di parità sarebbe stato più giusto. Il campione d'Europa dei « gallo », Bogacs, vince nettamente il suo incontro con Pavanello, un ragazzo che è poco più di un novizio. Fra i «piuma» 11 torinese Carisi si trova opposto a quello che. nella serata, apparirà 11 migliore della squadra ospite: Farkas. Il magiaro mette in mostra ottime doti, fornisce uno splendido combattimento e Carisi gli tiene testa coraggiosamente fornendo a sua volta una grande prova. Vittoria di Farkas Il primo punto per il Piemonte è conquistato dal « leggero » Lar grotta di fronte a Vaida. Primo tempo veloci.timo; osi secondo La¬ grima sanguina da un sopracciglio; nel terzo si ha un ritorno dell'ungherese. Parità e lite tra 1 giudici... Bisson (-medioleggero») parte come una furia nel primo tempo, ma nel due successivi è pressoché in balia di Marion, che si aggiudica rincontro tra gli applausi. Pa.p, specialista in k. o., pare dover sbrigare presto 11 suo incontro con Greppi (di Valenza) fra 1 « medi ». Greppi non è stilisticamente ben impostato, ma anche Pan, all'infuori della potenza, non ha grandi doti. 11 piemontese evita la punizione e finisce perdente ma in piedi. I-i sola vittoria per la squadra piemontese è conseguila tra 1 mediomasstinl da Cosentino, campione italiano del novizi, nel confronti della riserva "magiara Lanyt. Cosentino «suona» il suo avversario sin dall'inizio, ma' non riesce poi a piazzare il colpo duro. Comunque domina ed ha il verdetto favorevole. Confuso ed incolore il combattimento tra i «massimi» Haral e Berretta, il solo elemento non piemontese. 11 bergamasco è « toccalo » al primo tempo, poi si riprende e sflora la vittoria. Verdetto di paTltà. IH punteggio finale è di 1S a 4 a favore dei magiari. . I- e-