"La situazione è grave,, Questa la dichiarazione di Marshall

"La situazione è grave,, Questa la dichiarazione di Marshall BOP» LA MORTE PI MiSIRYK "La situazione è grave,, Questa la dichiarazione di Marshall .(Nostro servizio particolare) Washington 10 marzo. 71 ministre degli esteri Marshall ha tenuto oggi una conferenza stampa nel corso della quale, esaminando i recenti eventi di Praga e la morte di Masaryk, ha dichiarato: « La situazione internazionale è molto, molto grave. La morte di Masaryk indica chiaramente quel che sta accadendo in Cecoslovacchia. E' un regime di terrore, e non un governo di popolo, che esercita ti potere». « Jan Masaryk era un grande patriota. Lo dimostra il suo suicidio ». Cosi ha commentato la notizia Jurai Slavik, l'ambasciatore ceco a Washington che € scelse Za liberta» Za settimana scorsa. Ha aggiunto: «.La morte di Masaryk indica che l'antico spirito cèco non è morto. La fine di quest'uomo, che amava il suo Paese, inciterà i compatrioti a resistere al terrore ». Le parole di Slavik trovano unanimi la stampa e l'opinione pubblica degli Stati Uniti. Si erano dette molte parole amare sul conto 'del ministro degli esteri cecoslovacco, do po la sua adesione al secondo ' governo Oottwald. Chi lo con siderava poco meno di un traditore, e in ogni caso un uomo debole, ammette di aver sbagliato. Chi riteneva che egli fosse stato costretto ad agire m quel modo lo giustifica, La dichiarazione ufficiale,del dipartimento di Stato chelnon va al di là di un'espres-ì sione di cordoglio, non nchie-ìde commenti. Negli ambienti | _ Jedele ai principi della demo-1diplomatici liberi dàlie pastoie ufficiali si afferma invece che il suicìdio di Masaryk ha risolto il problema: ha confermato il sospetto che egli fosse rimasto in carica con il governo comunista per combattere i comunisti, ma che abbia dovuto cedere. Vale a dire, Jan Masaryk si é suicidato, si dice a Washington, perchè ha visto compromessa la sua figura ed inutile la sua lotta. Circa gli effetti della fine del diplomatico ceco, nei circoli politici détta capitale si ritiene che essa inciterà gli anticomunisti all» resistenza, ed avrà profonde ripercussioni interne minacciando un regime che del nome di Masaryk aveva fatto ampio uso a scopo propagandistico. Bino ad oggi, gli osservatori americani si chiedevano per qual ragione un uomo tanto crazia occidentale avesse ceduto a Oottwald, ed abbracciato apparentemente le sue idee. Thomas Masaryk è per i democratici cechi quel che Washington è per gli americani e Simon Bolivar per i sudamericani. E Jan Masaryk adorava suo padre e le sue idee. Come ministro degli Esteri del a nouveau regime » cecoslovacco, Jan Masaryk era stato citato nella stampa dell'Europa orientale quale aperto fautore del blocco sovietico. La sua morte è interpretata in America come segno che egli in realtà era violentemente opposto al comunismo come per il passato, ma era stato ridotto in condizioni tali da non poter reagire. La tesi dell'omicidio, sostenuta invero da pochi, ed adombrata anche dal deputato repubblicano Karl Stefan, di origine ceca, viene ritenuta addirittura inverosimile dalla maggioranza degli osservatori di Washington. Si prevede che, a seguito del drammatico atwe«i»iewto odierno, il governo Gottwald sarà costretto a rafforzare la sua posizione con ulteriori misure di polizia. Se ne avrà con ogni probabilità un esempio in occasione dei funerali di sa bato. Oli esperti americani rilevano come ormai il despota della politica estera ceca fosse ti comunista Clementis. Masaryk si era forse illuso di potergìisi opporre rimanendo in carica. Ormai i ponti erano tagliati alle sue spalle, e quando si è accorto di non potersi ritirare ha preferito la fine, Chi ha conosciuto Jan Masaryk non accetta altra interpretazione del suo gesto. Diceva questa sera Karl Stefan: « Ormai i comunisti cechi hanno perso un'altra arma. Si erano vantati stnora della mancanza di sangue della «rivoluzione popolare». Ora si è sparso sangue: da oggi in poi la Cecoslovacchia ha un capo spirituale. E. Depuri

Persone citate: Gottwald, Karl Stefan, La Morte, Simon Bolivar, Thomas Masaryk

Luoghi citati: America, Cecoslovacchia, Praga, Stati Uniti, Washington