Tutti intellettuali di Virgilio Lilli

Tutti intellettuali Tutti intellettuali Roma, 8 marzo. Gli intellettuali, chi sono costoro? Da qualche tempo si sente parlare degli Intellettuali come di una categoria di artigiani (I lanal, i fabbri, 1 tintori, 1 maniscalchi, o che) la quale gestisca nella cerchia chiusa di un monopolio nientemeno che l'intelletto. Si sente dire: ci] manifesto degli intellettuali»; si sente dire: «La adesione degli intellettuali al partito tale o tal altro». Di quale specie di intellettuali si parla? Tutti slamo Intellettuali, tutti sono intellettuali che siano nati da uomo e da donna, tutti che facciano uso della ragione, figlia primogenita dell'intelletto, pietra di paragone ed unica nella distinzione tra l'homo sapiens e la bestia. Intellettuale l'orologiaio, intellettuale la domestica, intellettuale il filosofo, intellettuale il terrazziere, intellettuale il me dico, il falegname, il matematico, lo scalpellino, il poeta, il domatore di belve, l'impresario di pompe funebri e via discorrer, do; i quali, nessuno escluso, vivono e agiscono sotto 11 governo di una sòia guida sovrana: l'Intelletto. Lo spaccapietre manovra la mazza secondo gli detta l'Intelletto allo stesso modo che il pittore, secondo intelletto, conduce il pennello sulla tela per esempio. Una scimmia o un cavallo non potrebbero spao- care pietre con la mazza per 'la stessa ragione per la quale non potrebbero dipingere un quadro. E allora, di che tipo di intellettuali si parla? Noi pensiamo avanti tutto si tratti di gente che pecca di superbia, di vanità e di amore di se medesima. Perchè è chiaro che Raffaello non è . un Intellettuale, bensì un pittore; ebe Beethoven non è un intellettuale bensì un musicista; che Galilei non è un intellettuale bensì uno scienziato; che Pitagora, Platone, Euclide; che Dante, Lorenzo il Magnifico, Leopardi, o Racine, o Spinoza, o Tomaso Hobbes, o Cartesio, o Bach, o Michelangelo, eccetera non sono degli intellettuali. Essi sono di volta in volta filosofi, m/tematici, fisici, musicisti, poeti, architetti e via di seguito, senza avere alcun bisogno di proclamarsi uomini forniti di intelletto. Ciò che verumente sorprende in tutta questa faccenda di «intellettuali», è che paladini di codesti monopolizza tori della più preziosa e universale ricchezza di che il genere umano aia stato reso partecipe, si siano fatti i cosiddetti partiti populisti, 1 cosiddetti partiti egualitari; I quali, accettando il privilegio dell'intelletto per una ligm0certi determinata classe, ne ■ disconoscono l'attribuzione alle altre classi. Se noi fossimo terrazzieri, braccianti, o, sia pure, affossatori di cimitero, e ci venissero a porre sotto 11 naso un documento firmato da 300 o 3000 presuntuosi osi qua-J le fosse dichiarato che essi sono l'intelletto, che essi sono gli intellettuali, noi scatteremmo gridando: «E allora, chi siamo noi? Cani? asini? pecore? 0 forse addirittura pidocchi? Questo « noi, il cervello! », questo isterico grido di qualche centinaio di cittadini che in cerchio chiuso reclamano dallo stato ispirazione d'arte, vena creativa, potenza di indagine, eccetera, in nome di un particolare presunto loro monopolio della mente (reclamano, vale a dire, ciò che solo Iddio o il Diavolo hanno facoltà di dare all'uomo); questo petulante appello ha sapore più di delirio che non di saggezza. Stiano tranquilli; scrivano le loro commedie e cerchino di scriverne di buone; compiano i loro studi e cerchino di condurli nel migliore dei modi possibili; compongano poemi e cerchino di comporli secondo l'arte comanda. E non disprezzino chi zappa la terra, chi costruisce aeroplani e motori per pompe, chi taglia 1 capelli o chi lavora in banca, chi comanda navi o chi sbuccia patate. Una carta da visita che recasse stampata, sotto nome e cognome, la qualifica, di «in ■ cellettuale » sarebbe la tessera di riconoscimento del perfetto imbecille. Sulla terra, tra uomini, l'unica legge cui sia impossibile contraddire è una sola : il cervello è uguale per tutti. Virgilio Lilli J

Persone citate: Bach, Beethoven, Galilei, Pitagora, Platone, Racine, Spinoza, Tomaso Hobbes

Luoghi citati: Roma