Al Viminale si prevedono elezioni del tutto serene

Al Viminale si prevedono elezioni del tutto serene Al Viminale si prevedono elezioni del tutto serene Interpretazioni romanzesche del viaggio di Lord Jowitt Roma, 2 marzo. Sulla permanenza a Roma del Lord Cancelliere di Inghilterra e Presidente della Camera del Lords, Jowitt, sono corse e corrono interpretazioni varie e di varia portata. Benché Palazzo Chigi abbia precisato in proposito che il Lord Cancelliere si trova in Italia a titolo puramente personale e per certi suoi studi, non sono mancate le illazioni audaci, da nulla autorizzate e neppure dal testo del brindisi del conte Sforza ad un banchetto ufficiale offerto a Palazzo Madama all'illustre ospite e alla sua signora. Sforza non è andato al di là della pura cordialità e dei richiami storici di prammatica (l'arte di Shakespeare e l'esilio di Mazzini), ha lodato in Lord Jowitt Jowitt «un modello autentico della grazia e della vitalità britannica», ma non ha fatto il minimo accenno a patti o intese comportanti l'adesione dell'Italia alla progettata unione occidentale europea di cui alla proposta Bevin. n Lord Cancelliere è stato ricevuto dal Papa e, dopo un ricevimento ' dell'Associazione italiana per l'organizzazione internazionale, ha tenuto una conferenza nel* salone del Mappamondo, a Palazzo Venezia. Evidentemente si tratta di un viaggio informativo, al quale non è possibile, per il momento, attribuire un significato decisivo. Palazzo Chigi ha precisato oggi che Lord Jowitt, oltre tutto, non è a Roma in rappresentanza ufficiale del Foreign Office, di cui non fa parte. Precauzione necessaria, questa, del ministero degli Esteri, tenuto conto dell'attenzione non sempre benevola dei partiti di estrema sinistra e dei loro giornali sull'attività politica e diplomatica del governo nei confronti dei Paesi occidentali. Stasera è jeata la volta di Washington, per esempio: un noto organo filocomunista della sera ha riportato una informazione della agenzia Telepress, notoriamente comunista, in cui si romanzava di un intervento avvenuto tre settimane or sono dell' ambasciatore Dunn presso il Dipartimento di Stato allo scopo di ottenere un sostegno militare all'attuale governo, altrimenti Incapace di sopravvivere alle elezioni del 18 aprile. L'intervento avrebbe dovuto allargarsi alla fornitura all'Italia di trentamila mitragliatrici. e di duecentomila fucili e numerosi mortai da consegnarsi entro il 31 marzo. n romanzo dell'agenzia continuava ponendo in bocca all'on. De Gasperi 11 proponimento di invalidare le elezioni mediante artefatte irregolarità e incidenti da affidarsi a fascisti e ad agenti provocatori, ecc. ecc. Nè si taceva l'opinione del gen. Marshall che all'invio di armi al governo italiano vorrebbe far seguire il rincalzo di « alcune portaerei da dislocare nei porti di Napo- sir» inglése e nella - «gn<»*| | r0fon<1ito esame e le constatazioni fatte sono tutt'altro che pessimistiche. D'altra parte al Viminale si è riunito il comitato di difesa delle istituzioni repubblicane con la Partecipazione di Pacciardi, ceiba, Facchinetti, del capo della polizia Ferrari e del comandante generale dei carabinieri. Anche qui si sono fatte constatazioni soddisfacenti e li e Genova ben munite di aeroplani e fucilieri destinati a groteggere vita e beni dei citidini americani in Italie, >. La France Presse, informava il giornale, ha in un certo senso confermato l'informazione, ripresa poi dall'Ansa che l'ha trasmessa insieme con la smentita del Ministero della Difesa nella quale viene escluso pubblicamente che il governo abbia chiesto al Dipartimento di Stato armi di qualsiasi specie per fare fronte a disordini elettorali. E' evidente che tutto ciò appartiene alla guerra elettorale cosi alacremente condotta dal partiti di estrema sinistra. L'on. De Nicola, ricevendo oggi il Presidente del Consiglio a Palazzo Giustiniani, si è intrattenuto sulla « temperatura » del Paese. La situazio- tutto lascia sperare che la consultazione del 18 aprile possa avvenire in un'atmosfera abbastanza serena. H lavoro per formare le liste per il collegio unico nazionale è molto complesso e" dura ancora. I « frontisti », mentre hanno raggiunto l'accordo sui nomi dì Nenni, capolista della circoscrizione del Lazio e di Togliatti a Milano, non hanno ancora trovato l'intesa sul modo come dovrà essere formata la loro lista nazionale. Per la D. C. saranno a capolista il segretario del partito, on. Piccioni, seguito da Fuschini, Restagno, Jervolino, Petrone. Per il PSLI Saragat ha rinunciato ad essere capolista del suo partito a favore di Ivan Matteo Lombardo; seguiranno nell' ordine: Tremelloni, Simonini, CalantandretrVassinii; Zagarir Per il FRI capolista sarà l'on. Pacciardi. Seguiranno Parri, La Malfa, Calvi. Per il blocco monarchico sarà capolista Alfredo Covelli. Per II MSI seguiranno nell'ordine Almirante, Michelini, Casslano, TonelH. Per il movimento nazionalista capolista sarà Patrissi, seguiranno Puoti, Fresa, De Falco. Per la destra è capolista l'on. Tieri. | { De Gasperi a colloquio con II lord Cancelliere Inglese, W. Alien Jowitt i.Telefoto)