Andavano a cacciare le belve nel deserto isolotto di Bergeggi

Andavano a cacciare le belve nel deserto isolotto di Bergeggi TROVATI A VADO I QUATTRO RAGAZZI FUGGITI DI CASA Andavano a cacciare le belve nel deserto isolotto di Bergeggi Si erano armati di facile-giocattolo - L'avventura è finita - Mesto il viaggio di ritorno L'Avventura che i quattro ragazzi di via Bogino avevano deciso di vivere è fluita, e non nel modo che essi avevano sognato: sono stati ritrovati dal carabinieri della tenenza di Vado Ligure mentre si aggiravano sporchi, mesti e affamati per le vie della città, col cuore In affanno polche non sapevano come fare per ritornare a casa. • Venite con noi In caserma » dissero 1 carabinieri e 1 ragazzi, pur intimoriti e Inumiditi, 11 seguirono docilmente: ormai non c'era più nulla da fare e, l'essere capitati nelle loro mani, era, In un certo senso, una fortuna, polche avrebbero pensato essi a farli ritornare a casa. I due tredicenni cercavano di darsi un contegno; il più piccolo, invece, Michelino Scalerà, di 10 anni, non nascondeva 1 suol sentimenti; piagnucolava pensando al castigo che Io attendeva e solo ora pareva accorgersi di aver combinato un guaio troppo grosso. — Perchè siete fuggiti di casa? — domando il maresciallo. I quattro si guardarono senza parlare, poi, siccome il maresciallo insisteva, il Lovlsolo. che pareva essere il capo della spedizione, mormorò alfine: — Volevamo andare a caccia... \1 sottufficiale sbotto in una gran risata che indispettì alquanto 1 giovani cacciatori 1 quali, punti nell'orgoglio, sciolsero la lingua per giustificare il fallimento dell'impresa. Avevano acquistato a Torino, io un magazzino di giocattoli, quattro fucili ad aria compressa e, In un altro negozio, pinze, martelli, una scure, pentole e pentolini ed un fornello a petrolio. « Andremo a conquistare l'isola di Bergeggl — disse 11 Filone. '— Non vi abita nessuno e noi potremo viverci cacciando e pescando a. Gli altri tre accettarono la pro¬ itllltMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIllllllllll posta con entusiasmo; già si vedevano, alle prese con le belve, emulare le gesta degli eroi di Salgari e di Motta e di famosi cacciatori della giungla. « Dove dormiremo? Se nell'isola non abita nessuno, non ci saranno case! > disse il più piccolo. Gli amici lo guardarono con commiserazione e dissera: «Come vivono i cacciatori? In capanne; ne. costruiremo una anche noi; con la scure, che all'occorrenza potrà an che servire come "tomawak", taglieremo le piante e. in poco tempo, avremo una comoda abitazio ne. Di notte accenderemo fuochi per "impedire alle belve e al serpenti di avvicinarsi e noi dormiremo tranquillamente ». Di fronte a tanta ^competenza e a tanta sicurezza, svanirono i dub- lllllllllllllItlllllllllllllllllllllllNIIIIIItllllItlllll bl del piccolo Michelino. Partirono con il treno delle 8 e arrivarono a Savona a mezzogiorno; presero Il tram per Vado e poi si portarono sulla spiaggia. Non c'era che da attraversare un breve tratto ui mare: l'isola 'da conquistare era cosi vicina che pareva impossìbile non polerla raggiungere. «E' necessaria una barca — disse gravemente il capo, e gli altri annuirono. — Però, se spendiamo 1 soldì per affittarla — aggiunse — rimaniamo al verde; di nono lire ce ne sono rimaste tre e una riserva di denari bisogna averla per qualsiasi' evenienza ». I gregari ammirarono la sua saggezza; tutti Insieme tennero consiglio e decisero di passare la nutte in un fortino di cemento armato; l'indomani avrebbero iniziato la costruzione di una piroga. Cucinarono i cibi che avevano portato; prepararono una pietanza che inghiottirono con qualche smorfia; ma nessuno osò dichiararla cattiva: d'ora in poi bisognava adattarsi a questo e a peggio, polche quella che avevano Iniziato era Ut vita dura ed eroica di chi partecipa alla caccia grossa. Ma 11 mattino dopo l'entusiasmo era svanito; avevano patito 11 freddo alla notte e cominciarono a capire che a casa si stava meglio. Quando poi vollero iniziare la costruzione della piroga, si trovarono di Ironie a un problema Insolubile. Cominciarono a vagare per la spiaggia: alcuni giovanotti che stavano leggendo su « La Stampa ■■ la notizia della scomparsa di quattro ragazzi da Torino il videro e. pensando che fossero essi, Il additarono a un carabiniere. A Vado andò a prenderli 11 pa-; niiiiiiiiniiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiniiiiiii die del Filone, chiamalo lelegraH camente dal carabinieri. L'incontro non fu dei pili piacevoli: egli aveva una gran voglia di menare scapaccioni, ma si trattenne e al limitò a dire: • A casa faremo I conti >. Alle 93 1 ragazzi sono giunti a Torino. Con stupore hanno visto la stazione Imbandierala; ma la loro Illusione subito scomparve: le bandiere non erano per loro. L'avventura era miseramente naufra- lepblCmsegsltogata. lllllllllllllllllllllillllllllllllllllllll iiiiiiiiiiiiii protagonistl in arrivo alla stazione di P. N. (f. Molato)

Persone citate: Di Casa, Michelino Scalerà, Motta, Salgari

Luoghi citati: Savona, Torino, Vado Ligure