Per chi suona la campana

Per chi suona la campana Per chi suona la campana La speranza che il Presi dente Benes riuscisse a conservare, con miracoloso equi' librio, la Cecoslovacchia in dipendente, sia pure mante nendo quei sensi di partico lare riguardo e simpatia per la Russia, che avevano fin qui ispirato la sua politica, è caduta. Praga, r'ipo Buca rest, è oggi un jr-ello della cintura rossa che l'Unione Sovietica sta costruendo e /che non si sa dove si fermerà. La sospettosa diffidenza, che costituisce il motore della politica estera di Mosca, le ha dato il pretesto di ritenere che Praga potes se diventare un punto avanzato di intrigo e di manovra anglosassone, e allora è entrata in gioco la « quinta colonna» comunista, la quale ha agito con un'azione « di massa » che costituzionalmente costituisce un vero e proprio colpo di Stato. Con ciò, il Cominform scopre definitivamente le proprie batterie, e rinuncia a mettersi sul piano parlamentare: il che significa un chiaro avvertimento per i partiti è i governi non comunisti d'Europa. Il filo è reciso, e lo schieramento ormai netto. L'allarme è per tutti grave. I rintocchi della campana cecoslovacca si ripercuotono sulla situazione internazionale, ma si estendono anche alla politica interna dei vari paesi, Francia e Italia in testa. Stati Uniti e Inghilterra non sono intervenuti esplicitamente in anticipo, a favore di Benes; a cose fatte, reagiranno, però senza riuscire a modificare quel che è avvenuto, cioè la integrazione della Cecoslovacchia nel sistema russo. Paese profondamente democratico e «avanzato», là Cecoslovacchia — pur odiando ogni proposito di resurrezione o restaurazione della Germania — non accetterà se non con rassegnazione la sorte destinatale dalla poli tica di Mosca. E il dubbio che assilla tutti, anche i più spregiudicati e obbiettivi, è ormai : — Ci si fermerà qui ? — Fresche sono le memorie delle dichiarazioni hitleriane, all'indomani di ogni colpo di forza: — Dopo l'Austria, dopo la Cecoslovacchia, dopo Danzica, le nostre aspirazioni sono soddisfatte ! — e sappiamo che cosa è poi avvenuto. Un esame di coscienza rigoroso s'impone a chi dirige, da Washington e da Londra, il « blocco occidentale », e il ministro francese Bidault si mostra giustamente preoccupato. L'America chiederà 0 suggerirà Io scioglimento dei partiti comunisti dei paesi che ad essa sono collegati o economicamente dipendenti ? Può darsi, e ciò sarà indubbio motivo di agitazioni. Per - quanto ci concerne, le probabilità di successo del blocco governativo al potere sembrano oggi a non pochi osservatori migliorate, nei confronti delle scorse settimane, e più si accresceranno se il srido di « Praga, Praga », risuonato alla Camera francese, sarà abilmente utilizzato nelle prossime elezioni. Il margine dei comunisti cecoslovacchi per andare legalmente al potere, era cosi modesto, che l'aver preferito la soluzione di forza, non può significare altro che Mosca aveva fretta, oppure non si sentiva sicura di una metodica espansione del partito per vie democratiche, fatti questi che renderanno pensosi non pochi spiriti liberali fin qui inclinati a lasciar correre la loro chance, senza partiti presi, alle correnti socialcomuniste. La primavera che, si annuncia ricorda stranamente quella del 1938 e i rintocchi della guerra sono nella nostra memoria. Con angoscia ne risentiamo l'eco davanti alla rinascente follìa che " prepara le stragi. Confideremo sino all'ultimo in un accordo, in un'intesa, in un modus vivendi fra Russia e Stati Urliti; faremo, da buoni europei, il possibile per evitare il conflitto e per spegnere ogni funesta ideologia di ricorso alla forza. H che non toglie che oggi i democratici autentici, che da anni conoscevano il Presidente Benes come uno della loro famiglia spirituale, siano inquieti per quanto è accaduto a Praga; preoccupati d< ciò che domani può accadere in Francia e in Italia, e ritengano loro dovere di coscienza di ricordare a Mo¬ sca che il « gran gioco » che essa conduce con metodico machiavellismo, sfruttando abilmente le esitazioni e le pause derivanti dalla posizione di Truman, candidato alla rielezione alla suprema magistratura degli Stati Uniti, ha pericoli mortali. Acj

Persone citate: Benes