"La sgualdrina timorata" è caduta a Milano

"La sgualdrina timorata" è caduta a Milano "La sgualdrina timorata" è caduta a Milano Milano, 4 febbraio, accaduto 11 piccolo scandalo che Milano attendeva e forse temeva: la rappresentazione della « Putalne respectueuse » di Sartre. Anzi, due rappresentazioni in meno di 94 ore. La prima iersera al Circolo dell'Arlecchino, la seconda- nel pomeriggio di oggi al Teatro Nuovo, dove per altro il titolo era stato prudentemente «ambiato: « La sgualdrina timorata ». Il Cìrcolo dell'Arlecchino ha un palcoscenico minuscolo ed un pubbl co di eccezione. Alla rappresentazione della commedia di Sartre hanno assistito circa 2O0 persone, tra le quali la principessa Bona di Savoia, il conte e la contessa Gropello, la marchesa Maria Luisa Vicuna, il marchese Trevisani, il nobile De Fernex, il barone Marincola, Valentino Bompiani, Remigio Paone. Non mancava il sindaco di Milano. Greppi indossava un abito blu. Non pochi, attorno a lui, gli « smoking » ed i c frack ». Le signore erano quasi tutte in abito da mezza aera Si attendevano quasi con ansia le prime battute della scandalosa commedia. Si sapeva che la regia di Giorgio Strehler non poteva essere ohe un pretesto, su un palcoscenico simile.. L'atmosfera era piuttosto tesa: per" la prima volta, dopo la chiusura del teatro romano di Bragaglta, stavano per essere pronunciate vere parolacce in un teatro italiano: se ne sorrideva già con una specie di sopportazione. Gli attori, tutti del piccolo teatro, Lilla Brignone, Giovanni Santuccio, .OaniUlo Pilotto, Antonio Battisfella, Giancarlo Sbargia, hanno recitato con disinvoltura e con un po' di fretta. Le signore guardavano il letto di ferro del primo quadro come se non avessero mai visto un mobile cosi rozzo. La sgualdrina timorata vi sedera sii come un soldato su un affusto di cannone e si divertiva a parlare appunto come in un corpo di guardia. Era la maggior prodezza del più audace ed acido scrittore del- dopo guerra. Aveva sapore di sfida. Ma il guan. to non è stato raccolto: lo hanno lasciato dov'era. Nulla di più monotono di un linguaggio che vorrebbe essere sempre sconcertante e non può perchè non è sostenuto dalla passione: rappresentare la c Ninetta del verzee» del Porta, si che sarebbe stato un atto insurrezionale. Il suggeritore, che noi Teatro dell'Arlecchino deve dimenticarsi della comunità, si è fatto sentire spesso; e le parolacce non posso no essere suggerite senza perdere la loro forza, che sta tutta nella spontaneità. Il Teatro Nuovo era poi esaurito Pare che lo spettacolo abbia corso il rischio di venire proibito e che vi siano state discussioni tra, le autorità. Il pubblico comunque era meno smaliziato e quindi più difficile di quello dell'Arleech'no. Ha assistito però ad un'edizione purgata della comme- dia di Sartre. Applausi anche qui, e proteste a voce più o meno alta. Alla fine fischi. L'atomici del teatro di prosa è dunque scoppiata, lasciando pre» s'a poco il tempo che ha trovato, e. r.

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