Via libera per re Michele

Via libera per re Michele Via libera per re Michele La Svizzera per ospitarlo vuole molte assicurazioni e la burocrazia può ritardare ancora la partenza Bucarest, 2 gennaio. Riuscirà a partire domani l'ex-re Michele T Le Voci sono discordi che ostano difficoltà burocratiche ed ancora si ignora se potranno venire in tempo superate. . Il governo romeno infatti ha chiesto soltanto oggi i visti svizzeri ai SS passaporti ordinari per il seguito e ai due passaporti diplomatici per l'exsovrano e la madre. Poiché gli uffici federali di Berna chiuderanno sabato a mezsogiorno, soltanto lunedi sera o martedì mattina la pratica potrà essere ultimata. La partenza sarebbe quindi successiva a questa data. • Non e certo per ora che il governo di Berna aderisca a tutte le richieste e vorrà pri ma garanzie per le spese che gli esuli dovranno sostenere nella Confederazione. Non si vuol ripetere infatti U caso del principe Nicola di Romania, attualmente in Svizzera, il quale si trova in difficoltà perchè non gli è stato permesso di trasferire in valuta elvetica il valore delle sue proprietà. Il buon esito delle pratiche relative all'ex-sovrano ed al suo seguito per il soggiorno tri 8vizzera dipenderà quindi dall'ammontare delle somme che verranno loro concesse dall'attuale Governo romeno. Le autorità elvetiche intendono inoltre sapere con esattezza se le SS persone per le quali è stato chiesto il visto at passaporti costituiscono realmente il seguito dell'ex-sovrano oppure si tratta d'individui che approfittano dell'occasione per varcare le frontiere elvetiche. Se le autorità ungheresi, austriache e forse cecoslovacche cui si ritiene siano stati richiesti i visti di transito indugeranno in altrettante more burocratiche corto il viaggio del treno speciale subirà qualche sosta. Da fonte autorizzata si apprende però che l'Ungheria ha già concesso liberta di passaggio agli esuli. Tre macchine porterà con si re Michele e l'Automobile Club romeno ha consegnato oggi le patenti internazionali di guida. Nell'attesa di lasciare U suo paese l'ex-sovrano, dopo un breve soggiorno al castello di Binaia, ieri pomeriggio si è trasferito al cottage di Savarin dove ha poi trascorso la notte. Prima di lasciare a castello egli per l'ultima volta ha passato in rivista la guardia. Vestiva in borghese, sema cappello malgrado la neve ed il freddo intenso. Nella stessa tenuta, trascurando ormai le regole dell'etichetta, l'ex-sovrano si è recato stamane in visita di congedo a Prahova, poco distante da Binaia, ove risiedono suoi parenti ed amici. Tra gli altri il principe Stefano, che in caso di successione monarchica sarebbe stato l'erede della corona, il principe Antonio di Absburgo e la principessa Ileana. Ancora non è dato conoscere chi lo seguirà sulla via dell'esilio; di certo vi è soltanto che lo accompagnerà il suo segretario privato e intimo amico Mircea Oonitiou. Michele appare calmo e sovente si allontana per brevi passeggiate. Intanto suoi rappresentanti stanno trattando con il governo per definire la consistenza in immobili del patrimonio dell'ex-sovrano. Nessuna comunicazione pare sia stata fatta da parte del fidanzato alta principessa Anna di Borbone-Parma che, con la madre si trova a Copenaghen. E' probabile che l'mcer tezza del momento e le preoc cupazioni deUa partenza abbiano impedito a Michele di prendere delle iniziative. Forse l'ex-re attenderà di aver raggiunto la Svizzera per comunicare le sue decisioni alla principessa. All'ultima ora si apprende che le autorità rumene gli hanno concesso il permesso di lasciare il Paese. Corrono insistenti ancora le voci secondo cui la partenza dell'ex-re Mi¬ ailliniUliniltlHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIII i a l i o a l n i r a e i i o ¬ chele e della madre sarebbe fissata per domani alle ore 15 ma rimane sempre problematica la concessione dei visti svizzeri. Si ignora quello che intenderà fare l'ex-regina Elisabetta, zia di Michele. Questa mattina essa è stata chiamata di urgenza dalla direzione della fabbrica di pneumatici « Banloc-Ooodrich » di cui possiede la maggior parte delle azioni. Intanto, ieri, nelle tradizionali manifestazioni pubbliche di fine d'anno, il posto del re è stato preso, dal consiglio di stato, organo provvisorio che assomma le funzioni dell'exmonarca. La rivista alla truppe del presidio di Bucarest, è stata passata dal primo ministro Qroza e dal ministro della difesa nazionale. Nel pomeriggio il capo del governo si è recato ad ossequiare l'arcivescotìo Nicodemo. Petru Qroza ha espresso al presule la speranza che anche questa volta la Chiesa vorrà giudicare nella toro giusta luce i mutamenti istituzionali. L'arcivescovo Nicodemo ha risposto assicurando che la Chiesa non mancherà di dare tutto il suo appoggio ai nuovi ordinamenti. illlllllItlllllllllllllllllllllllllIMMIIMIllllMIllllUI

Persone citate: Antonio Di Absburgo, Petru Qroza