Il Milan ritrova i nazionali di E. Mal.

Il Milan ritrova i nazionali Primo Rijkaard Il Milan ritrova i nazionali MILANO DAL NOSTRO INVIATO Cosa sarà che spinge l'allenatore dei campioni d'Europa a sprecare dure parole dopo un'amichevole d'estate? Arrigo Sacchi, a muso duro, dopo il 2-2 di Padova, ha annunciato la regola: «Con me, sia chiaro, gioca soltanto chi ha voglia di lavorare». E poi, parlando delle scorie mondiali e del rischio che le delusioni possano influenzare la stagione milanista, Sacchi ha aggiunto: «Chi è intelligente recupera in fretta. Chi non lo è non recupera mai». Un avvertimento forse alla truppa dei mondialisti che è rientrata tra ieri e oggi a Milanello. Il primo è stato Frank Rijkaard, reduce da un lungo giro tra Usa e Antille, con l'ultima tappa europea ad Amsterdam per visitare la figlia Linsey. Rijkaard è parso in buona forma fisica, ma meno allegro del solito. Pesa la brutta uscita dal mondiale: «Non ho nulla di cui scusarmi con Voeller - ha detto l'olandese, ricordando l'episodio dell'espulsione in Germania-Olanda -. Quel poco che dovevo chiarire l'ho fatto alla fine della partita. E' andata malissimo. Perché? Non esiste un vero motivo e comunque parlarne è ormai inutile». Ed è forse di questi velenosi residui del mondiale che Sacchi ha paura. Rijkaard in ogni caso s'è detto «assai determinato a vincere lo scudetto col Milan, l'unico successo che mi è mancato in questi anni». Smentita l'intenzione di lasciare la società rossonera a fine stagione. L'olandese sembra deciso a firmare il contratto biennale, fino al giugno '93, che il Milan gli sottoporrà nelle prossime settimane. «Voglio soltanto un po' di tempo per riflettere». Oggi tocca agli azzurri, Baresi, Maldini, Donadoni e Ancelotti. Nessuno di loro parteciperà all'amichevole di domani a Brescia, la terza dell'estate rossonera, la prima alla presenza di Silvio Berlusconi, finora impegnato a seguire da vicino l'approvazione della legge sulla tv. Sacchi ha intenzione di varare un attacco con tre punte (Van Basten, Gullit e Agostini, parso piuttosto in ombra nella gara di Padova) e un'ala, Evani. L'annuncio di una Juve a quattro punte, dato da Maifredi, ha evidentemente stuzzicato l'amico Arrigo. [e. mal.]

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