Tomba fermato dal vento (e da un giudice italiano)

Tomba fermato dal vento (e da un giudice italiano) sci m In Nuova Zelanda interrotto fra le polemiche lo slalom d'apertura della Coppa del Mondo: ricorso degli azzurri Tomba fermato dal vento (e da un giudice italiano) C'era soltanto Furuseth davanti ad Alberto dopo la discesa di 33 concorrenti MOUNT HUTT. La Coppa del Mondo è cominciata fra rinvìi e polemiche, anzi non è neppure cominciata, il che ci sembra abbastanza normale viste le premesse. La decisione di aprire la stagione in Nuova Zelanda è stata un disastro anche peggiore del vento che ha impedito la disputa dello slalom dell'altra notte, interrotto dalla giuria nel corso della prima manche e rinviato a chissà quando. Mentre scriviamo i protagonisti del circo bianco si stanno preparando per scendere in pista per il secondo slalom, in programma nella notte: ma le condizioni del tempo non sono affatto migliorate, soffia il vento ed è in arrivo una bufera di neve, sicché è molto difficile che gli organizzatori riescano a rispettare il calendario che prevedeva la disputa di ben quattro gare in Nuova Zelanda, in pieno agosto, un errore tecnico oltre che una follia logistica. Lo slalom della notte scorsa, che avrebbe dovuto aprire la stagione di Coppa, è stato sospeso nel corso della prima manche, dopo la discesa di 33 concorrenti. In quel momento Alberto Tomba era secondo con 55"99 dietro al norvegese OleChristian Furuseth (55"69). La decisione di annullare la gara è stata accolta con grave disappunto dalla squadra italiana che ha presentato ricorso ufficiale. Oltre a Tomba, infatti, altri atleti azzurri avevano fatto registrare ottimi piazzamenti: tra questi Fabio De Grignis, esordiente in Coppa del Mondo, che si trovava in sesta posizione con 57"96. Ladastaetter era 8°, Gerosa 9°, Christian Polig 16°, Spampani 18°, Moro 19°, Josef Polig 20°. Alberto Tomba si è rammaricato molto dell'annullamento, dichiarando ai giornalisti che almeno la prima manche poteva essere conclusa senza pro¬ blemi. «Non mi spiego questa decisione assurda - ha detto l'azzurro -. In Europa abbiamo gareggiato anche in condizioni peggiori. Se avevano in mente di annullare la gara, perché farla cominciare? Non ho infatti constatato nessun peggioramento nelle condizioni del vento rispetto all'inizio. Non mi lamento per me stesso, ma per i miei compagni». La decisione suona ancora più come una beffa visto che il presidente della giuria era l'italiano Emilio Dellago. Il quale ha così giustificato la decisione: «Ho fatto personalmente la proposta di annullare la gara perché a partire dal trentesimo atleta il vento si è talmente rinforzato che nelle prime 15 porte a mio giudizio i concorrenti non riuscivano più a vedere nulla, neanche le porte stesse. Ho quindi proposto l'annullamento della gara. La proposta è stata messa ai voti: tre favorevoli e due contrari». Alla domanda sulla protesta ufficiale della squadra italiana, Dellago ha risposto che la decisione di annullamento resta immutabile e definitiva. Al massimo, ha aggiunto, la federazione internazionale potrà deplorare la decisione arbitrale, ma non cambiarla. La gara era iniziata con vento a raffiche, ma per la verità nessun concorrente, tra quelli arrivati al traguardo, si era lamentato. Furuseth, alla domanda se avesse subito particolare fastidio, ha risposto sorridendo: «No, anzi il vento è arrivato proprio quando ero nel piano e mi ha dato una spinta». Un'altra testimonianza è quella fornita da Gustavo Thoeni che era a metà percorso e non ha rilevato nessun cambiamento o peggioramento rispetto alle condizioni d'inizio gara. Helmuth Schmalzl era infuriato: «E' stato un errore imperdona¬ bile. L'anno scorso, a Hemsedal, Are e Saelen, sono state disputate gare in condizioni peggiori: nessuno ha pensato di annullare quelle prove. A mio avviso, si doveva finire la prima manche e poi riflettere con calma e decidere». Comunque la giuria ha votato la sospensione con i tre voti di Dellago, Pum (Austria) e Dao Lena (Francia) contro i due dei neozelandesi Harrison e Vigazzi. Secondo Dellago il vento era aumentato e 11 concorrenti, su 35 partiti, erano saltati. Fra questi Strolz e Roth, mentre Girardelli era stato squalificato. Questi i dieci migliori piazzanienti prima della sospensione: 1) Furuseth (Nor) 55"69; 2) Tomba (Ita) 55"99; 3) Nierlich (Au) 56"21; 4) Tritscher (Au) 57"64; 5) Okabe (Già) 57"77; 6) De Grignis (Ita) 57"96; 7) Mader (Au) 58"01; 8) Ladstaetter (Ita) 58"08; 9) Gerosa (Ita) e Gstrcin (Aut) 58" 16. [ab. i.] L'inutile exploit. Alberto Tomba in azione nello slalom annullato

Luoghi citati: Austria, Europa, Francia, Nuova Zelanda