NON SOLO GAY

NON SOLO GAY SPAZIO APERTO NON SOLO GAY Ifilm prodotti da Mai e Minerba POMERIGGIO tutto torinese sabato Ila Cinema Giovani. Per Spazio Aperto, infatti, alla sala 2 saranno proposte le opere prodotto dall'Altra Comunicazione, l'associazione culturale fondata da Ottavio Mai e Giovanni Minerba che ha prodotto, tra l'altro, quel «Viaggio a Sodoma» di Tonino De Bernardi vincitore, a pari merito con «Le dernier mot» di Jean Lue Godard, del primo premio all'ultimo World Video Festival dell'Aia. Nata per produrre opere a tematica omosessuale, in occasione di Cinema Giovani l'Altra Comunicazione presenta anche video di diverso argomento, conservando comunque tutto il significato dell'aggettivo «altro» in quel modo forzatamente alternativo di portare a termine i progetti. Ovvero senza capitale ma con molta testardaggine. Il pomeriggio si apre alle 15 con «Da Sodoma a Hollywood: il festival del vizio» (35'), ovvero la storia, raccontata dai protagonisti, della rassegna internazionale di film a tematiche omosessuali «Da Sodoma a Hollywood». Regia di Mai e Minerba, montaggio di Alberto Signetto, «Il festival del vizio» è stato presentato anche al Fourth London Lesbian and Gay Film Festival, una delle manifestazioni cinematografiche che fanno da cornice al London Film Festival. «Tarallucci e vino» (alle 16; dur. 20') è un video di Raffaella De Vita che affronta il tema del comune distacco dai problemi sociali e morali: spesso, quando qualcosa turba la nostra coscienza, ci limitiamo a una firma di solidarietà oppure esprimiamo tutto l'impegno in una discussione a cena con gli amici. «Occhi felici» (alle 16,30; dur. 15') di Marilena Boffo prende spunto dal racconto omonimo di Ingeborg Bachmann, ma ne conserva in pratica solo il titolo: è la storia di Chiara che, alla ricerca di certezze, vorrebbe conoscere fino in fondo l'uomo che un tempo amava. Ma è meglio abbandonarsi a emozioni più casuali e meno cerebrali. «Focolare domestico» (16,50; dur. 20') di Bruno Rossotti è un'esplorazione della famiglia che, nonostate la rivalutazione degli ultimi anni, resta in molti casi il ricettacolo di frustrazioni assopite. Per finire, «Epitaffi» (17,05; dur. 20') e «Tea for Two» (17,30; dur. 20') entrambi di Mai e Minerba, ovvero una «duologia» sulla morte che è in fondo «alternanza di energie», [a.pie.]

Luoghi citati: Hollywood