Prolafer, entro sei mesi i filtri canti-polvere

Prolafer, entro sei mesi i filtri canti-polvere Trino, il piano dell'acciaieria contro l'inquinamento Prolafer, entro sei mesi i filtri canti-polvere TRINO. E' ancora la vicenda «Prolafer» a tener banco nei commenti dei trinesi che, di fronte ai progetti presentati dall'acciaieria in Regione, tirano un sospiro di sollievo. Tre miliardi di spesa in due fasi: una prima per dotare i forni di una nuova attrezzatura che dovrebbe fare scomparire l'80 per cento dei fumi, mentre il secondo e successivo impegno riguarda invece la copertura dei forni stessi, con una cappa. D'altro canto c'è anche chi rimane dubbioso di fronte ai tempi di realizzazione degli impianti che, quando saranno installati, spazzeranno via la nube di polvere rossa che copre spesso il cielo di Trino. Proprio perché nel grosso centro della Bassa vercellese si è ai limiti della sopportazione, i trinesi si chiedono entro quanto i lavori saranno realmente ultimati. Per domani è prevista la presentazione in Regione del documento che formalizzerà quanto la «Prolafer» ha proposto durante l'incontro di lunedi scorso. Le modifiche che saranno apportate ai forni, se tutto proseguirà senza intoppi, verranno concluse tra sei mesi (la prima fase): per la cappa del tetto, si dovrà attendere più tempo. Affermano a Trino: «Sembra un tempo estremamente lungo ma d'altro canto, se questo è il solo modo per eliminare le pol¬ veri che si sprigionano dall'acciaieria, non si potrà far altro che sopportare con pazienza, sperando che alle parole seguano i fatti». Le affermazioni diventano decise: «Abbiamo comunque il diritto di sapere se le sostanze che sono uscite dai forni siano state o meno nocive per la nostra salute. Questo nessuno ce lo ha mai spiegato con chiarezza». A giustificare l'operato della giunta comunale, accusata di immobilismo dal capogruppo de Roberto Rosso, è il vicesindaco verde Gian Luigi Guasco: «Non ci siamo poi tanto addormentati sul caso "Prolafer": spiegherò tutto in un "dossier", in Consiglio, il 16 novembre. Quanto alla difficoltà di ottenere delle analisi sui fumi, è da agosto che abbiamo chiesto l'intervento dell'Usi di Alessandria, che ha le attrezzature per farlo, ma a tutt'oggi non abbiamo avuto risposta». Un lato è positivo, dopo l'impegno dell'azienda di far istallare i depuratori: si sta allontanando il rischio che i dipendenti dello stabilimento perdano il posto, in conseguenza alla forzata chiusura delle acciaierie. Commentano ancora i trinesi: «Tra mille schermaglie politiche in fase pre e post elettorale, petizioni di cittadini che chiedevano l'intervento immediato del sindaco Tricerri, ferie anticipate agli operai, norme contraddittorie sugli scarichi industriali, ed interrogazioni (nel caso, Valeri in Regione) le vicende della ferriera sembrano essere giunte ad una svolta. Sarà quella finale?». E intanto gli sguardi si levano verso il cielo, nel timore di vedere ancora le nubi di polvere rossa. [g. b.] Il sindaco di Trino Giovanni Tricerri (sopra), il vicesindaco Gian Luigi Guasco, in alto, e il de Roberto Rosso, che accusa la giunta di non affrontare il caso delle acciaierie Prolafer

Persone citate: Gian Luigi Guasco, Giovanni Tricerri, Roberto Rosso, Tricerri

Luoghi citati: Alessandria, Trino