l'America fa quadrato intorno alle aviolinee di V. Rav.

l'America fa quadrato intorno alle aviolinee LAlitalia punta sull'Argentina, nasce un nuovo gruppo europeo e un altro scalatore minaccia la United Airlines l'America fa quadrato intorno alle aviolinee L'olandese Klm costretta a ridurre la sua partecipazione nella Northwest Gli Usa sono decisi a difendere le loro compagnie aeree da qualsiasi interferenza straniera. Così la olandese Klm è stata costretta a più che dimezzare la propria quota della Northwest Airlines dopo un lungo braccio di ferro con il Dipartimento dei trasporti Usa. Dopo la rinuncia della British Airways ad acquisire una quota della United Airlines, quella della Klm è un'altra sostanziale sconfitta delle ambizioni europee di mettere un piede nel più ricco mercato aeronautico del mondo. La compagnia olandese era scesa in campo per la Northwest, una delle più grosse aviolinee Usa, particolarmente forte sulla costa Ovest degli States, a fianco di Alfred Checchi, un grosso investitore di Los Angeles. La compagnia era stata acquistata per 3,65 miliardi di dollari di cui 400 milioni messi à disposizione dalla società olandese; questa dovrà ora ridurre la cifra investita a 150 milioni. La cifra di 400 milioni di dollari, secondo il Dipartimento dei trasporti, le dava il controllo del 57% del capitale stanziato, mentre la legge Usa non consente che sia superato il 25. La nuova quota corrisponde al 21. La Klm manterrà la propria poltrona nel consiglio di amministrazione, ma ha dovuto accettare che il suo rappresentante sia escluso dal voto quando sono in ballo non solo questioni relative alla sicurezza nazionale, ma anche alla politica della compagnia. A conclusione di un'estate piena di colpi di scena sono quindi tre, oggi, le compagnie europee che sono riuscite ad entrare in uno dei colossi americani, ma tutte in modo marginale: oltre alla Klm sono la Sas, che ha il 10% della Texas Air, il maxigruppo creato da Frank Lorenzo mettendo insieme la Continental e la Eastern, rispettivamente terzo e quarto vettore Usa ma entrambe in condizioni finanziarie precarie; e la Svissair, che ha acquisito il 5% della Delta cedendo il 5% del proprio capitale al partner americano. L'Alitalia, che ad un certo punto era stata indicata aspirante ad una quota della United Airlines a fianco del management e in concorrenza con la British Airways, fece sapere subito che non sarebbe stata interessata ad una quota che non le avesse dato un apprezzabile potere di decisione. L'esito negativo della battaglia della compagnia inglese e il ridimensionamento delle ambizioni di quella olandese sembrano confermare le ragioni della prudenza del presidente Verri e in agni caso stanno a dimostrare che da parte americana c'è la ferma intenzione di tenere gli europei a debita distanza. Questo, tuttavia, non garantisce la tranquillità ai dirigenti delle compagnie americane; per la United Airlines, infatti, è già scattata una nuova minaccia, rappresentata dalla Condor Partner, una società specializzata in scalate, che negli ultimi giorni ha annunciato (dandone comunicazione ufficiale alla Sec, la Consob americana) di avere rastrellato il 9,7% delle azioni della Ual; la Condor è controllata dalla Coniston, che fa capo al finanziere ticinese Tito Tettamanti. Considerato anche che un altro degli attuali azionisti della compagnia, il Reliance Group, ha chiesto alla Sec di essere autorizzato a portare al 15% la propria quota, e che sia da parte della Condor sia da parte del Reliance Group vi sono pressioni per la modifica della composizione del consiglio di amministrazione, è chiaro che nelle stanze dei bottoni, in particolare in quella del presidente Stephen Wolf, leader sconfitto della fallita scalata del management al vertice della compagnia, non regna certo in questi giorni la serenità che sarebbe necessaria. In Europa, intanto, la vera novità potrebbe essere rappresentata, a partire dai primi di gennaio, dalla Swa, cioè dalla Sabena World Airlines, compagnia fondata da Sabena (60%), British Airways e Klm (con il 20% ciascuna). L'alleanza dovrebbe razionalizzare le rotte dei tre partner e dovrebbe avere come punto di riferimento l'aeroporto di Bruxelles, relativamente meno intasato di altri scali. Se riuscirà a superare le opposizioni che già si sono annunciate da parte di altre compagnie e se non incapperà nelle norme Cee sulla concorrenza, la nuova compagnia presenta tutte le premesse per diventare una spina nel fianco alle rivali europee. [v. rav.]

Persone citate: Alfred Checchi, Frank Lorenzo, Sabena, Stephen Wolf, Tito Tettamanti, Verri

Luoghi citati: America, Argentina, Bruxelles, Europa, Los Angeles, Texas, Usa