Tamponamenti- Così il Cid facilita i rimborsi di Giuseppe Alberti

Così il Cid facilita i rimborsi ASSICURAZIONI Tamponamenti Così il Cid facilita i rimborsi Tutti sanno che esiste un accordo fra le compagnie assicuratrici (cui aderiscono quasi tutte quelle operanti in Italia) che, nei «tamponamenti a catena», ciascuno paga chi gli sta davanti. Ben pochi conoscono l'esatto meccanismo ed i limiti di questo accordo per cui, compilato in tutta fretta il modulo «Cid», scoprono spesso e solo successivamente, che esso può riservare amare sorprese. I problemi sorgono quando non si tratta di una vera e propria «catena» di urti successivi mia quando una o più auto, in posizione «statica», vengono urtate e sospinte contro il veicolo che precede. Proprio per evitare interminabili cause con ripetute «chiamate in giudizio», le assicurazioni si sono accordate con la salomonica convenzione la quale, è bene dirlo, non trova applicazione nei casi di danni gravissimi o di sinistri con lesioni fisiche gravi. L'accordo si limita ad evitare che la compagnia di chi ha materialmente tamponato possa rifiutarsi di pagare, invocando di essere stato spinto da un terzo. Nulla esso dice per quanto riguarda il risarcimento dei danni alla parte anteriore di un veicolo che è stato spinto contro un terzo, pure fermo. Talvolta si tratta di danni gravi che, sulla base di una denuncia di «tamponamento» (anche firmata da entrambi) non vengono risarciti se non si fornisce la prova che essi sono stati provocati dal primo urto. E' una prova che può essere data anche attraverso testimonianze, "".ia le difficoltà non sono poche. Infatti, nella maggior jjdii" dei casi non si pensa neppure cercare testimoni in una circostanza apparentemente semplice, ed a maggior ragione non vi si pensa se il modulo «Cid» è firmato dai conducenti. Inoltre non può testimoniare chi è coinvolto nel sinistro, come i passeggeri o i proprietari di altre auto danneggiate. Quindi, a scanso di sorprese, il rimedio migliore è quello di compilare con maggior precisione il modulo: basta indicare sullo spazio destinato alle «osservazioni» che «il veicolo A è stato urtato fermo e spinto contro il veicolo C dal veicolo B», ad esempio. Nell'ipotesi di rifiuto di firmare il modulo, sarà bene cercare subito testimoni, inclusi i passeggeri rimasti illesi. Un modulo di denuncia firmato dai due conducenti e con queste precisazioni, mette al riparo non solo per quanto riguarda i danni anteriori ma anche degli aumenti di polizza. Infatti, la compagnia quando paga esclusivamente in base ad un accordo, senza che vi sia la minima responsabilità dell'assicurato, non deve applicare il «malus». Infine è bene ricordare che la convenzione per tamponamenti multipli non è operante quando, fra i veicoli coinvolti, ve ne sia uno straniero, oppure una delle auto sia assicurata con una società non aderente all'intesa. Giuseppe Alberti

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