Il restauro assegnato a Sovrintendenza e società Bonifica di Fra. San.

Orvieto, via ai lavori Il restauro assegnato a Sovrintendenza e società Bonifica Orvieto, via ai lavori «Procedura d'urgenza» per il Duomo ROMA. Venti miliardi per il duomo di Orvieto, per i Musei e per Sant'Agostino; trenta per Palazzo dei Sette, per il Teatro e per il Carmine. Il ministro per i Beni culturali ha deciso, e il presidente dell'Opera del Duomo tira un sospiro di sollievo. Dice l'avvocato Valeriano Venturi: «La decisione romana ci consente di guardare con tranquillità al futuro ed evitare il degrado. Alla soprintendenza restano i lavori scientificamente più qualificati e questi venti miliardi saranno impiegati per il restauro degli affreschi del presbiterio, per Luca Signorelii, Bealo Angelico c Gentile da ì<xbriano». Alia socieià ((Bonifica// andranno, invece, trema miliardi e il sindaco della città, Adriano Casasole, spera adesso che gli stanziamenti possano essere impegnati con ditte orvietane per avere un riscontro «in termini d'occupazione e di presenza» nella città. La «battaglia del Duomo» sembra vinta, e Orvieto si prepara alle celebrazioni del settimo centenario del suo monumento più insigne. Dice il sindaco: «Per la manutenzione del Duomo lo Stato stanzia sei milioni l'anno. E' una cifra irrisoria che va rivista. C'è al Senato una proposta di legge per arrivare ad un miliardo ogni 12 mesi. E' il minimo che si possa sperare se non si vuole trasformare ogni episodio di manutenzione ordinaria in un evento ir¬ reparabile di manutenzione straordinaria». Nella divisione dei compiti tra Soprintendenza e società «Bonifica» il ministro Pacchiano ha voluto ascoltare il parere degli esperti. Un piccolo summit nelle stanze romane del dicastero per conciliare le capacità scientifiche delle Soprintendenze con quelle imprenditoriali dell'azienda incaricata di alcuni restauri. Già domani i soprintendenti consegneranno alla «Bonifica» i monumenti decisi dal ministro e subito si darà inizio ai lavori. Dice Valeriano Venturi, presidente dell'Opeia dei Duomo: «In passato ìa Soprintendenza e stata accusata di non saper spendere i fondi assegnati. Va chiarito che, fino ad oggi, il denaro non era disponibile, e ogni polemica appare superflua». Con la divisione dei fondi tra Soprintendenza e «Bonifica» sembra arrivare ad uno sbocco il dibattito che ha coinvolto intellettuali e storici dell'arte sulle competenze scientifiche degli organi periferici dello Stato. Dice Giulio Carlo Argan, che ha sottoscritto il «manifesto» inviato a Facchiano: «Sono del parere che il ministero non deve interferire nell'autonomia scientifica di Soprintendenze e musei. E' per questo che la situazione di Orvieto diventa emblematica in un processo che tenta di svuotare gli organi dello Stato delle proprie funzioni», [fra. san.]

Persone citate: Adriano Casasole, Bealo Angelico, Facchiano, Giulio Carlo Argan, Luca Signorelii, Valeriano Venturi

Luoghi citati: Orvieto