Al lotto si vincerà di più

Al lotto si vincerà di più Al lotto si vincerà di più Il premio massimo per giocata sarà portato ad un miliardo ROMA. Ci sono buone nuove in vista per gli affezionati del gioco del Lotto. La riforma del più popolare gioco a scommesse italiano prevede infatti l'incremento fino ad un miliardo, rispetto agli attuali duecento milioni di lire, del premio massimo relativo ad ogni bolletta di giocata. E' quanto prevede il nuovo testo del disegno di legge, attualmente all'esame della commissione Finanze della Camera, per il riordino del gioco del Lotto. Fra le altre novità, il nuovo testo, che sostituirà la legge varata nel 1982, fissa i termini per una completa automatizzazione delle giocate che cesseranno di essere «tutte manuali». Il processo di automazione costituisce proprio l'ossatura della riforma che permetterà allo Stato di incrementare notevolmente il gettito fiscale proveniente dalle scommesse. L'intenzione del ministero delle Finanze è inoltre quella di estendere l'abilitazione alla raccolta delle schede a tutti i rivenditori di generi di monopolio, dando così vita ad un siste- ma più «capillare» di vendita. Se le tendenze attuali non verranno smentite, l'entrata in scena dei tabaccai si tradurrà per il fisco in incrementi cospicui. A fine anno, grazie al sostegno dei quattromila tabaccai già abilitati, entreranno nelle casse erariali duemila miliardi di lire, rispetto ai 600 miliardi raccolti con i soli botteghini dei lottisti. Alla Fit, il sindacato dei tabaccai, sottolineano che le richieste di concessioni pervenute sono già diciannovemila, a fronte di «un'offerta» limitata a sole quattromila abilitazioni. Ma se il nuovo testo di legge sembra accontentare un po' tutti, erario e giocatori, è anche vero che l'avvio della riforma è studiato in base a criteri estremamente prudenziali. Infatti l'estensione delle ricevitorie del Lotto ai tabaccai sarà progressiva e scaglionata nel tempo, al fine di verificare — spiega Renzo Patria, relatore della proposta in commissione — la supposta maggiore produttività del sistema automatizzato e il parallelo incremento del gettito erariale. Per quanto riguarda l'avvio dell'automazione, sarà lo stesso ministero delle Finanze a bandire un concorso di appalto per l'affidamento del progetto. Sono almeno tre — secondo quanto risulta alla Fit — i consorzi «in gara» per la concessione. Un primo raggruppamento comprende la Bnl, l'Ibm e la Selenia; un secondo consorzio fa capo all'Olivetti e il terzo al gruppo San Paolo di Torino affiancato dall'Italtel. [Ansa]

Persone citate: Renzo Patria

Luoghi citati: Roma, Torino