Il regista Peter Stein prova in ospedale il suo Shakespeare di E. B.

Il regista Peter Stein prova in ospedale il suo Shakespeare Dopo la frattura della tibia Il regista Peter Stein prova in ospedale il suo Shakespeare ROMA. Eccezionale via vai di attori a «Villa Bianca», dove è ricoverato Peter Stein. Sono Raf Vallone, Eros Pagni, Maddalena Crippa, Paolo Graziosi, protagonisti del «Tito Andronico» di William Shakespeare. Ogni mattina fanno visita al loro regista che sabato scorso, nella foga della dimostrazione interpretativa, è caduto dal palcoscenico del Teatro Ateneo riportando la duplice frattura della tibia. Un infortunio che bloccherà l'attività di Peter Stein per più di quattro mesi. Nonostante ciò il teutonico regista non ha voluto che si interrompessero le prove del suo primo «spettacolo italiano» che avrebbe dovuto debuttare il 15 novembre a Roma. E così il direttore della Schaubùhne di Berlino, seppur costretto a letto con l'arto ingessato, incontra quotidianamente nella clinica del Quartiere Trieste gli attori del «Tito Andronico» che gli recitano la parte di cui sono interpreti, che poi nel pomeriggio riprovano tutti assieme sul palcoscenico del Teatro Ateneo sotto la guida del regista-assistente Fabio Sartor. Malgrado l'ingessatura, che per ora non gli consente di appoggiare il piede per terra, Peter Stein non ha perso il buon umore: «La frattura alla gamba fa comunque parte della tradizione per i registi berlinesi della Schaubùhne. Un anno fa è accaduta la stessa cosa a Klaus Grùber, anche lui regista della Schaubùhne». Per ora il debutto all'Ateneo di «Tito Andronico» è rinviato al 20 novembre e poiché la sala del Centro universitario è troppo piccola per ospitare, in una sola serata, la critica nazionale, si è deciso di rimandare la recita riservata ai critici a quando lo spettacolo approderà al Quirino dove è in programmazione a partire dal 29 novembre. Ma ogni decisione definitiva è rinviata a lunedì prossimo, dopo che il professor Perugia, l'ortopedico romano che ha in cura Peter Stein, si sarà pronunciato sulla richiesta del regista tedesco di riprendere da martedì, sia pure su una carrozzella, la direzione in teatro delle prove del suo spettacolo. C'è tuttavia il timore che il professor Perugia possa ritenere necessario un interventochirurgico ed in questo caso si rimetterebbe in discussione l'avvenire del «Tito Andronico». In apprensione sono dunque lo Stabile di Genova, comproduttore dello spettacolo, e il centro teatrale Ateneo di Roma che considera questa operazione scespiriana leader dei progetti teatrali di questa stagione, comprendenti anche il «Mago Houdini» di Roberto Lerici e Sergio Bini, «Una tragedia scozzese» dal «Macbeth» di Shakespeare ed Eduardo per una nuova drammaturgia italiana; ed infine un testo affidato a sette giovani autori. [e. b.]

Luoghi citati: Berlino, Genova, Perugia, Roma