Leningrado Dubcek alla tv
Leningrado Dubcek alla tv Mosca sorpresa Leningrado Dubcek alla tv MOSCA. Un'intervista non autorizzata ad Aleksandr Dubcek, il leader della primavera di Praga, è stata trasmessa dalla televisione di Leningrado il 30 ottobre scorso, in un documentario dedicato agli avvenimenti del 1968 in Cecoslovacchia. «Non si è trattato solo di un'intervista a Dubcek, ma di una trasmissione dedicata ai fatti del '68, tratta da un film girato dal regista Arkadi Ruderman», ha spiegato Mikhail Falkin, il regista che ha mandato in onda la trasmissione. «C'era anche un'intervista al generale Mazurov, che guidò le truppe sovietiche in Cecoslovacchia». Il portavoce del ministero degli Esteri sovietico, Vadim Perfilev, ha detto che «l'intervistato non aveva alcuno status ufficiale e che in precedenza non si era a conoscenza della trasmissione». «Certo — ha aggiunto — l'apparizione di tali trasmissioni suscita sorpresa, perché non ha avuto alcuna autorizzazione ufficiale». Sull'esistenza di un eventuale permesso, Falkin ha detto: «Non facciamo niente di vietato e non chiediamo permessi prima di trasmettere il nostro programma». «Dubcek—ha detto Falkin — ha raccontato come fu arrestato e portato a Mosca, come davanti a lui, nell'edificio del comitato centrale, fu ucciso un uomo, come fu strappato il cavo telefonico quando tentò di usare il telefono, e come gli furono fatti inforcare degli occhiali scuri, in modo che la gente non lo riconoscesse mentre veniva portato via». Il generale Mazurov, invece, «ha espresso posizioni opposte a quelle di Dubcek», ha spiegato il regista, secondo cui il film conteneva anche un intervento del deputato sovietico Iuri Kariakin, che durante il congresso del popolo di giugno aveva rivelato che un agente sovietico era stato inviato a Praga per diffondere «voci antisovietiche». «Dubcek però ha smentito il fatto», ha detto Falkin. «E' vero che gli esponenti della primavera di Praga furono accusati di avere agito contro l'Urss — ha affermato Dubcek — ma ha sottolineato che non c'era niente di vero in queste accuse». Il regista della trasmissione, una delle più popolari in Urss, ha poi affermato che «non ci sono state reazioni ufficiali alla trasmissione» ed ha aggiunto di non avere ricevuto pressioni da esponenti dell'apparato ideologico del partito. [Ansa]
Persone citate: Aleksandr Dubcek, Arkadi Ruderman, Dubcek, Mikhail Falkin, Vadim Perfilev
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