Krenz in tv
Krenz in tv Krenz in tv «Viprego rimanete» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE In un drammatico appello televisivo, il nuovo leader tedescoorientale Egon Krenz si è rivolto ieri sera alla nazione affinché non lasci solo il governo in queste ore cruciali per il futuro del Paese. «Abbiate fiducia nella nostra politica di rinnovamento! Il vostro posto, cari concittadini, è qui. Abbiamo bisogno di voi» ha concluso, aggiungendo che quanti vogliono ancora lasciare il Paese devono rivolgersi alle autorità. E' un tentativo, l'ennesimo, di frenare la fuga verso Occidente via Praga, ripresa con virulenza dopo la recente abolizione del visto alla frontiera ceka. Il disagio fra gli esponenti dell'era Honecker si fa di giorno in giorno più vistoso. Ieri ha rassegnato le dimissioni il sindaco di Lipsia Bernd Seidel. Informa l'agenzia «Adn» che Seidei si è deciso alla rinuncia dopo avere constatato che era venuto meno il rapporto di fiducia con i suoi amministrati. Seconda città del Paese, Lipsia è stata fra le più attivamente entusiastiche in termini di manifestazioni di massa a favore delle riforme. Lunedì scorso la circonvallazione della città ha visto sfilare trecentomila persone confluite da tutta la regione, che scandivano slogan per il pluralismo e la fine del ruolo egemone della Sed, il partito comunista guidato da Krenz. La Sed farà udire la sua voce mercoledì, quando comincerà a Berlino l'attesissima riunione del CC, in cui verrà silurato — secondo la «Bild Zeitung» — il premier Stoph. Ma già ieri, Kpenz ha annunciato che cinque membri del Politburo perderanno il posto: fra loro, il responsabile dell'ideologia Kurt Hager e della sicurezza Erich Mielke. Sul fronte delle fughe, in serata si è inaspettatamente risolta la situazione di emergenza nell'ambasciata federale di Praga. Dopo il moltiplicarsi degli appelli alle autorità della Ddr perché accelerassero le procedure di rilascio dei docu- menti necessari, Berlino Est ha ceduto, consentendo l'espatrio verso Ovest a 4500 persone. Ma il problema è destinato a riproporsi con l'arrivo dei nuovi esuli. Palazzo Lobkowitz, sede dell'ambasciata federale, ormai non era in grado di accogliere più nessuno: e le condizioni climatiche avevano reso penoso il soggiorno nelle tende allestite, come fu in occasione della prima grande ondata di fughe, nel vasto giardino della sede diplomatica. Il flusso di fuggiaschi è ripreso impetuosamente da martedì, quando le autorità di Berlino Est hanno annullato l'obbligo del visto per la Cecoslovacchia, che era stato introdotto un mese fa nel tentativo di arrestare l'esodo. Alla protesta di chi abbandona il Paese si accompagna la protesta di chi preferisce restare, ma preme sul regime per un cambiamento davvero sostanziale. Oggi a Berlino si svolgerà un grande corteo per la libertà di stampa. [a. v.l La sorte del premier Ddr, Stoph, pare segnata: il CC dovrebbe silurarlo a giorni
Persone citate: Bernd Seidel, Egon Krenz, Erich Mielke, Honecker, Krenz, Kurt Hager
Luoghi citati: Berlino, Berlino Est, Cecoslovacchia, Ddr, Praga
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