«Il Napoli no, è troppo fortunato» di Bruno Bernardi

«Il Napoli no, è troppo fortunato» Ai due sovietici dispiacerebbe trovare in Europa i «compagni» della Dinamo Kiev «Il Napoli no, è troppo fortunato» Così Barros, in dubbio come Aleinikovper Milano TORINO. «Tutte meno la Dinamo Kiev». Aleksandr Zavarov e Serghej Aleinikov non vogliono affrontare i fratelli sovietici negli ottavi di finale di Coppa Uefa. Non sarebbe la prima volta che uno straniero della Juventus disputa un euroderby in patria: a Platini e Boniek toccò questa imbarazzante esperienza. Zavarov e Aleinikov aspettano il sorteggio con apprensione. Soprattutto lo zar che, nel club ucraino, ha trascorso una vita. Il cosacco di Minsk non ha gli stessi legami, ma preferisce evitare lotte fra connazionali. Pochi giorni prima, il 15 novembre, li avrà come compagni contro la Turchia. Anche per Rui Barros c'è l'eventualità di incrociare i destini con il «suo» Porto. Per il gigantino, la squadra da non affrontare è il Napoli: «Con la fortuna che hanno i partenopei, sicuramente vincono qualcosa quest'anno». Vorrebbe i francesi dell'Auxerre o i belgi del Liegi «che facemmo fuori nella scorsa stagione con i gol di Altobelli». Per Galia vanno tutte bene tranne le italiane e questa è l'opinione della maggioranza dei bianconeri. A Schillaci il Napoli piacerebbe, ma in finale. «Vista l'amara esperienza con il Napoli, meglio non riprovarla e sono d'accordo con Zavarov e Aleinikov di scansare anche la Dinamo Kiev: affronterei volentieri una tedesca», spiega Marocchi. Lo stesso vale per Fortunato che fa il nome dell'Amburgo. Tacconi non gradirebbe la Stella Rossa di Belgrado. Zoff non ha preferenze. «Mai fatte», taglia corto l'allenatore. Ha ben altri pensieri, più urgenti, pensa già all'incontro di domenica con il Milan. Barros, in uno scontro con Bats, ha riportato una forte contusione alla costola fluttuante di destra. Ieri mattina aveva difficoltà a respirare. Dovrebbe essere disponibile per domenica anche se Casiraghi (o Alessio) è in preallarme. La riacutizzazione del dolore all'adduttore sinistro che l'ha costretto ad uscire al 40' con il Paris SG mette in dubbio la presenza di Aleinikov. «Il mio recupero è difficile», sospira. E si affida alle cure del dottor Bo- sio, che non dispera. Nell'eventualità di un suo forfait, è probabile che Zoff confermi Fortunato libero, con Bruno terzino destro e Napoli laterale. Nessuna preoccupazione per Schillaci, guarito dal malanno muscolare. «Mi sento bene», assicura il bomber. Con il Paris SG non ha segnato, ma spera d'aver impressionato il et Vicini: «Se viene la Nazionale bene, altrimenti mi basta la Juve». Torna a San Siro e, dopo la sconfitta con l'Inter, vorrebbe conquistare un risultato utile con il Milan: ((Almeno un punto. Anche senza Gullit e Tassotti, il Milan è difficile da battere. Non ti fa respirare e ne sa qualcosa il Real Madrid, ma se giocheremo come nelle ultime quattro gare nessuna paura». Marocchi condivide, ma il Milan visto in tv gli ha confermato che la squadra di Sacchi si esalta nei grandi appuntamenti anche se l'assenza di Gullit si fa sentire, come hanno inciso, in precedenza, quelle di Van Basten e Donadoni: «Se gioca da Milan, anche privo di un paio di grossi titolari, è pericolosissimo e in casa non può permettersi altri passi falsi, tanto più che, sino a marzo, potrà concentrare tutte le sue forze sulla rimonta-scudetto». Ricorda il 4-0 del torneo scorso: «Quattro gol lasciano il segno. Giocarono solo i rossoneri. Stavolta, però, non avremo complessi d'inferiorità, ma una nostra vittoria, che metterebbe fuori il Milan, è il risultato meno probabile». E' convinto che la Juventus venderà cara la pelle. «Con Genoa e Sampdoria sono state vittorie vere, sudate e, come risultati, compresi i due successi in Coppa Uefa, è un periodo eccezionale: mi auguro sia normale come condizione», osserva Marocchi. E aggiunge: «A Madrid, il Milan ha usato molto la trappola del fuorigioco. Mentre il Real non ha avuto soluzioni alternative, noi abbiamo in Schillaci, Barros e Zavarov gli uomini adatti per eluderla. Il Milan va aggredito. Non dobbiamo lasciarlo giocare». Entrambe le squadre sono reduci dal mercoledì di Coppa. «Siamo alla pari come dispendio di energie e, sia noi che loro, sappiamo quanto sia importante la posta in palio», puntualizza Marocchi che, nella nuova posizione, si sente più nel vivo del gioco, senza rinunciare alle conclusioni (ha già tre gol in campionato e uno in Coppa Uefa). Zoff si complimenta con il Milan per la bella prova al Bernabeu: «Ottimi i rossoneri contro un Real Madrid che l'ha messa in rissa. Noi, dopo l'errore che ci è costato il pareggio e l'uscita di Aleinikov, il punto di riferimento, abbiamo sofferto, poi siamo cresciuti. Mi auguro che Aleinikov e Barros non diventino un problema. Quello di S. Siro è appuntamento super. Giocheremo come sempre». Bruno Bernardi