Profanata la tomba di Gigi Meroni
Profanata la tomba di Gigi Meroni Como: il loculo aperto per la seconda volta Profanata la tomba di Gigi Meroni COMO. E' stata profanata la tomba di Gigi Meroni, il calciatore del Torino travolto da un' auto la sera del 15 ottobre 1967. Ieri mattina un necroforo ha trovato scoperchiato il loculo dov'è seppellito Meroni, nel cimitero monumentale di Como, la città dove il calciatore granata è nato e vissuto prima del trasferimento a Torino. Nella tomba è stata trovata una scala. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra scientifica della questura di Como. Non si esclude che il profanatore possa essere stato disturbato e sia stato costretto a fuggire all'improvviso. Chi è l'autore del gesto? La notizia ha fatto riaffiorare a Como l'episodio del 27 dicembre di ventidue anni fa, quando un folle di Oleggio, Gianni Viti, che allora aveva trentaquattro anni, era penetrato nella tomba di Meroni. Tifoso del Torino, associato al Granata Club del suo paese, il giovane era rimasto sconvolto dalla scomparsa del calciatore. «Gigi non è morto — diceva —, tutte le notti viene a fare allenamenti a casa mia». Questa ossessione lo portò a chiedere ad un avvocato di Novara l'esumazione della salma: «Dimostrerò che nella tomba non c'è Meroni, ma un manichino». Nessuno gli diede ascolto. Così il tifoso decise di fare lui l'esumazione. Con un paio di cesoie riuscì ad aprire il feretro, poi profanò il corpo del calciatore e lo fotografò. Quando morì, Gigi Meroni aveva ventiquattro anni. Il calciatore granata stava attraversando a piedi corso Re Umberto, a Torino, con il compagno di squadra Fabrizio Poletti, quando venne travolto da un'auto. Dopo un'ora la morte, a causa di fratture e lesioni interne. Quasi illeso Poletti. [m. m.l
Persone citate: Fabrizio Poletti, Gianni Viti, Gigi Meroni, Meroni, Poletti
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