«Umiliata dal codice» di Fulvio Milone

«Umiliata dal codice» Violentata da due marines: il patteggiamento mi offende «Umiliata dal codice» Napoli: i legali Usa puntano a una pena minima, con la condizionale Anna Maria lancia un appello ai magistrati: «Ho diritto a un processo» NAPOLI. Anna Maria Sales, 48 anni, ha un incubo ricorrente: due volti ghignanti che incombono su di lei, in un «basso» di Napoli. Sono le facce di Thomas Vaugn e Patrick Me Coy, soldati della marina militare americana che il 7 ottobre di un anno fa irruppero in casa sua, la pestarono a sangue e la violentarono. Dodici mesi dopo l'aggressione Anna Maria chiede giustizia. Pretende un processo, e si dice «mortificata per il fatto di dover chiedere aiuto ad un'intera città per ottenere un suo diritto». Mariarosaria del Regno Montagna, il suo avvocato, teme che sulla vicenda cali il silenzio. «Con il nuovo codice di proceduta penale gli avvocati dei marines ricorreranno al patteggiamento per ottenere la riduzione della pena e il beneficio della condizionale». L'istituto del patteggiamento è previsto nell'articolo 444 del nuovo codice: l'imputato può concordare con il pm una pena minima con la sospensione condizionale, senza che si giunga al processo in aula. «In que¬ sto modo — aggiunge l'avvocato del Regno — gli imputati se ne tornerebbero negli Usa, e per noi sarebbe quasi impossibile, avviare una causa civile per il risarcimento dei danni». Ma a preoccupare Anna Maria Sales e il suo legale non è solo il rischio di perdere il risarcimento per le violenze subite. «Protagonisti del patteggiamento sono solo il magistrato e l'imputato — spiega Mariarosaria del Regno —: la legge non prevede alcun intervento della parte civile, che quindi non ha la possibilità di opporsi». Per questo motivo il legale di Anna Maria Sales ha inviato un'istanza al procuratore capo di Napoli: 4 pagine dattiloscritte, in cui l'avvocato chiede al magistrato «se non possa essere individuato un pregiudizio degli interessi e dei diritti della vittima del reato e, quindi, la violazione del principio di parità dei cittadini dinanzi alla legge e dell'inviolabilità della difesa». L'istanza sarà valutata dai giudici napoletani, che potrebbero condividerla e inviare gli atti alla Corte Costituzionale. Ieri, durante una conferenza stampa indetta dal coordinamento delle donne della Cgil, Anna Maria Sales, che ha dovuto lasciare la sua casa ed è tutt'ora in cura presso uno psicologo, ha fatto un appello alla città. «Chiedo giustizia, non è giusto che la violenza che ho subito sia dimenticata». «Thomas Vaugn e Patrick Me Coy, arrestati subito dopo l'aggressione, avrebbero dovuto essere giudicati per direttissima. Non solo ciò non è avvenuto, ma soltanto nei giorni scorsi la data del processo è stata fissata per il 19 dicembre». Poche settimane dopo l'arresto, ai due marines furono concessi gli arresti domiciliari presso la base Nato di Napoli. Gli imputati di violenza carnale furono quindi rimessi in libertà per decorrenza dei termini della carcerazione preventiva l'otto marzo scorso, proprio nel giorno della festa delle donne. Fulvio Milone

Persone citate: Anna Maria, Anna Maria Sales, Patrick Me Coy, Thomas Vaugn

Luoghi citati: Napoli, Usa