Locateli «Santoro è come Tomba ogni tanto può uscire di pista»

11 direttore di Raitre: «Anche i campioni possono sbagliare» 11 direttore di Raitre: «Anche i campioni possono sbagliare» Locateli!: «Santoro è come Tomba ogni tanto può uscire di pista» ROMA. Anche i campioni possono sbagliare: secondo Luigi Locatelli, direttore di Raitre, è questo il caso di Michele Santoro che lui paragona a Tomba, «un campione è un talento indiscusso che, però, una volta può anche uscire di pista». Il riferimento è agli ascolti di «Tempo reale», che hanno fatto registrare in questa prima parte della stagione circa 800 mila spettatori di media in meno dello scorso anno, toccando l'ultimo giovedì, con la puntata sugli aerei in concomitanza con «Carramba che sorpresa», poco più di tre milioni. La presenza della Carrà e i cambiamenti di palinsesto sulle altre reti (il Tg2 che parte alle 20,30 e l'intermezzo della "zingara" prima del "Fatto") penalizzano forse «Tempo reale» che è l'unico programma di prima serata a partire puntuale alle 20,30. Ma, secondo Locateili, Santoro non ha bisogno di «protezioni»: «Credo poco a queste cose come al cosiddetto "trai- Tg3». Insomma, secondo Locateili, «forse Santoro è partito un po' scarico, con minore concentrazione rispetto agli altri anni». Tutto questo potrebbe però, lungi dal penalizzarlo, far prendere in considerazione il sogno di sempre di Santoro: la striscia quotidiana di approfondimento. Soltanto l'altro giorno, in una delle sue «conversazioni» con Maurizio Costanzo, il giornalista aveva detto: «Da anni alla Befana chiedo una striscia quotidiana. Si vede che sono stato cattivo, perché non mi arriva mai». «Non sono contrario ad alcunché per principio - dice Locateili - ma la striscia presuppone un cambiamento della logica e della fisionomia della rete». Il vero problema, per Locateili, è «la guerra spietata a colpi di varietà tra le due reti generaliste, Raiuno e Canale 5, che deforma e stravolge tutto il nostro lavoro», [s. n.] Michele Santoro. Dice Locateili: «Il suo programma dura da anni, una certa stanchezza non deve sorprendere» no": con lo zapping il traino non serve, un programma deve avere la forza dentro di sé». Per il direttore di Raitre il motivo della flessione di Santoro va cercato altrove: «Il programma va avanti da diversi anni, una certa stanchezza non può sorprendere; in più Michele, che si impegna sempre allo spasimo, ha iniziato la stagione dopo varie docce scozzesi: prima Telesogno, poi il possibile passaggio alla Fininvest, infine il L'attore nel pirotecnico spettacolo di Chiti diretto da Saverio Marconi

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