Piccole imprese in positivo

Piccole imprese in positivo Piccole imprese in positivo L'occupazione resta invariata nel terzo trimestre dell'anno, nonostante una decisa contrazione della produzione rispetto alla primavera-estate: - 18.9 per cento. In testa al trend negativo, segnalato dall'ultimo rapporto dell'ufficio studi della Camera di Commercio, il - 22.8 per cento del settore metallurgico e il 21.8 per cento in meno di produzione di mezzi di trasporto. Tuttavia, se si confronta questo arco di tempo con l'analogo periodo 1994, si registra un incremento del volume di produzione pari al 6.6%. Le statistiche sembrano fatte apposta per ritrovarvi motivi di preoccupazione e anche di consolazione. I dati emergono da un'indagine campionaria condotta su 142 imprese della provincia e indica ancora una differenza fra la tendenza positiva, manifestatasi già nel 1994, delle piccole e medie aziende e quella senza grosse oscillazioni della grande industria. alla catena di crolli di un certo tipo di finanziarie, le ultime delle quali sono state Valfina e Mediogest. Nel 1995, invece, abbiamo dovuto registrare i fallimenti di aziende produttive come la Viberti, la Elcat, la Crosetto, con migliaia di dipendenti rimasti senza lavoro». Spariti i pirati della gestione dei risparmi che avevano cavalcato i rampanti Anni Ottanta a colpi di immagine e carta straccia, il mercato finanziario torinese è tornato in mano alle banche, ma sono anche scesi i risparmi dei torinesi, osserva dal suo ufficio, al quarto piano della Procura, il pm Gian Giacomo Sandrelli, titolare di delicate inchieste per reati societari. Gli indicatori economici della

Persone citate: Crosetto, Gian Giacomo Sandrelli, Viberti