Per Karic l'America è a Torino

Il croato vuol dimostrare a Calieri di valere molto più di quanto l'ha pagato Il croato vuol dimostrare a Calieri di valere molto più di quanto l'ha pagato Per Karic l'America è a Torino Promette che contro il Parma metterà a segno il suo primo gol italiano Scoglio: «Ha qualità notevoli, assomiglia un po' a Boksic e credo in lui» Sci, oggi due gare E Deborah rientrerà a Maribor ANCORA tempi duri per Rusconi ed Esposito, i primi due cestisti italiani nella Nba. Dopo essersi illusi di aver finalmente trovato spazio rispettivamente in Phoenix Suns e Toronto Raptors, son tornati mestamente dietro le quinte e rimpiangono il Bel Paese dov'erano stelle. Rusconi aveva finalmente giocato 13' contro Vancouver, segnando anche 7 punti. Era stata la sua prima vera apparizione nella Nba, ma in un incontro senza storia, dominato dai Suns. Nel match successivo, contro San Antonio, Stefano è rimasto ancorato alla panchina per 48' filati. Peggio ancora è andata a Esposito: 18' in campo a Seattle contro i Sonics (anche per lui 7 punti), poi di nuovo seduto e ora nuovamente inserito nella lista infortunati, che nella Nba significa saltare 5 gare. Dunque il nostro campionato riabbraccerà presto i suoi due figlioli prodighi? «In Italia non torno - dice Rusconi - a meno che non succeda qualcosa di veramente clamoroso. Sapevo che nella Nba il primo anno sarebbe stato traumatico. Oui non ti regalano nulla ed è anche diffìcile allenarsi, perché c'è una partita do- TORINO. Nel gruppo formato dai dieci stranieri arrivati a novembre nel nostro campionato, Veldin Karic non ha ancora sfondato ma c'è chi, come Franco Scoglio, giura sulle potenzialità del giovane attaccante croato passato in prestito al Toro per un pugno di milioni, poco più di un centinaio. Una miseria se si pensa ai 5 miliardi di lire sborsati per Sukur Hakan, il turco dalla faccia triste, malato di nostalgia per Istanbul e per la famiglia, e rispedito al Galatasaray dopo quattro mesi, senza gloria ma con una moglie in più che gli avrebbe già chiesto il divorzio. Karic è la nuova scommessa di Calieri. E Scoglio dice che, sul piano della corsa, non e inferiore al connazionale Boksic: «Ha qualità notevoli e tocca a me saperle esaltare. Ha trovato un gruppo che lo ha accolto con grande affetto. Lui deve metterci attenzione e partecipazione e, soprattutto, capire che non è un esule né un corpo estraneo». Dallo spezzone con il Napoli al Uelle Alpi, il giorno del debutto in maglia granata in serie A, Karic è diventato titolare fisso: ha scalzato Dionigi e ha colleziona- CANESTRI AMARI Accuse a Inter e Lazio per il match in Libia Deborah Compagnoni tornerà a gareggiare nei giorni 5, 6 e 7 gennaio prossimi a Maribor, in Slovenia, dove sono in programma due giganti e uno speciale. «Le mie condizioni sono decisamente migliorate - ha spiegato l'azzurra ieri a Bormio - e non escludo di tornare a correre presto anche in superG, una disciplina che mi piace molto». L'estate scorsa, durante un allenamento in Cile, era tornato a fargli male il ginocchio destro, quello già operato due volte. C'è stato bisogno di un altro intervento in artroscopia per pulire dalla cartilagine il legamento crociato. La Coppa intanto fa tappa per la prima volta a Semmering, in Austria, con gli slalom femminili di oggi e domani. Ai due appuntamenti sulle nevi di casa non si presenterà l'attuale leader della classifica generale, l'outsider Meissnitzer. La favorita numero uno è l'austriaca Elfi Eder, leader della classifica di specialità, che dopo le prime due vittorie di stagione ha avuto una battuta d'arresto a Veysonnaz dove si è imposta una ritrovata Perniila Wiberg. Nel clan Italia si fa molto conto sulla ritrovata forma di Elisabetta Biavaschi, 4a nell'ultimo slalom, e su Astrid Plank. Oggi a Bormio è in programma una libera maschile. «Su questa pista ci vogliono i pattini», si è lamentato Werner Perathoner dopo la seconda prova cronometrata. Mercoledì l'altoatesino era stato il più veloce sui 3362 metri della pista Stelvio; ieri, invece, ha realizzato soltanto il 29" tempo con ben 2"78 di ritardo dal norvegese Kjus, che guida la classifica di Coppa e che oggi punta a vincere, per la prima volta nella sua carriera, anche una discesa libera. Il migliore degli azzurri è stato Runggaldier, col quarto tempo. A Bormio la temperatura è andata di una dozzina di gradi sotto lo zero e il fondo della pista, tutto di neve artificiale, è diventato una lunga lastra di ghiaccio vivo dove gli sci sbattono scivolando via e perdendo aderenza. Molti atleti inoltre si sono lamentati che nella prima parte del tracciato sono venuti a galla anche un bel po' di sassi, [c. p.] I DSEC1 STRANIERI ACQUISTATI A NOVEMBRE GIOCATORE NAZIONALITA' SOCIETA' PRES. MINUTI GOL VOTO MEDIO ALOISI John Australia Cremonese 5 358 2 5,7 CAIO Brasile Inter ' 2 40 CONTEH Kewullay Sierra Leone Atalanta .... INGESSONKIas Svezia Bari 5 450 - 5,7 KARICVeldin Croazia Torino 6 279 - 6,0 O'NEILL Patrick Uruguay Cagliari 5 297 - 6,2 SHALIMOV Igor Russia Udinese 5 352 - 5,8 SIMO Augustin Camerun Torino .... VAN UTRECHT Leonard Olanda Padova 6 164 - 5 VIEIRA Patrick Senegal Milan - Karic, 22 anni, per ora è in prestito diverso. La guerra che ha dilaniato l'ex Jugoslavia, il campo profughi e altre sofferenze sembrano ormai un brutto sogno per questo giovanotto dai lunghi capelli e dal volto da duro, molto più maturo dei ventidue anni che ha. Le nuove realtà sono l'Italia e Torino. Un'avventura piena di fascino che gli ha fruttato centomila dollari, un bel gruzzolo. Ma è solo un anticipo per questo zingaro del gol: «Vorrei convincere il Toro ad acquistarmi e rinnovare il contratto». Ha lasciato l'albergo in centro per trasferirsi in un alloggio in zona Crocetta, insieme con la fidanzata. Dopo essere stato «autotrasportato» per più di un mese dai compagni, ora si presenta a Orbassano al volante della Bmw di grossa cilindrata targata Zagabria, prestatagli dal padre. E' sveglio e si sta ambientando rapidamente. E senza interprete al... guinzaglio, come faceva Hakan. Tre volte la settimana Karic (con Simo) va a lezione d'italiano in sede, dove li aspetta un'insegnante. Pronuncia già qualche parola nella nostra lingua e si fa capire, anche a gesti. Scoglio assicura che il linguaggio del calcio è universale: «Sul campo afferra al volo quello che gli chiedo». E da Karic il professore pretende che si muova a tempo, in sintonia con Rizzitelli e con il resto della squadra. E sfrutti al meglio il sinistro potente e l'elevazione sui palloni alti davanti alla porta avversaria. Karic promette che il 7 gennaio con il Parma segnerà il suo primo gol italiano. Caio, neo-interista giudicare il secondo. Con il quale mi trovo comunque molto bene. In allenamento eseguo tutto, o quasi, alla perfezione. Ma la domenica, in partita vera, non so ripetermi. Posso migliorare». Per Karic, giocare a zona non è un problema. Vi era già abituato in Croazia, anche se il metro di paragone con il nostro campionato, le cui difficoltà tattiche sono di gran lunga superiori, è ben naudo o Sogliano: Scoglio deciderà domani dopo l'amichevole al Ruffini con l'Ivrea) rende più importante l'apporto di Karic. E' passato, in pochissimo tempo, dai metodi di Sonetti (che lo stimava) a quelli di Scoglio (che lo ha subito apprezzato), ma non è ancora in grado di fare la differenza: «Non ho potuto approfondire la conoscenza del mio primo tecnico ed è presto per to cinque presenze, senza gol. Ha saltato, e solamente in via precauzionale, la gara di Cremona per un affaticamento muscolare. Adesso si sente bene fisicamente: «Il riposo mi ha giovato. Mi preparo a pieno ritmo per essere pronto a rientrare». L'assenza di Abedì Pelè nelle prossime tre gare (con il Parma mancherà anche Milanese, squalificato, e sostituito da Mi-