IN UN 1995 DIFFICILE FIAT CORRE

IN UN 1995 DIFFICILE FIAT CORRE IN UN 1995 DIFFICILE FIAT CORRE DETROIT. Il '96 dell'auto si aprirà nella prossima settimana con il Motor Show di Detroit e il Los Angeles Auto Show: più importante il primo, per tradizione e per sito. Comunque, un inizio alla grande nel mercato più importante del mondo (che festeggerà i 100 anni dell'auto a stelle e strisce), con tanti nuovi prodotti destinati alle tre aree geocommerciali del palcoscenico internazionale (Europa, Nord America e Asia/Pacifico). I costruttori cercano l'effetto sorpresa, ma c'è ormai un quadro abbastanza preciso delle novità in arrivo e di quelle che, già annunciate, saranno rinviate ad altra occasione. E' il caso del coupé su meccanica Volvo 850, del monovolume di piccole dimensioni firmato Hyundai o dell'attesissima Porsche Boxster, il cui prototipo era stato presentato proprio a Detroit, nel gennaio del '93. L'industria tedesca, però, sarà presente con una novità... «made in Usa». Non tanto con il roadster Bmw Z3, che viene costruito già da novembre a Spartanburg, in South Carolina, quanto con l'AAV (All Activity Vehicle), originale mezzo multifunzionale che la Mercedes si appresta a costruire nello stabilimento realizzato - come la Bmw, in tempi record - negli Stati Uniti. Come se non bastasse, i tedeschi ci riprovano col Diesel, una motorizzazione che in America, dove la benzina ha un prezzo estremamente vantaggioso, non ha mai decollato. Gli americani, che per ANCHE il 1995 va in archivio e il mondo dell'auto si interroga: che anno è stato? Facile rispondere: deprimente, almeno dal punto di vista industriale e commerciale, specie in Italia. Sono lontani i tempi in cui si vendevano più di 13 milioni di auto in Europa e 2 milioni e 300 mila da noi. Cosa c'è alla base? Problemi economici; maggior interesse dei consumatori verso altri settori; saturazione dei mercati, che ormai sono diventati essenzialmente di sostituzione; complicazioni internazionali; prezzi di listino in crescita; crisi valutarie (marco, lira e yen). Insomma, l'auto non «tira», è in fase di stallo. La ripresa, dopo i fuochi di paglia di fine '94, appare lontana, non nel '96, forse nel '97. Un quadro difficile. E qui si inserisce un secondo punto importante. Mai come nel '95 si è parlato tanto di «auto globale» o «world car». L'argomento non è nuovo, ma è nuovo il modo di interpretare l'idea: non più, come negli Anni 70/80, un modello costruito in un certo posto e valido per i mercati più diversi, ma una serie di modelli con una base comune da realizzare in loco, cioè nell'area geografica prescelta, che può essere un Paese o più Paesi. E studiata su misura per le singole necessità dei potenziali clienti. E' salita in primo piano la Fiat, un tempo accusata di pensare troppo all'Italia e troppo poco all'Europa. Adesso gli orizzonti si sono allargati. Ed ecco la Palio. Una grande iniziativa che partirà in primavera in Brasile. La Fiat semina per il futuro, anche perché le previsioni di corso Marconi sono chiare: sino a fine secolo la domanda sarà stabile nei principali mercati e in crescita in quelli emergenti. Occasioni da cogliere. Terzo punto. In questo scenario l'industria europea si è battuta con impegno. Il '95 è stato un anno di novità. Tante, tantissime, diciamo oltre cento rimanendo fra quelle importanti, con investimenti che vengono calcolati in oltre 60 mila miliardi. Novità in ogni settore, dalle auto di lusso alle compatte, dagli spider ai monovolume. Auto sempre più ricche di contenuti tecnologici, sempre più sicure, ecologiche, ben costruite. Quarto: lo slancio di Fiat Auto. Paolo Cantarella ha impresso una vera svolta all'azienda, che ha migliorato le proprie posizioni in Europa. Un'impresa di tutto riguardo. Raggiunta, fra l'altro, lanciando sui mercati una valanga di nuovi modelli: le Fiat Barchetta e Bravo/Brava (Auto dell'Anno dopo la Punto), le Alfa Romeo Spider/GTV coupé e la berlina 146, la Lancia Y. «La gente - ha sottolineato Cantarella - ha compreso il nostro impegno e valutato in modo positivo la qualità delle nostre auto». anni hanno definito con sufficienza il suono del motore a gasolio come «il rumore della miseria» (complice un penoso tentativo di molti anni fa, quando fu lanciata una sferragliante Oldsmobile Tornado a trazione anteriore, con un Diesel che dava più problemi che cavalli), potrebbero finalmente ricredersi. La Volkswagen introdurrà a Detroit i suoi modelli dotati di propulsori Diesel turbo a iniezione diretta: Golf TDI, Passat TDI Station Wagon e Jetta TDK. Nella consapevolezza di poter offrire un prodotto Hi-Tech, silenzioso, affidabile e dai consumi contenuti e far ricredere i consumatori Usa sull'efficienza di tale motorizzazione. Due i debutti importanti targati Sol Levante: Lexus LX 450 e Acura CL. Si tratta del primo fuoristrada TOYOTA

Persone citate: Paolo Cantarella