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«L'Italia ha corso «L'Italia ha corso il rischio-Messico» Il governatore Fazio ha spiegato a un Greespan «molto preoccupato» la crisi della lira a marzo: minimi storici dovuti a flussi monetari diffìcili da controllare Greenspan a Basilea, dove periodicamente si riuniscono i governatori delle Banche Centrali del G-10 per fare il punto sulle tendenze monetarie mondiali. E questo all'indomani della crisi messicana e nei giorni più difficili per la lira. In quell'occasione, ricorda Fazio, Greenspan si mostrò molto «preoccupato» all'udire le dimensioni dei movimenti in atto sul mercato della lira: un afflusso di investimenti dell'ordine di 60 miliardi di dollari in un anno, il 1993, e nel 1994 un deflusso di circa 30 miliardi di dollari. «Greenspan - riferisce E' cambiato tutto. Si sono perduti, sui piccoli schermi domestici, l'essenza e l'estetica dei film, il fascino e l'avventura d'andare al cinema, il piacere di stare con gli altri. Si sono acquisite la possibilità di vedere di più e rivedere quando si vuole, una vasta conoscenza, una familiarità con il cinema: come in uno sterminato cineclub della cinefilìa di massa, tutti sanno o potrebbero sapere tutto. S'è smarrito il Tempo. Trasmettendo contemporaneamente migliaia di film d'ogni periodo, la televisione cancella le scansioni cronologiche, elimina per i divi il progredire devastante dell'età, annulla la morte delle star: e se perdipiù verrà adottato normalmente il trucco elettronico che permette di far agire interpreti defunti in film nascenti, sarà del tutto assicurata la perennità d'un cinema senza Tempo e senza Storia, in cui nessuno invecchia, nessuno imbruttisce, nessuno diventa meno bravo, nessuno muore mai. Lietta Tornabuoni ancora Fazio - era veramente preoccupato, e mi ha detto: "Non ho mai visto un simile flusso di capitali dagli Stati Uniti: da dove vengono?". E io continua il governatore - gli ho detto: "Credo che voi abbiate fornito in un certo senso quella che noi chiamiamo la base; la maggior parte di questi capitali ha avuto origin ì probabilmente a Londra, o altrove, in quello che chiamiamo il mercato dell'eurodollaro; poi è iniziato questo acquistare obbligazioni, sfruttando le variazioni, gli alti tassi di interesse, le aspettative". Con questo sistema - nota Vescovo di Cefalù Fazio - i Paesi più piccoli si trovano in una situazione di completa confusione». L'analisi offerta dal governatore della Banca d'Italia ai suoi interlocutori supera la contingenza per sollevare problemi strutturali relativi al funzionamento del mercato internazionale di non sempre facile comprensione. «Non abbiamo idea, una precisa statistica, di ciò che accade in questi mercati riguardo a questa moltiplicazione di fondi», ammette Fazio. La potenza e la rapidità di spostamento dell'«hot money», spiega Fazio, è ancora difficilmente gestibile. Dall'analisi del governatore, non c'è dunque da stare troppo tranquilli per il futuro della lira: «Credo che ci troviamo davvero in una situazione in cui l'economia nazionale è simile a quella di cento anni fa, quando hanno cominciato ad apparire le banche e gli istituti finanziari, e abbiamo dovuto attraversare alcune gravi crisi finanziarie per capire». Stefanella Cam Protesta a Catania