Giappone, disoccupati record

Giappone, disoccupati record Giappone, disoccupati record Il tasso di disoccupazione, in Giappone, è salito in novembre al livello record del 3,4%. I senza lavoro sono 2,24 milioni. Lo stato di crisi dell'economia ha inciso anche sui prezzi al consumo che molto probabilmente faranno segnare, nell'area di Tokyo, un saldo annuale pari a -0,3% rispetto al dicembre dello scorso anno. Si tratterebbe della prima contrazione annuale da 40 anni. Su base nazionale si registra una contrazione dello 0,1%. Nono¬ ROMA. Meglio essere virtuosi. Coloro che fumano e che bevono liquori rischiano un'amara sorpresa a fine anno. Sigarette e alcolici potrebbero rincarare con il decreto legge che il governo di Lamberto Dini sta per varare. Il decreto sarà emanato nella riunione del Consiglio dei ministri prevista per domani giovedì 28 o al più tardi per venerdì 29 e conterrà la «manovrina». Si tratta di una serie di misure tese a ridurre il deficit pubblico di altri 5280 miliardi. Dini ha mano libera per il tipo di interventi da adottare sui quali poi si pronuncerà il Parlamento. Alla Camera ò riuscito infatti a far sopprimere dalla legge Finanziaria l'emendamento (voluto dal Polo e dalla Lega) che vietava il ricorso a qualsiasi tassa per la manovrina e imponeva quindi di dedicarsi esclusivamente ai tagli alla spesa pubblica. Il decreto dovrebbe comportare tagli alla spesa per 1480 miliardi e procurare nuove entrate per 3800 miliardi. In base alle indicazioni fornite dallo stesso Dini, queste dovranno arrivare da imposte su alcuni consumi voluttuari (per la precisione si tratta di accise), dalla maggiorazione di alcune imposte di bollo, dall'estensione del concordato fiscale al 1994. Le imposte che interessano più direttamente le famiglie, lìrpef e l'Iva non saranno toccate. Le disposizioni del decreto saranno esaminate oggi da Dini e dai ministri finanziari. E probabilmente saranno illustrate quanto prima ai sindacati. Dopo la riunione del Consiglio dei ministri dedicata alla manovrina e non oltre il 31 dicembre, Dini andrà dal Capo dello Stato per dimettersi: con l'approvazione della legge finanziaria, il suo mandato è esaurito. Il provvedimento che sta per essere varato completa il programma del LO STATO ALL'ASTA IROMA N «pole position», nella corsa delle privatizzazioni, ora c'è l'Ina, con l'ultima tranche: un 34% che vale circa 3 mila miliardi. Poi toccherà all'Enel, a un'altra fetta di Eni e alla Stet. Se andasse in porto il programma '96, il Tesoro incasserebbe almeno 30 mila miliardi, da aggiungere ai 26 mila già ricavati da 3 anni di dismissioni che hanno «girato» ai privati un po' di tutto: banche, industrie alimentari, acciai e assicurazioni. E' un capitolo fondamentale per l'Azienda Italia, lo ha ripetuto nel discorso di fine anno il presidente del Consiglio Lamberto Dini: «Sono prioritarie, debbono andare avanti e proseguiremo con le privatizzazioni delle aziende di pubblica utilità per migliorare l'efficienza dell'economia italiana». Ma nel portafoglio statale ora sono in grande evidenza altre aziende in procinto di passare di mano: la società Autostrade, gli Aeroporti di Roma, Finmeccanica e Dalmine che potrebbe essere la novità di gennaio (il consiglio di amministrazione sta esaminando la pratica). Anche l'annosa e tormentata vicenda della Broda potrebbe approdare finalmente a una conclusione: dovrebbe andare sul mercato la sola azienda ferroviaria di Pistoia e non la finanziaria Aviofer che la controlla al 100%. 11 liquidatore Prodieri è orientato verso la soluzione più rapida invitando i gruppi in gara (Finmeccanica che ha un diritto di prelazione, Costamasnaga e Abb-Daimler Benz) a presentare le loro offerte entro il 31 dicembre. Mentre restano da collocare le partecipazioni di minoranza e residue nella Sme (il 15% circa), nella Banca di Roma (35% nella holding che la controlla e il 13,89"., diretto), il 6,92% dell'Imi, e da perfezionare (definendola nei prossimi mesi) la vendita della Nuova Tirrena Assicurazioni alla Toro. La partita del nuovo anno è davvero corposa: può valere da sola almeno quanto gli affari già conclusi dal Tesoro in tre anni (il 1995 ha portato nelle stante il quadro generale dell'economia giapponese resti abbastanza buio, qualche segnale positivo comincia a emergere: l'indice dei principali indicatori economici ha registrato in ottobre un livello di 80, scavalcando per la prima volta in sei mesi la soglia di demarcazione dei 50 punti, che divide la fase espansiva dell'economia da quelle recessiva. Il ministro dell'Industria Hashimoto (nella foto), ha definito molto seri i dati sulla disoccupazione.

Persone citate: Dini, Hashimoto, Lamberto Dini

Luoghi citati: Finmeccanica, Giappone, Italia, Pistoia, Roma, Tokyo