Barale «Mi ha aiutato Madonna di Fulvia Caprara

Barale: «Mi ha aiutate Madonna Barale: «Mi ha aiutate Madonna » «La Carrà è la migliore. Con Scotti niente amore» «Cos'è il lavoro senza una casa? Vorrei sposarmi e avere due fieli maschi» Paola Barale, sex symbol tv «con voglia di studiare» e l'ultimo da pastorella. «Ho cominciato giocando sulla somiglianza con Madonna - racconta la show-girl - e non posso negare di aver sfruttato questa coincidenza. Madonna mi piace molto come personaggio perché, oltre a essere un tipo grintoso, è un'ottima manager di se stes¬ sa. E' chiaro che all'inizio, per fare la valletta, la bellezza è un elemento fondamentale, però c'è anche da dire che il mondo è pieno di belle ragazze. Per andare avanti ci vogliono altre cose: bisogna abbandonare la presunzione ed essere forti». Per i sei anni vissuti all'ombra di Mike la Barale non nutre particolari nostalgie: «Adesso sto facendo una cosa che rni piace molto e quindi è logico che non abbia rimpianti per il passato. Con Gerry Scotti mi trovo benissimo, è un compagno di lavoro davvero bravo che mi ha dato l'opportunità di esprimermi. Tra noi c'è un bel rapporto di amicizia. Ma nient'altro. A differenza di quanto hanno scritto alcuni. Finita la trasmissione, capita che andiamo tutti a cena insieme, ma tra noi non esiste alcuna storia d'amore». Figlia di una casalinga e del responsabile di una ditta di grappe («Ma io bevo solo birra»), Paola Barale è una grande ammiratrice della Carrà: «E' ancora la migliore. Mi piace da sempre, da quando ero piccola e pregavo mia madre, che è bruna e totalmente diversa, di pettinarsi come lei». Sull'argomento sentimenti la Barale non si sbilancia, ma è esplicita quando descrive il suo sogno nel cassetto: «Sposarmi e avere due bambini, possibilmente maschi perché mi sembrano più autonomi. Per me l'immagine della felicità è tornare a casa dopo una giornata di lavoro, trovare il mio uomo e i miei figli, andarmene a letto serena. Potrei avere il lavoro più bello del mondo, ma se fossi sempre sola, senza la mia tranquillità nel privato, non potrei dirmi felice». Fulvia Caprara

Persone citate: Barale, Carrà, Gerry Scotti, Paola Barale