L'Ue boccia gli sgravi alle neoquotate

L'Ue boccia gli sgravi alle neoquotate MERCOLEDÌ IL PRONUNCIAMENTO DI BRUXELLES: E' UN AIUTO ALLE IMPRESE L'Ue boccia gli sgravi alle neoquotate BRUXELLES La Commissione Uè presenterà la settimana prossima una «decisione finale negativa» sulla compatibilità del regime italiano di incentivi fiscali a favore delle imprese ammesse alla quotazione in Borsa con le norme europee in materia di aiuti di Stato. Secondo le indiscrezioni, la decisione di Bruxelles è già stata inserita nell'agenda della riunione di mercoledì prossimo della Commissione europea tra i cosiddetti ((punti A», sui quali si registra consenso tra i servizi interessati e sui quali non è previsto ulteriore dibattito tra i commissari Uè. Secondo la valutazio¬ ne della Commissione, riferiscono alcune fonti, «il trattamento fiscale speciale riservato alle imprese ammesse alla quotazione è considerato una forma di aiuto al funzionamento che esentatali imprese dai costi che devono sostenere tutti i loro concorrenti». «La conclusione dei servizi della commissaria alla concorrenza - hanno indicato fonti concordanti - è che gli incentivi fiscali concessi dall'Italia nell'ottobre del 2003 non rappresentano una misura di politica fiscale generale, aperta a tutte le imprese che intendano chiedere di essere ammesse alla quotazione in un mercato regolamentato». In particolare, ad aver fatto scattare la bocciatura da parte dell'esecutivo e, osservano le fonti «è il fatto che il regime accordi determinati vantaggi, compresa la riduzione dell' aliquota dell'imposta sulle società per tre anni dopo l'ammissione alla quotazione, che non sono proporzionati all' obiettivo di favorire la quotazione di nuove società». Bruxelles aveva avviato un'indagine sugli incentivi fiscali italiani alle matricole che entrano in Borsa nel marzo 2004, sulla base di «dubbi in merito al fatto che gli aiuti di Stato concessi a società ammesse alla quotazione siano compatibili con il mercato unico». [r.e.s]

Luoghi citati: Bruxelles, Italia