Strategia a doppio binario per la Pop Sondrio di Francesco Spini

Strategia a doppio binario per la Pop Sondrio IL PRESIDENTE MELAZZINI: PRIVILEGIAMO LO SVILUPPO INTERNO MA SIAMO APERTI ALLE ALLEANZE Strategia a doppio binario per la Pop Sondrio Francesco Spini inviato a BORMIO (Sondrio) Le fusioni tra banche? «Talvolta sono di corpo e non di spirito. Chi le fa ha le sue buone ragioni; noi, restiamo convinti della nostra autonomia. I numeri, lo sviluppo della nostra banca stanno a dimostrare la bontà della nostra strategia», n presidente e consigUere delegato della Banca Popolare di Sondrio, Piero Melazzini, nell'assemblea dell'istituto di sabato scorso, ha confermato la linea dell'istituto valtellinese. Che è prima tutto crescita per linee inteme con una chiara strategia territoriale; «Voghamo essere e stiamo diventando la "banca della Lombardia"». Melazzini esalta il molo coope¬ rativo della banca e, pur nell'autonomia, propone l'istituto sondriese come attore aggregante tra consorelle popolari. I temi sono diversi. Si parte dal prestito a medio-lungo termine per le piccole e medie imprese. Nella sua relazione di bilancio segnala «l'inadeguatezza di istituzioni operative a medio e lungo termine», lamenta come «la nostra volontà di contribuire alla creazione di una banca operante a medio termine non abbia ancora trovato seguito» tra le altre popolari. Certo, esiste Centrobanca, «un buon polmone», ma la Sondrio auspicherebbe una nuova iniziativa comune. La stessa che del resto va portando avanti (insieme alle popolari Emilia Romagna, Lodi e Vicentina) per la Banca della Nuo¬ va Terra, («abbiamo già il 30Zo», segnala il direttore generale dell'istituto sondriese, Mario Alberto Pedranzini), per il finanziamento del mondo agricolo. E poi c'è Arca, la Sgr su cui Melazzini vorrebbe ((ricomporre un'alleanza più vasta». Lontana dal risiko bancario, la strategia «stand alone» della banca si configura nella continua espansione territoriale intema (con la concentrazione in Lombardia e a Roma, senza tralasciare aree «alpine», come l'Alto Adige) e oltreconfine, con la controllata elvetica, la Banca Popolare di Sondrio (Suisse) Sa (utile a -l-10,6107o) e con un pensiero all'Austria. Una scelta che, nelle righe delbilancio - approvato sabato dalla platea degh oltre 3500 soci arrivati da tutt'Italia e dalla Svizzera - trova una sponda di tutto rispetto. L'utile netto nel 2004 è balzato del 21,780Zo, a oltre 73 milioni di euro. Che per gh oltre 128 mila azionisti significa un dividendo lordo di 0,17 euro, pari al 18,2607ompiù. Melazzini sottolinea che «al dividendo va aggiunto il capital gain 2004 del titolo Bps, pari all' 11,530^). Un motivo in più per rimanere sull'Expandi e rimandare «a quando saranno chiari i vantaggi» lo sbarco sul listino principale di Piazza Affari. Intanto la Popolare Sondrio incassa la promozione da parte dell'agenzia Pitch e Melazzini si attende ((risultati di soddisfazione» anche «dal rating per noi più importante, quello della Banca d'Itaha».

Persone citate: Arca, Mario Alberto, Melazzini, Piero Melazzini, Pitch