Baby MONITOR una spia in casa di Gianluca Nicoletti

Baby MONITOR una spia in casa UNO STRUMENTO PER CONTROLLARE I BEBÉ' NELLE LORO STANZE INTERCETTA I TELEFONINI E DIVENTA UN'ARMA CHE VIOLA LA PRIVACY Baby MONITOR una spia in casa Gianluca Nicoletti ROMA Ogni bambino in culla può giustificare un microfono spia in camera da letto. Il baby monitor che si tiene acceso per stare un po' tranquilli, mentre il pupo dorme, può diventare un orecchio insidioso aperto sulla privacy familiare, una vera e propria radiocronaca in diretta di tutto quello che accade a casa sia di giorno che di notte. Il broadcasting puerperale inizia le sue trasmissioni quando un parente o un amico regala alla famiglia, allietata da una nascita, il pacco dono che contiene l'insospettabile orecchio indiscreto. All'apparenza sono innocenti apparecchi di plastica colorata, quasi dei giocattoli, spesso a forma di animaletto o casetta e composti di due apparecchi uno ricevente e uno trasmettitore. All'origine erano stati pensati per un controllo a distanza del pupo. E' sufficiente metterne uno nei paraggi dell'infante e l'altro può essere portato in salotto, camera da pranzo, mansarda, terrazzo, giardino. Insomma ovunque la vita continui lontano da fasciatoi e pannolini. Fatto ciò non ci sarà più pianto, ruttino o rigurgito proveniente dalla culla die non possa essere ascoltato da qualunque stanza dell'appartamento per permettere un fulmineo intervento consolatore. In fondo si tratta del primo microfono aperto su un essere umano e, seppur in mancanza di totale consapevolezza, è la prima trasmissione della propria voce che un individuo può affidare all'etere. Il «baby monitor», però, non è uno strumento del tutto neutrale. Qualunque sia la marca del costruttore, in tutto il mondo questi apparecchi lavorano prevalentemente sulla frequenza intemazionale di 29.685 khz. Il monitor, pur essendo stato concepito per cogliere i rumorini del poppante, trasmette su tale frequenza ogni voce, conversazione o «altro rumore» proveniente Halla camera da letto o da qualsiasi altra stanza adiacente a dove sia stato collocato. Senza sforzi d'immaginazione è deducibile quanto la trasmissione via etere superi tranquillamente le pareti domestiche come fosse una piccola stazione radio con i microfoni aperti sull'intimità della famiglia. Siccome è facile che in uno stesso condominio, quartiere, o agglomerato urbano esistano vari baby monitor si raccomanda di fare soprattutto attenzione a ciò che si fa e si dice nei pressi del talamo, se esiste un baby monitor in funzione nella stanza vicino. La portata dell'apparecchio è di oltre un centinaio di metri, quanto basta per coprire la distanza tra la strada e gli appartamenti di un palazzo fino ai piani alti ad esempio. Farsi un giretto tra i caseggiati cittadini con un semplice ricevitore di baby monitor può rappresentare una scoperta terrificante per chi ha avuto àgli piccoli e tenuto, a suo tempo, attrezzi del genere accesi full time a casa propria. Per chi, come me, voglia provare a passeggiare lungo il marciapiede sappia che non sarà possibile fingere che quell'attrezzo giallo canarino e celeste sia un cellulare, tanto vale far finta di nulla e sopportare gli sguardi di compassione di chi d vede camminare con quel coso gracchiante tra le mani. Già, perché se non si intercetta nulla, il giochetto fa solo un gran rumore e le lucine rosse che dovrebbero sembrare la bocca di un pupazzo si accendono tutte assieme, almeno nel modello residuato di una decina di anni fa che avevo trovato nel baule dei pocattoli. Involontariamente, dopo [ungo errare, ho beccato un trasmettitore acceso; me lo segnala il led verde e il rumore che cessa per far spazio all'inconfondibile suono di un televisore acceso: voci in sottofondo si confondono un po', poi si passa alle urla di una dorma che chiama per cenaedell'infante nessuna traccia sonora. Starà dormendo? Mi sposto di un isolato sempre nel quartiere Prati, ma più verso il Vaticano. Una traversa di via delle Milizie è evidentemente ad alto tasso di natalità, riesco ad entrare, senza fare nulla oltre a camminare, in tre case babymonitorizzate. Nulla di particolare: lallazioni adulte attorno a un piccolo frignatole ; sempre la sohtatvatutto volume; infine una casa abbastanza silenziosa dove si sentono solo passi avanti e indietro, rumore di stoviglie o qualcosa del genere. L'esperimento è finito, spengo il giocattolo anche perché la notte avanza. n giorno dopo però mi sono lasciato tentare dal salto di qualità. Ancor più vario sarebbe il palinsesto degli ascolti, se un appassionato della «citizen band» se ne andasse a zonzo in auto con il baracchino sintonizzato su quella frequenza. Una rapida ricerca del possibile Virgilio disposto a fare il giretto di prova ed ecco «orazio62» pronto sotto casa con il suo apparecchio sicuramente più sofisticato del mio giocattolo. Alla mia domanda si schermisce, non si potrebbe... ma poi si confida: «H babymonitorìng è un passatempo conosciuto e praticato da molti appassionati del radioascolto, luì stesso si è accorto un giomo di poter ((monitorare» la solidità delle unioni coniugali di molti suoi vicini semplicemente sintonizzandosi sui 29.685 Mhz.z. Ci sono due che stanno tutto il giorno a litigare! Poveri figli...». L'amico mi sorprende per essere documentatissimo sull'argomento: «Quello che ha usato lei è un modello molto comune, anche se un po' vecchio. Ora i modelli più recenti funzionano anche su altre frequenze!». Mi cita un paio di marche che «lavorano» sui 40,675-40,690 Mhz. Questo però aumenta ancora di più il rischio d'intercettazione: «Sono le stesse frequenze dei vecchi telefoni cordless non omologati, quindi i due sistemi interferiscono a vicenda con ulteriori possibili attentati alla privacy!». Scopro eoa che la pratica ha numerosi cultori di vari Paesi che si scambiano i files registrati attraverso i news groups. In Italia è in allestimento un sito che dovrebbe raccogliere la voce dei baby monitor. In Rete si coglie già qualche traccia «Mia zìa aveva uno di questi baby monitor - racconta VA3ITA nel gruppo di discussione itbobby. radioamatori -. Per oltre sette anni è stato acceso quasi tutto il giorno. Ci sentiva un po' dì tutto... telefoni, cordless e altri baby monitor». Sem- Ere nel news group, un certo Goxi a addirittura studiato un'antenna per ascoltare megho: «Basterebbe : issarla a un manico di scopa legato al balcone. Speriamo la vicina non si insospettisca che sto ascoltando il suo baby monitor che mi danna l'anima sui 29,685...». Gli apparecchi per sorvegliare il pupo si trasformano in orecchi indiscreti sulle vicende domestiche Ce ne sono alcuni in commercio che funzionano ad alte frequenze «attraversano» le pareti domestiche e diffondono nell'etere i segreti La portata degli strumenti è di oltre cento metri, quanto basta per coprire la distanza tra i piani alti e la strada 1 — ' y:.:l.' ^^■' \:' v-''r'':' :'^':''' '''-'y': r:'' :'':'' "■■':': v : '■'^■:'.: '- : :' '' 'y:''-^.:'::: ' ' -^ Alcune delle teconologie di controllo usate per so rveg Ila re i più piccoli

Persone citate: Baby Monitor

Luoghi citati: Italia, Roma